

Al San Paolo la Lazio concede il fianco al Napoli e torna a casa con altre 4 reti sul groppone , come quelle subite all’andata all’Olimpico. Dopo un primo tempo convincete ad inizio ripresa la frittata combinata da Cana mette in discesa la gara per i padroni di casa. E pensare che nel primo tempo i capitolini sono stati i primi ad andare in vantaggio e con il risultato di uno a zero Felipe Anderson, ancora deludente, ha avuto sui suoi piedi una ghiotta chance per il raddoppio biancoceleste. Ed invece niente, da lì il Napoli ha dapprima pareggiato e poi, nel secondo tempo, ha dilagato, anche grazie ad un Novaretti che ancora una volta dimostra di essere non proprio all’altezza del campionato italiano.
Primo tempo – Emergenza totale per Reja che in attacco schiera Mauri nella posizione di centravanti e rilancia Felipe Anderson, dopo il forfait di Keita. L’inserimento del centrocampista, di fatto, boccia sia Perea sia Helder Postiga, entrambi in panchina di professione attaccanti. La prima vera palla goal del match capita proprio al capitano biancoceleste, conclusione di prima che si perde al lato, dopo l’assist da destra di Candreva. La Lazio, nonostante la formazione rimaneggiata, ne ha di più ed al 21’ trova anche in vantaggio, grazie alla rete messa a segno da Lulic: in dribbling supera Albiol e sul secondo palo fulmina Reina. Alla mezz’ora i partenopei, con il solito Higuain, vanno vicinissimi al pari mentre qualche minuto dopo Felipe Anderson, nell’area avversaria, sciupa un ottima occasione per portare la Lazio sul doppio vantaggio. Al ridosso del 40’ tiri dalla distanza: il primo dell’ex di Behrami, poco alto sulla traversa di Berisha, il secondo di Onazi che non centra neanche lo specchio di porta. Al 41’ però il Napoli riacciuffa il pari: tiro dalla distanza di Mertens che insacca sotto al sette, dove Berisha non può arrivare.
Secondo tempo – Il buon primo tempo della Lazio viene immediatamente vanificato da Cana che al 48’ stende Mertens in area, regalando il penalty al Napoli. Sul dischetto va Higuain che senza problema spiazza Berisha. Nell’occasione del rigore il difensore albanese, già ammonito nel primo tempo, rimedia la seconda ammonizione che costringe la Lazio ad affrontare quasi tutta la ripresa in inferiorità numerica. Reja allora prova a ridisegnare la squadra inserendo Helder Postiga ma al 67’ Higuain si libera facilmente del goffo Novaretti, subentrato dalla panchina al posto di Felipe Anderson, e scaglia un destro che si insacca alle spalle di Beriha. Sul tre a uno il Napoli prova a rimpinguare il suo bottino ma con il passare dei minuti la Lazio trova le giuste contromisure ed a cinque dalla fine Onazi riapre la partita. Negli ultimi minuti i capitolini cercano l’incredibile pari ma proprio in pieno recupero Higuain, perso ancora una volta dal pessimo Diego Novaretti, fissa il risultato finale sul 4-2 per i partenopei, firmando anche la tripletta personale.
Al San Paolo come all’Olimpico, ma questa volta quante recriminazioni. Troppo grave la leggerezza di Cana ad inizio ripresa che regala un penalty ed un uomo in più al Napoli ed a Higuain che non aspettavano altro per esaltarsi. Non solo Cana, il pipita ringrazia anche Novaretti, entrato nel secondo tempo al posto di Felipe Anderson, che gli concede spazio per la tripletta personale. Per l’Europa ancora non è detta l’ultima ma senza attaccanti, e con una difesa così, sarà difficile continuare a cullare questo sogno.
LAZIO
Berisha 6 – Nulla può sui goal partenopei.
Konko 5.5 – Come tutta la Lazio meglio nel primo tempo, nella ripresa anche lui paga la prolungata inferiorità numerica.
Ciani 5.5 – Il meno peggio dei difensori centrali impegnati al San Paolo, l’unico che, in un modo o nell’altro, prova a contenere gli avanti azzurri.
Cana 3 – In un colpo solo sciupa tutto ciò che di buono la squadra aveva prodotto nel primo tempo. Se la Lazio vorrà ambire ad obiettivi importanti in futuro difficilmente potrà affidarsi ancora a lui.
Radu 5.5 – Dopo che Cana si fa cacciare e regala il rigore al Napoli almeno ci prova a tenere a galla la sgangherata difesa biancoceleste.
Onazi 6 – Negli ultimi minuti regala quella flebile speranza di riacciuffare un insperato pari.
Ledesma 6.5 – L’ultimo baluardo biancoceleste. Ha grinta e carattere, al cospetto del Napoli degli ex Behrami e Pandev dimostra grande personalità.
Lulic 6.5 – Terzo goal consecutivo ma rispetto ai precedenti non regala punti alla Lazio. Di sicuro è in crescita e se Reja vorrà ancora cullare speranza europee le sue sgroppate sono imprescindibili. (74’ Cavanda sv).
Candreva 6 – Con l’attacco ai minimi termini tutte le speranze biancoceleste sono riposte nei suoi piedi ma rispetto alle precedenti gare è in affanno e difetta di precisione quando va al tiro.
Mauri 5.5 – Si sacrifica nella posizione di attaccante ma è palese che in quel ruolo non riesce a dare il meglio di se. (56’ Helder Postiga 5 – Nei minuti che a disposizione fa capire a tutti perchè Reja preferisce di più affidarsi ad uno che fa il centrocampista che a lui che di professione fa l’attaccante).
Felipe Anderson 5 – Nel primo tempo non demerita ma colpevolmente sciupa quell’occasione che poteva regalare il raddoppio ai capitolini. Sul due a zero chissà se la gara avrebbe avuto lo stesso epilogo… (63’ Novaretti 3 – Con Cana si divide la palma di peggiore in campo. La sua difesa è una manna per Higuain, forse semplicemente non è troppo adatto al campionato italiano).
Allenatore: Reja 5 – Se Felipe Anderson sfruttava al meglio quella palla… ma con i se ed i ma non si fa la storia. Lo stesso con gente come Cana e Novaretti… Poi con la prova di Herlder Postiga spiega a tutti perchè ha preferito affidarsi dal primo minuto a Mauri e non al portoghese o Perea che di professione fanno gli attaccanti.
NAPOLI
Reina 5.5, Henrique 6 , Britos 6, Albiol 5 (46’ Fernandez 6), Ghoulam 6.5, Jorginho 6.5 (83’ Mesto sv), Behrami 6, Insigne 6, Pandev 6.5, Mertens 7.5 (65’ Callejon 6) Higuain 8. Allenatore: Benitez 7
Arbitro: Banti di Livorno 6
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