Metro, qualcosa si muove: il 94% degli impianti è tornato a funzionare

A raccontarlo è stata Atac, durante un’audizione in commissione Mobilità, convocata dal presidente Giovanni Zannola

Roma si muove, e questa volta lo fa davvero. Chi ogni giorno scende nei meandri delle sue metropolitane sa quanto un ascensore rotto o una scala mobile ferma possano trasformare un semplice viaggio in un’odissea.

Ma qualcosa sta cambiando: il 94% degli impianti di traslazione – ascensori, scale mobili e montascale – oggi è in funzione. Un risultato che, solo qualche anno fa, sembrava un miraggio.

E c’è di più: sulla Linea A, la più antica e trafficata della città, mai nella sua storia così tanti impianti avevano funzionato contemporaneamente. Il 96% è operativo, un record assoluto che segna un’inversione di rotta rispetto a un passato fatto di guasti cronici e manutenzioni infinite.

Dietro le quinte: una corsa contro il tempo

Non è stato un percorso semplice. Da anni, pendolari e turisti affrontavano quotidianamente rampe fuori uso e ascensori bloccati, spesso senza spiegazioni. Ma dietro le quinte, qualcosa si è messo in moto.

A raccontarlo è stata Atac, durante un’audizione in commissione Mobilità, convocata dal presidente Giovanni Zannola. E i numeri parlano chiaro:

Nell’estate del 2023, è iniziata una vera e propria operazione di rinnovamento sulla Linea B, quella che collega il cuore della città alle periferie sud e nord-est. 55 impianti – tra 35 scale mobili e 20 ascensori – sono stati messi sotto i ferri tra Termini e Laurentina, passando per Ponte Mammolo. Alcuni di questi erano in funzione dal lontano 1994: un’epoca in cui Internet era agli albori e la Metro B si preparava alle Olimpiadi di Roma… del secolo scorso.

Sulla Linea A, invece, è stata l’occasione del Giubileo 2025 a dare la spinta decisiva. 5 milioni di euro di fondi giubilari hanno permesso di eseguire interventi su ben 105 impianti: un restyling che ha coinvolto 22 servoscala e componenti essenziali come catene, pignoni e quadri di manovra. Una corsa contro il tempo per presentarsi al meglio all’appuntamento che porterà milioni di pellegrini nella Capitale.

Linea B: il cantiere infinito che si avvicina al traguardo

Se la Linea A ha già raggiunto un risultato storico, il vero campo di battaglia resta la Linea B. Qui il lavoro è più complesso: non basta riparare, bisogna sostituire macchinari interi ormai giunti al capolinea.

Con il Giubileo alle porte, si è deciso di concentrare gli sforzi sulle stazioni centrali – le più frequentate – e di rimandare gli interventi in quelle più periferiche. E i risultati iniziano a vedersi.

Le squadre hanno già concluso i lavori di sostituzione degli ascensori in sei stazioni chiave:

Piramide

Garbatella

Basilica San Paolo

Marconi

Eur Magliana

Eur Palasport

All’appello mancano ancora i due ascensori di Laurentina, il capolinea sud, che sono ancora in lavorazione. Ma c’è una buona notizia: sei dei dodici nuovi ascensori previsti hanno già ottenuto il via libera dall’Ansfisa (l’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria) e sono entrati in funzione. Gli altri sei sono in attesa dell’ultimo ok e dovrebbero essere operativi entro marzo.

Se tutto andrà secondo i piani, entro l’estate la Linea B potrebbe finalmente garantire piena accessibilità anche per chi ha difficoltà motorie. Un obiettivo che sembrava lontano, ma che ora è a portata di mano.

Dall’incubo alla svolta: cosa è cambiato davvero

Per capire la portata di questa trasformazione, basta guardare indietro di qualche anno. Nel 2019, la situazione era a dir poco disastrosa:

Funzionava solo il 69% di scale mobili e tappeti mobili.

Metà dei montascale erano fuori uso.

Solo il 73% degli ascensori era operativo.

Era il simbolo di una città bloccata, in cui chi aveva difficoltà motorie era spesso lasciato indietro. Oggi, quella realtà sembra sempre più lontana.

Ma cosa è cambiato? Uno dei fattori chiave è stato lo snellimento delle procedure burocratiche. Per anni, infatti, anche quando un impianto veniva riparato, restava inutilizzabile per settimane – o mesi – in attesa di autorizzazioni e collaudi. Ora, grazie a un’accelerazione dei processi, il tempo tra il completamento dei lavori e l’effettiva messa in funzione si è ridotto.

Eppure, qualche lungaggine resta ancora. Atac lo ha detto chiaramente: per mantenere questi livelli di efficienza, serve velocizzare ulteriormente i passaggi burocratici.

L’obiettivo: una metro accessibile per il Giubileo

Ora la sfida è completare tutti gli interventi entro l’estate, in modo che Roma possa affrontare il Giubileo 2025 con una metropolitana finalmente moderna e accessibile.

Se il ritmo dei lavori verrà mantenuto, i viaggiatori della Linea B potranno presto dire addio ai disagi di un tempo. E anche chi si muove sulla Linea A potrà contare su un servizio che non si era mai visto prima.


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