Multipiano (alias “Ecomostro”) di via F. Tovaglieri: le proposte del V Municipio e lo scoglio della mancanza di alternativa del Servizio Elettorale del Comune
Un problema irrisolto a Tor Tre Teste dopo circa 40 anni e di difficile e problematica soluzioneOrmai siamo alla soglia dei quarant’anni che i cittadini e l’istituzione locale provano a mettere le mani su una struttura realizzata a fronte della Convenzione Urbanistica Tor Tre Teste E1.
Parcheggi a rotazione, box, centro commerciale e tante idee ancora, puntualmente naufragate sia per problemi tecnici amministrativi che economici.
L’ultima in ordine di tempo il tentativo di destinarlo a box con tanto di aggiudicazione di progetto e immobile alla Soc. Plauto del gruppo Abbondanza che fallendo ha rischiato di veder trascinato il bene dal Giudice fallimentare nei cespiti della società fallita per poter pagare i debitori.
Fortunatamente il Comune di Roma revocando in autotutela la Convenzione è riuscita a liberare il bene. Liberare solo amministrativamente però, visto che per poter rimettere in moto la macchina del fare serve innanzitutto al Comune di Roma trovare locali idonei da utilizzare per il deposito dei materiali del Servizio Elettorale, attualmente nel multipiano e che, prima di via Tovaglieri, erano in capannoni sui quali veniva pagato un costoso canone di locazione.
Quarant’anni di lavoro da parte del V municipio che hanno portato a mano a mano a scoprire situazioni amministrative a dir poco allucinanti e che vanno da collaudi non fatti, a trascrizioni di proprietà mai effettuare prima, a cambi di destinazione d’uso, fino all’abbandono e al saccheggio e questo mentre associazioni e comitati portavano e portano avanti iniziative affinché la struttura entri nelle disponibilità del quartiere per utilizzarla per Servizi e a fini sociali, culturali e aggregativi.
L’attuale Giunta Caliste si è attivata fin dall’Insediamento sulla questione, iniziando con l’assessore Sergio Scalia un lavoro certosino con gli uffici centrali per cercare di arrivare al bandolo di una matassa che definire intricata è dire poco.
Un lavoro che il 5 marzo 2024 è entrato a far parte di una Memoria di Giunta in cui Caliste e la sua squadra manifestano tutta la volontà per valorizzare il bene realizzando al suo interno un Polo cívico e culturale riqualificando nel contempo lo spazio verde antistante, la messa in sicurezza di via Olcese e la viabilità che in quel tratto definire caotica e insicura è dire poco.
Tuttavia senza la certezza del trasferimento del Servizio Elettorale da via Tovaglieri parliamo di aria fritta.
C’è poi un’altra questione che lo stesso assessore Scalia ci ha esposto con chiarezza e semplicità. Una questione non facile da realizzare, visto che al momento si dispone di un solo milione di euro di finanziamenti, insufficienti alla messa in sicurezza nel rispetto delle nuove normative antisismiche.
Basti pensare ha sottolineato Scalia, che per il solo controllo della staticità delle circa 50 colonne serviranno non meno di 300.000 euro più IVA. Si potrebbe allora puntare alla demolizione e ricostruzione, cosa che allungherebbe i tempi ma che consentirebbe un aumento del 20% della cubatura.
La Giunta municipale, nella sua memoria prima citata, è stata chiara con una richiesta al Sindaco e agli assessori competenti in quattro punti che vanno
a) dall’inserimento del Municipio di via Tovaglieri tra i progetti di valorizzazione da mettere a Bando nel prossimo piano delle valorizzazioni del patrimonio comunale sottoutizzato
b) il coinvolgimento in questo processo dell’Ufficio Elettorale, che dovrà trovare un’altra sede dove trasferire il materiale accumulato nella struttura del Multipiano,
c) che in termini di servizio al Quartiere il progetto dovrà comprendere la realizzazione di uno spazio all’interno della nuova struttura da destinare a polo cívico e culturale di quartiere e la riqualificazione dello spazio verde antistante il Multipiano, compreso tra via Tovaglieri e via Olcese, con la messa in sicurezza del transito pedonale su via Olcese nel percorso di accesso alla scuola,
d) trattandosi poi di una struttura che si trova sull’asse di visuale della Chiesa del Meier, si dovrà avere particolare cura della qualità architettonica dell’edificio da realizzare.
Insomma il V municipio ci sta lavorando e già nei prossimi giorni è programmato un incontro con le associazioni e i comitati di quartiere a cui l’assessore Sergio Scalia e il presidente Mauro Caliste prospetteranno la proposta inviata al Sindaco. Una proposta subordinata tuttavia all’indispensabile trasferimento in altro luogo dell’ufficio Elettorale.
Una storia quella del Multipiano, più volte definito l’ecomostro di Tor Tre Teste, lunga quarant’anni che merita solo un lieto fine il più possibile a vantaggio di un quartiere e di una comunità che chiede spazi e luoghi culturali e di socializzazione oggi possibili solo in modo promiscuo e con una convivenza difficile e tormentata nell’esiguo spazio di via R. Lepetit.
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