Parco Centocelle: ben oltre il degrado…
Resti di bivacchi. fontanelle scambiate per lavatoi, incendi.Le aspettative dei cittadini riuniti nel Comitato “PAC (Parco archeologico di Centocelle) Bene comune” – che si batte affinché sia completato, abbia la manutenzione e la vigilanza necessaria e sia dotato di accessi a norma – e dei suoi frequentatori rischiano di rimanere sogni, anche perché l’esercito di coloro che remano contro è forte e nutrito.
Basta pensare che da anni si chiedeva di sistemare l’entrata carrabile al civico 712 di via Casilina e invece anziché fare qualcosa in tal senso, recentemente è stata addirittura chiusa, sembrerebbe per motivi di sicurezza in quanto non a norma. Risibile decisione visto che questa entrata ed il relativo parcheggio erano utilizzati da oltre un decennio e, al momento, a nulla sono valse le proteste dei cittadini che lamentano una diminuzione dei livelli di sicurezza (visto anche che il parco è frequentato da senza fissa dimora) e di pericolo e questo anche per coloro che frequentano il parco per attività ludica.
Un appello alla sicurezza che non può non essere preso in considerazione. Se ne’è avuta conferma nel pomeriggio di martedi 16 agosto 2016 quando, probabilmente per dolo, è andata a fuoco una vasta area del parco tra la pista e il vallone dell’ex campo del Casilino 900 e i Vigili del Fuoco sono dovuti accedere dal cancello del civico 730, solitamente chiuso con catena ad opera del responsabile del Servizio Giardini del Municipio Roma V.
Serve una svolta, dicono i componenti del Comitato nato per tutelare il bene comune, non è possibile che sia consentito di bivaccare nel parco, accendere fuochi e addirittura fare bisogni e pulizie personali presso le fontanelle. Per non parlare poi di una sempre più frequente attività sessuale in piena libertà e incurante della presenza di frequentatori.
Con il cambio della guardia in Campidoglio sono aumentate le aspettative che qualcosa si muova nella giusta direzione, staremo a vedere.
Certo i problemi sono tali e tanti che è difficile non essere scettici. Essi vanno dalla riformulazione della Gara d’Appalto per i lavori del 2° Lotto, alla valorizzazione delle ville romane da parte della sovrintendenza Comunale, all’annosa questione del trasferimento dei rottamatori, alla situazione di via Papiria – dove tra l’altro segnalano la presenza di ovini e di un maneggio per cavalli – alla demolizione delle costruzioni abusive nell’ex campo del Casilino 900, all’apertura dell’accesso sulla Palmiro Togliatti e alla bonifica del terreno dove oltre alla modifica del piano di campagna con materiale inquinante proveniente dalle lavorazioni stradali sembrerebbe che nel sottosuolo sia stato praticamente interrato di tutto.
Serve uno sforzo immane per riprendere un cammino interrotto da anni … nel frattempo dal Comitato si aspettano un segnale, la riapertura e la messa in sicurezza del passo carrabile per consentire l’accesso al parco. Arriverà?
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