Oddio, ma la penso come Salvini sul nucleare? Povero me!
Sto immergendomi nel dibattito relativo alla possibilità di ritornare al nucleare, sulla base dei documenti in corso di approvazione a Bruxelles.
Ho studiato e lavorato e condotto progetti nel campo del Ciclo del Combustibile Nucleare per 20 anni e per i successivi 25 ho diretto e coordinato attività di gestione delle attività sullo smantellamento dei nostri impianti nucleari, post esercizio, anche post riprocessamento, e sulla realizzazione di impianti di condizionamento dei rifiuti radioattivi. Già nel lontano 1995 facemmo nel nostro Enea le prime ipotesi di siti possibili per collocarvi il DEPOSITO di Smaltimento di tutti rifiuti radioattivi prodotti dal Ciclo.
Fu fatto il primo referendum sulla cosiddetta “chiusura del nucleare” (non era formulato così il quesito e si giocò molto sulla suggestione pilotata dai politici pavidi e dai partiti, che avevano già succhiato il succhiabile dagli appalti ricchissimi) dopo Chernobyl e Three Mile Island e fu facile dire al popolo, impreparato tecnicamente, che rischiavamo altri 20 Chernobyl (!!!) anche coi reattori BWR 4 installati e poi coi PWR di ultima generazione e BWR 6, che ci accingevamo a realizzare. Ma nessuno sapeva cosa fossero i nuovi impianti, quando tutti sapevano distinguere tra Golf e Maggiolini VW.
Chiudemmo le nostre attività, io, per protesta, accettai di far parte del Comitato di coordinamento Sogin Enea per lo smantellamento degli impianti dismessi e accettai di andare a fare il Direttore. Gestionale. E sono contento dei risultati, perché sono stato sempre alleato e amico delle leggi e delle norme, che contribuivo a migliorare anno dopo anno.
Purtroppo non capivo perché la miopia politica stesse strozzando e uccidendo una delle attività tecnico-scientifiche più adeguate e a livello di eccellenza, anche in campo europeo e mondiale (i migliori tecnici dell’IAEA di Vienna, l’Onu dell’Energia Nucleare, erano e sono italiani dell’Enea).
Parlavo coi colleghi europei, russi, asiatici, americani, che gestivano risorse non indifferenti sul nucleare e noi lì ad elemosinare le lire e gli euro necessari per portare avanti la gestione corrente di laboratori splendidi, che pur continuavano a depositare brevetti, ad insegnare a tanti la scienza di base ed ingegneria, in collaborazione con le gloriose Università italiane, che sfornavano Premi Nobel.
Nella fissione partecipammo allo sviluppo della sicurezza e dei reattori di ultimissima generazione, nella fusione (Frascati, Iter, Padova, Cadarache, Russia) abbiamo toccato livelli di assoluto valore, correggemmo gli americani sulla cosiddetta Fusione Fredda, non mollammo assolutamente su nessun fronte ed oggi, ad attività nucleari non condivise né capite dalla gente, siamo tra i primi nel campo.
Nel frattempo abbiamo utilizzato risorse preparatissime sul Risparmio Energetico, sulle Energie Alternative, sull’Idrogeno, sulla Decarbonizzazione, sui Laser, sulla definizione della strategia necessaria e urgente per la Transizione Ecologica. Da 20 anni siamo capaci di tracciare Scenari con dati aggiornatissimi.
E sentivamo, fuori, sempre più interventi a sproposito sullo sviluppo delle Energie in Italia, da parte dei grandi Enti Commerciali e mirati al profitto, che facevano affermazioni miopi, interessanti a breve medio termine, ma del tutto aliene da visioni strategiche a lungo e lunghissimo termine, necessarie per il Bene Pubblico.
Ora, con Greta e con Glasgow, abbiamo capito che stiamo sull’orlo del baratro: la transizione ecologica per salvare l’Ambiente ed il Pianeta è urgente e necessaria e dobbiamo trovare il Modello di Sviluppo, capace di conciliare l’Ecologia e il Risparmio energetico con le Fonti energetiche capaci di dare una vita di qualità a tutti, uomini, animali e cose.
Riassumo in modo semplicistico le mie conclusioni.
Il carbone, i prodotti petroliferi, il gas fanno male. E le centrali devono essere ad energia alternativa, a fotovoltaico, a pale a vento, idroelettriche, etc. Le abbiamo fatte tutte e bene. L’idroelettrico, ideale, a rendimento massimo e a impatto praticamente nullo, è saturo, più di così non si può.
Un problema è il carico di base costante necessario per assicurare il necessario fabbisogno e tante di queste fonti non sono disponibili 24 h su 24. Un altro è l’ordine di grandezza di MWH che si possono produrre con ciascuna di queste tecnologie. Un’altra questione è il costo da affrontare per produrre ogni kwh. Poi c’è l’impatto ambientale di queste centrali e la loro sicurezza. C’è anche ….l’estetica (?) E così via.
Secondo noi dell’Enea e secondo la UE, tra le Energie alternative c’è l’energia nucleare, sì quella che non piace a tanti e quella che è…pericolosa.
Senonché il nucleare piace pure a Salvini, per motivi molto vicini e prossimi ai motivi fenomenologici, non scientifici, che non gradiscono i più. Questi sono “impressionati” dalla sicurezza, dal grave problema dei rifiuti radioatttivi, dai possibili Chernonyl (tutte motivazioni ascientifiche!!); il secondo sta cercando una sponda elettorale contro Letta e il M5s, cerca di fare gli interessi legittimi di Confindustria e degli Imprenditori del Nord e forse di qualche altro interessato ai grandi flussi di denaro…
Ebbene, stiamo perdendo ancora un’occasione per diventare una Nazione!
La qualità generale, politica e dei benpensanti, dei nostri discernimenti, della nostra preparazione tecnica, politica, strategica, è penosa!
Coi problemi che abbiamo (costo del kwh non competitivo, inquinamento ambientale chimico, urbanistico, dissesto del territorio, corruzione e burocrazia, mancanza di strutture di gestione e di controllo adeguate o efficaci) dobbiamo tremare ed essere molto preoccupati.
Se si hanno chiari i termini drammatici quantitativi e qualitativi della transizione ecologica globale e nazionale, dobbiamo capire che le riforme immediate, previste dal PNRR, le decisioni sulle individuazioni delle risorse umane e fisiche e delle responsabilità, anche in termini di rispetto dei tempi, la organizzazione dello Stato per la lotta alle infiltrazioni mafiose, la individuazione di un piano energetico adeguato, sono urgentissime, con un governo stabile, coeso e coerente.
Allora, cari improvvisatori di Sinistra, Centro, Destra, tutti portatori d’acqua ai vostri amici, dovete capire che dovete portare acqua a tutti, dovete conquistarvi una preparazione e una qualità intellettuale e soprattutto etica, a voi sconosciute.
Serve il nucleare, non c’è alternativa reale, che è cosa seria, ha tutti i requisiti sopra richiamati e necessari, ma ha bisogno di essere accettato e gestito da una Società seria, preparata, amante della giustizia e della legalità, in misura superiore che nelle altre fonti energetiche, insufficienti per i prossimi 20 anni e inadeguate a garantire il risultato.
E’ necessario il nucleare, gestito dai migliori esperti del mondo, con le tecnologie più moderne e sicure, disponibili: è l’unica fonte che garantisce il post PNRR fino al 2045, con politici preparati ed etici, senza Salvini e C.
Dopo, tra il 2040 e il 2045, costruiremo il primo reattore a fusione, nucleare che fa crescere tutti, come il Sole.
Ma ora dobbiamo decidere e non fare polemiche sterili, che impastano chiacchiere, acqua inquinata e plastica.
Che ne pensate?
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