“No a quadruplicamento ferrovia Ciampino-Capannelle-Casilina per preservare Parco Acquedotti”

Lo dichiarano i consiglieri capitolini Luparelli e Cicculli (Sinistra Civica Ecologista), Bonessio (Europa Verde Ecologista) e i consiglieri della Città Metropolitana Pascucci ed Eufemia

Il Piano Urbano Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana è stato oggetto di “Osservazioni” da parte della Comunità territoriale del Municipio VII e di una serie di Comitati della zona, che lamentano in particolare l’ipotesi di quadruplicamento della tratta ferroviaria tra Capannelle e Casilina, che si aggiunge a quello già finanziato tra Ciampino e Capannelle per il traffico merci, con alternativa della bretella di collegamento tra la Roma-Formia e il raccordo Casilina-Tuscolana. Il risultato sarebbe in entrambi i casi quello di un incremento del traffico merci all’interno del Parco Regionale dell’Appia antica, con conseguenze potenzialmente molto dannose. In particolare si produrrebbe una “devastazione di zone paesaggistiche e archeologiche come il Parco degli Acquedotti e Tor Fiscale” prima per i lavori e poi per il traffico ferroviario con attraversamento di merci pericolose all’interno della città. Lungo il passaggio della tratta interessata si trovano, inoltre, abitazioni, scuole, istituti sanitari, di cura e per anziani. L’alternativa a tale progetto sarebbe lo spostamento del traffico merci all’esterno dell’anello ferroviario, certamente più sicuro, anche ricordando i gravi incidenti che hanno coinvolto treni merci come la tragedia di Viareggio che provocò 32 morti e numerosi feriti. Sono percorribili alternative concrete a questa ipotesi, a cominciare dalla Gronda Campoleone-Ponte Galeria che permetterebbe di evitare i lavori previsti nel Parco dell’Appia Antica e prevede il passaggio dei treni merci fuori dall’anello ferroviario.
Sosteniamo queste richieste delle realtà territoriali interessate, come avevamo già fatto negli ordini del giorno presentati e approvati dall’Assemblea capitolina. È necessario riconsiderare il progetto di quadruplicamento per il traffico merci per garantire la sicurezza del contesto urbano e paesistico, oltre a scongiurare interventi lesivi del patrimonio ambientale, storico e archeologico del Parco degli Acquedotti. Occorre avviare, a questo fine, un percorso di modifica con tutti gli enti interessati che tenga conto delle esigenze espresse dalla cittadinanza.

Lo dichiarano i consiglieri capitolini Alessandro Luparelli e Michela Cicculli (Sinistra Civica Ecologista), Nando Bonessio (Europa Verde Ecologista) e i consiglieri della Città Metropolitana Alessio Pascucci e Roberto Eufemia.


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2 commenti su ““No a quadruplicamento ferrovia Ciampino-Capannelle-Casilina per preservare Parco Acquedotti”

  1. INCREDIBILE, ANNEGHIAMO TRA FUMO DI GAS DI SCARICO E LAMIERE INCANDESCENTI DI AUTOMOBILI E MOTOCICLI, E C’E’ CHI NON VUOLE IL QUADRUPLICAMENTO DELLA FERROVIA COME BENE PUBBLICO, CHE VARREBBE ANCHE LA FERMATA ROMA-SELINUNTE(BORGO QUADRARO). BASTA IL DISFATTISMO DI SINISTRA DI BASE O PSEUDOAMBIENTALISTA, CHEVANNO SEMPRE IN MACCHINA, SI AL QUADRUPLICAMENTO.

  2. Ma cosa dobbiamo subire per vedere finalmente realizzato questo benedetto quadruplicamento Casilina Ciampino. Le aree adiacenti l’attuale ferrovia sono già predisposte per accogliere i nuovi due binari da anni, altro che devastazione ambientale. La devastazione sta nelle teste di chi si oppone per qualche tornaconto personale. Relaizzre una bretella fuori dal GRA richiederebbe enorme consumo di territorio. Soffochiamo nel traffico automobilistico ed aereo mobile. Basta con questi ipocriti affaristi e guastatori

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