

Un nuovo investimento per un futuro più sostenibile. La Regione Lazio ha stanziato ulteriori 9 milioni di euro. Un’iniezione di fondi che si aggiunge ai 9 milioni già stanziati alla fine del 2024, portando il totale a quasi 19 milioni.
Ma dietro i numeri si cela una strategia ben precisa: ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati e, di conseguenza, l’urgenza di costruire il tanto discusso inceneritore di Roma.
Il sistema del “Porta a Porta” sarà il grande protagonista di questa rivoluzione ecologica. L’obiettivo è chiaro: migliorare il servizio di raccolta, rendere più efficiente lo smaltimento e incentivare il riciclo di materiali preziosi come carta, vetro, plastica, alluminio e ferro. Un modello alternativo a quello della raccolta indifferenziata, che si basa sul conferimento in discarica e, appunto, sull’incenerimento.
La decisione della Regione non è casuale. Il finanziamento si inserisce in un piano più ampio, che punta a trasformare il Lazio in un laboratorio di economia circolare. “Riattivazione della Commissione Tecnica di Valutazione per lo scorrimento della graduatoria delle domande pervenute” – si legge in una nota ufficiale del 30 gennaio – tradotto: si accelerano i finanziamenti ai Comuni che hanno richiesto fondi per migliorare la raccolta differenziata.
Ma c’è di più. Potenziare la differenziata significa ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti. E senza un flusso costante di immondizia da bruciare, l’inceneritore progettato da Gualtieri e Acea rischia di nascere già in difficoltà. Perché per funzionare a pieno regime, il grande impianto di Santa Palomba – al confine tra Roma e i Castelli Romani – avrà bisogno di 600mila tonnellate di rifiuti all’anno. E se il Lazio non ne produce abbastanza, da dove arriveranno?
Secondo il principio di prossimità stabilito dalle normative europee, i rifiuti dovrebbero essere trattati il più vicino possibile al luogo di produzione. Ma se la raccolta differenziata verrà realmente potenziata e l’indifferenziato diminuirà, il Lazio potrebbe trovarsi senza abbastanza spazzatura per alimentare il nuovo impianto. E qui si apre un’altra questione: Gualtieri e Acea dovranno cercare rifiuti altrove? E se sì, a che prezzo?
La sfida è aperta. Da una parte, il sindaco di Roma e Commissario per i rifiuti che punta sull’inceneritore per risolvere l’emergenza della Capitale. Dall’altra, la Regione Lazio che sceglie la strada del riciclo e della riduzione dei rifiuti. Due visioni opposte di gestione ambientale, due modelli in conflitto.
La nuova tranche di finanziamenti permetterà ai comuni di investire in tecnologie avanzate per ottimizzare la raccolta: cassonetti intelligenti, piattaforme digitali per il monitoraggio dei rifiuti, campagne di sensibilizzazione per coinvolgere i cittadini. Un sistema moderno che potrebbe migliorare la qualità del servizio, ridurre i costi e combattere l’abbandono illegale dei rifiuti.
Nel 2024, le richieste di finanziamento per la differenziata avevano superato i 18 milioni di euro, una cifra ben oltre le risorse inizialmente disponibili. Ora, grazie a questi nuovi fondi, più comuni potranno accedere ai contributi e potenziare i propri sistemi di raccolta.
L’iniziativa rientra nel Programma Regionale FESR Lazio 2021-2027, un piano europeo per rendere il territorio più sostenibile e resiliente. Un investimento nel futuro che va oltre la semplice gestione dei rifiuti: ridurre, riciclare e innovare significa puntare su un’economia circolare, capace di generare risparmio e opportunità per tutti.
Mentre la Regione Lazio accelera sulla raccolta differenziata, la domanda resta: il maxi-inceneritore di Roma si farà comunque? Se i numeri della differenziata continueranno a crescere, potrebbe diventare superfluo prima ancora di essere costruito.
Quel che è certo è che il Lazio sta giocando una partita importante, e il risultato avrà un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini, sul paesaggio urbano e sulla qualità dell’aria che respiriamo. Il braccio di ferro tra chi punta sulla raccolta differenziata e chi crede ancora nell’incenerimento è appena iniziato. E il futuro è tutto da scrivere.
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