Palermitano 38enne rapina un vescovo e un prete a Roma: arrestato dopo settimane di terrore

L'uomo è stato fermato e condotto nel carcere di Regina Coeli, su disposizione della magistratura, in attesa del rito di convalida del fermo

Non sembrava certo un uomo di chiesa, considerando che tra le sue vittime si contano un prete e un vescovo. Il protagonista di questi furti seriali è un 38enne palermitano, senza scrupoli, che per settimane ha seminato il panico nella zona di Castro Pretorio.

Con uno schema ben rodato, il rapinatore agiva indisturbato: minacce violente e poi la fuga, lasciando le sue vittime sotto shock. Tuttavia, la sua serie di crimini è bruscamente interrotta. Dopo settimane di terrore, è stato finalmente fermato e accusato di diversi delitti.

La prima aggressione è avvenuta nella serata del 16 settembre, quando il malvivente ha preso di mira l’abitazione del vescovo Baldassare Reina, vice gerente della Diocesi di Roma, in via Cernaia.

Il vescovo, 53 anni, si trovava in casa con il fratello quando ha sentito dei rumori sospetti provenire dalla camera da letto.

Incuriositi, i due hanno trovato un uomo che rovistava nei cassetti. Colto sul fatto, il ladro non ha esitato a minacciarli prima di scappare con 150 euro in contanti e una carta bancomat.

Probabilmente si era introdotto nell’edificio sfruttando l’accesso alla porta in vetro dell’ascensore che conduce agli alloggi religiosi.

Non contento del colpo, il ladro ha colpito di nuovo nella stessa via, pochi giorni dopo, nella notte tra il 24 e il 25 settembre. Questa volta, la sua vittima è stato un parroco che viveva negli alloggi adiacenti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

Dopo aver scavalcato il muro di cinta, il criminale ha sfondato la porta e, una volta all’interno della sacrestia, ha minacciato di morte il sacerdote brandendo una pietra.

Gli ha intimato di consegnargli denaro, cellulare e il computer. Nonostante la paura, il parroco è riuscito a trattare con il malvivente, convincendolo a restituire il computer in cambio di 300 euro in contanti. Solo dopo la fuga del ladro, il prete ha avuto il coraggio di chiamare il 112 e raccontare l’accaduto.

Non era la prima volta che il rapinatore cercava di entrare negli alloggi del parroco. Il sacerdote ha infatti rivelato che lo stesso uomo aveva tentato di rubare nello stesso edificio solo pochi giorni prima, il 22 settembre.

In quell’occasione, però, era stato messo in fuga dal parroco stesso. Grazie alle dettagliate testimonianze e all’osservazione delle foto segnaletiche, sia il prete che il vescovo e suo fratello si sono identificati senza ombra di dubbio

A questo punto, le forze dell’ordine hanno intensificato le indagini, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Così, gli investigatori del commissariato Viminale e i carabinieri della Stazione Macao sono riusciti a individuare e identificare il 38enne.

L’uomo è stato fermato e condotto nel carcere di Regina Coeli, su disposizione della magistratura, in attesa del rito di convalida del fermo.


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