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Migranti: per la giunta Raggi il problema non esiste. E Baobab Experience lancia l’operazione ‘Proteggiamo le persone, non i confini’
Sabato 17 dicembre ore 14 al corteo da Piazza della Repubblica ci saranno anche Amnesty international, Medici Senza Frontiere, la Cgil, associazioni studentesche, i Radicali, DaSud, Sinistra Italiana, PrcAlle 14.00 di oggi, 17 dicembre 2016 partirà da Piazza della Repubblica il corteo, organizzato da Baobab Experience attorno allo slogan ‘Proteggiamo le persone, non i confini’: “Perché l’unica soluzione è un’accoglienza dignitosa”. La criticità è strutturale e permanente ma l’attuale amministrazione pentastellata fatica a prendere una posizione. Il sospetto è quello della mancata volontà, da parte della Raggi, di affrontare temi ‘ideologici’ per non scontentare alcuni segmenti di elettorato.
Saranno tre le proposte concrete elaborate da Baobab Experience e alcune delle realtà che prenderanno parte ad una manifestazione che si aspettava da tempo, considerando anche che il tema migranti a Roma non è in agenda da un bel po’. Ci saranno, oltre ai ragazzi di Baobab, anche Amnesty international, Medici Senza Frontiere, la Cgil, associazioni studentesche, i Radicali, DaSud, Sinistra Italiana, Prc e moltissime altre realtà della sinistra romana per sostenere una proposta che si sostanzia in tre punti principali: la realizzazione di un centro primissima accoglienza per i migranti, di un tavolo permanente di confronto con le diverse realtà che si occupano di accoglienza nella capitale al fine di sviluppare un sistema che sia in grado di garantire e promuovere i diritti fondamentali dei migranti, e il monitoraggio delle attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura affinché non si verifichino più violazioni sul diritto alla richiesta d’asilo.
“Quest’ultimo punto molto importante perché ogni giorno a Roma continua ad esserci un cattivo funzionamento dell’accesso alle procedure” dice Viola de Andrade Piroli di Baobab Experience. Associazione, questa, che dopo lo sgombero del 2015 dalla sede in via della Cupa ha continuato la sua attività di accoglienza in strada, a piazzale Spadolini presso la stazione Tiburtina, fornendo ai migranti cibo, orientamento, qualche sacco a pelo, assistenza legale e anche sanitaria grazie a Medici per i Diritti Umani.
Questo nonostante la giunta Raggi, mediante l’assessore alle Politiche Sociali Laura Baldassarre dal 1 dicembre scorso abbia nascosto la polvere sotto il tappeto grazie al Piano Freddo, il protocollo che scatta ogni anno e che determina l’apertura di diverse strutture per fornire i posti letto necessari (quest’anno sono 500) per accogliere i senzatetto. I senzatetto però; sui migranti non è stato posto in essere alcun programma. “Col Piano Freddo la giunta ha potuto far spazio nel centro della croce Rossa di v. del Frantoio che si occupa della prima accoglienza dei migranti che arrivano a Roma spostando molti migranti in realtà fuori Roma” spiega la Pirolo, sottolineando che: “in questa maniera alla settantina di persone che dormiva in strada a piazzale Spadolini e a cui noi prestavamo accoglienza è stato dato rifugio e questa per noi è una conquista, ma il punto è che i migranti continuano ad arrivare”.
Insomma l’emergenza migranti è strutturale e permanente e anche se è vero che ad oggi, complice il minor flusso dei mesi invernali e lo stesso Piano Freddo, il problema è meno evidente, andrebbe affrontato con un protocollo apposito che tenga conto delle specifiche esigenze del migrante che non è un semplice senzatetto ma una persona alla quale è necessario fornire adeguato orientamento su più fronti, in primis quello legale in quanto legato alle richieste di asilo.
Ma il Campidoglio da quell’orecchio pare non sentirci, e le ragioni potrebbero stare nella particolare natura ideologica (attribuita o meno) della vertenza che potrebbe aver generato la paura di scontentare l’elettorato di destra dei 5 Stelle: “Il Comune ha rivendicato un successo importante su questa battaglia, ma per noi non è così. Stiamo ancora aspettando l’autorizzazione per un presidio di prima accoglienza e un infopoint appena fuori dalla stazione Tiburtina” fanno sapere da Baobab, e precisano: “Lo stesso giorno in cui hanno dichiarato di aver risolto il problema hanno anche aggiunto che l’autorizzazione sarebbe arrivata a breve, ma non è stato così. Noi di fatto rimaniamo lì, con il nostro presidio non autorizzato e che non è sostenuto in nessun modo. Da qualche settimana ci hanno impedito anche di mettere delle tende per la decina di persone che ancora dorme in strada perché v. del Frantoio è nuovamente al completo e il numero di migranti è destinato giocoforza ad aumentare” hanno poi concluso.