Da Pavia una proposta per restaurare l’Elefantino di piazza della Minerva
Stamani è giunta in redazione una telefonata da Pavia per chiedere il nostro aiuto a diffondere la notizia della disponibilità di un esperto per il restauro della zanna dell’Elefantino del Bernini in piazza della Minerva sfregiata dai vandali. Nella telefonata veniva specificato che era già stata inviata il 15 novembre una mail al Dott. Piccinini della Sovrintendenza delle Belle Arti e non era giunta nessuna risposta.
Aderiamo volentieri alla richiesta e pubblichiamo il testo della mail inviata alla Sovrintendenza.
“Gentile Dott. Piccinini, buona sera mi presento: mi chiamo Filippo Oreglia lavoro nel campo del Titanio e nel sentire la notizia dell’atto vandalico effettuato da sconosciuti all’elefantino del Bernini la mia indignazione e’ totale per lo sfregio fatto a una nostra scultura.
Vorrei proporVi l’uso del Titanio per il restauro, cosa già fatta in passato e da me seguita su Colonna Traiana (riparato balcone sulla cuspide della colonna con una lega di Titanio aeronautica Lega Beta C), fornito del titanio per restauro di alcune parti della Fontana di Trevi con Ti CP (commercialmente puro), intorno al 2000 con la Titania S.p.A. azienda del gruppo Acciai Speciali Terni abbiamo realizzato in titanio alcuni arredi in piazza Montecitorio, adesso sono rimaste solo più le stelle e le biffe affogati nei sanpietrini di tale piazza.
Nel caso dell’Elefantino ritengo che l’uso del titanio sia l’ideale per riattaccare la zanna rotta, sarebbe necessario inserire una “protesi” nella parte di zanna rimasta collegandola con la parte rotta, ritengo un lavoro semplice e poco costoso se fatto da persone competenti nel campo dei marmi, per quanto riguarda la fornitura di una barra di titanio, puro o di lega, potrei fornirlo io a costo zero (0) cosi come darVi una mano per la realizzazione della “protesi” di Titanio, tenga conto che negli anni 90 la Nippon Steel azienda giapponese, ha fornito circa 5 tonnellate di barre in titanio per il restauro del Partenone di Atene.
Il titanio viene usato in operazioni di restauro di monumenti perché il suo coefficiente di dilatazione termica e simile ad un ceramico (marmi, graniti, ecc.) pertanto la sua dilatazione è compatibile con i marmi, al contrario di acciai che dilatando possono spaccare la pietra o il marmo.
Tenga conto che il campanile di Venezia e’ stato rinforzato da barre di titanio cp grado 3 affogate nel terreno di piazza S. Marco.
Per qualsiasi informazione se siete interessati al progetto, il mio aiuto o consulenza come già Le ho detto sarebbe a costo 0, non esiti a contattarmi o via telefono 3920789382 o via e-mail filippooreglia@libero.it.”