Per i 90 anni di Suor Valentina, missionaria ed educatrice cabriniana

Il 12 aprile 2014, la festa all’Istituto Cabrini ai Gordiani a Roma

Quasi sempre le persone si ricordano quando non ci sono più. I ricordi, i giudizi, le passioni, i rimpianti, si modulano secondo le circostanze e le vicende vissute, assumendo significati chiari e opachi, negli uomini e nelle donne che ne fanno memoria.

Qualche volta però accade, per persone speciali, che ci siano momenti di gioia e di agape fraterna.

Infatti il 12 aprile 2014 Suor Valentina D’Antuono, nata in Abruzzo, ha compiuto 90 anni, e la Comunità dei Gordiani (fra i quartieri Prenestino e Labicano) di Roma, li ha ricordati con una festa di compleanno particolare.

Ma quale sono le origini di Suor Valentina e il suo percorso religioso e l’impegno educativo?

Essenziale è sapere che nasce a Sulmona, nella Valle Peligna, terra di simboli, di esempi, e di testimonianze, oltre che di terremoti.

Una città storica fin dall’età romana, ricca di vicende legate a Roma, poi la vitalità culturale e religiosa nel Medioevo, con San Panfilo, “figlio di un pagano che lo ripudiò, quando lui si convertì al Cristianesimo”, che visse nel VII secolo, al quale venne dedicata la Basilica Cattedrale (ultimata nell’anno 1075) quale Santo Patrono della città. Successivamente, dal Rinascimento fino al drammatico periodo della Seconda Guerra Mondiale, con storie di martiri, di sacrifici e di generoso eroismo, riconosciute anche con il conferimento delle Medaglia d’Argento al Valor Militare, concessa dal Ministero della Difesa.

Infine tre caratteristiche di Sulmona: il nodo ferroviario in posizione strategica, gli inverni che sono ben più rigidi di quanto i valori altimetrici potrebbero far pensare e la produzione dei “confetti in fiore” di Sulmona, famosi non solo in Italia.

Valentina nasce in una famiglia, che oggi si definirebbe di ceto medio, frequenta la scuola con passione e profitto, ma il terremoto del settembre 1933 a Sulmona, (alle 3,32, nello stesso orario di quello dell’Aquila del 2009) costringe la famiglia a trasferirsi fuori dal Comune terremotato.

Ha un senso religioso e una tendenza alla vocazione, impegnandosi nell’Associazionismo cattolico verso i più deboli. Si diploma alla Scuola Magistrale, diventando maestra, apprende attraverso degli opuscoli, forniti dalla sorella, della “Congregazione delle Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù”, fondata da Santa Francesca Saverio Cabrini, conosciuta come Madre Cabrini.

Il carisma di questa Santa italiana, che dopo aver fondato diversi Istituti in Italia, andò missionaria negli Stati Uniti, anziché in Cina come lei desiderava. Nazionalizzata in quel paese, si prese cura dei poveri emigranti italiani in cerca di lavoro, di speranza e di migliori condizioni di vita. Morì a Chicago nel 1917, fu canonizzata nel 1947 e nel 1950 fu proclamata da Papa Pio XII “Patrona Universale degli emigranti”.

Valentina conoscendo la vocazione missionaria della Congregazione di Madre Cabrini, e sentendo sempre più forte la chiamata del Signore che dice, a chi ha la fortuna di riceverla, “ti ha scelto, ti ho scelto, vieni, seguimi”, nel 1947 entra nell’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore, la Vestizione nel 1948, la professione religiosa nel 1949 a Ospedaletti e prende i voti Perpetui a Milano nel 1955. L’azione missionaria di Suor Valentina nel territorio, fra la gente, inizia nel 1949 con l’insegnamento a Sant’Angelo Lodigiano (Lombardia) lavorando nell’Oratorio femminile, che si teneva nell’Istituto Cabrini.

Dal 1975 insegna nella scuola di Torino, svolgendo la pastorale parrocchiale oltre che occuparsi degli immigrati, che in quel periodo provenivano in modo particolare dal meridione del nostro paese. E’ stata sempre convinta predicando il Vangelo, che nella vita ci sono gioie e dolori, e verranno giorni migliori.

Nel 1980 approda all’Istituto Cabrini ai Gordiani a Roma, Suor Valentina con il suo dinamismo si rende indispensabile promotrice di iniziative pastorali, attraverso i “Gruppi missionari del Vangelo” per le famiglie, è docente di religione alla scuola elementare “Giovanni XXIII”, prepara, insegnando catechismo, alla Prima Comunione e alla Cresima i giovani del quartiere, e sostiene la creazione dei campi scuola nel periodo estivo.

Con un carattere spesso spigoloso e pignolo, ma sempre generosa e disponibile, Suor Valentina diventa in quel periodo, la missionaria al servizio del territorio, nello spirito del carisma cabriniano.

Nel 1996, Suor Valentina viene trasferita a Palermo. Una esperienza e una testimonianza missionaria, di pastorale parrocchiale a contatto con realtà difficili al limite della legalità, che ancora oggi sono presenti in Sicilia.

Un breve ritorno a Torino, nel 2004, con la responsabilità di Assistente delle universitarie e il ritorno a Roma, all’Istituto ai Gordiani, come Superiora della Comunità per alcuni anni.

Deve essere ricordato anche il suo servizio missionario svolto, non solo in Italia, per alcuni periodi in Albania, in Lussemburgo, in Brasile e negli Stati Uniti.

Oggi, Suor Valentina, nella quotidianità, prega, dispensa consigli e incoraggiamenti, ed è un grande simbolo vivente di testimonianza.

Il 12 aprile 2014, giorno dei 90 anni di Suor Valentina si è svolta la Festa di Compleanno.

Il Parroco di Santa Maria Madre della Misericordia, Don Stefano Meloni, ha celebrato una Santa Messa Solenne, nella grande Cappella dell’Istituto Cabrini ai Gordiani, presenti sacerdoti e diaconi concelebranti, consorelle calabriniane, parenti (tra gli altri la sorella quasi coetanea), amici, ex allievi e allieve, famiglie, ecc., ha richiamato nell’omelia la spiritualità e la vocazione missionaria di Suor Valentina, ricordando “il tratto di strada fatto insieme” e come “Dio c’è l’ha prestata per parlare di Gesù” attraverso il Vangelo e l’esempio. Tante brevi testimonianze, alla fine della S.Messa, da parte di chi l’ha conosciuta nel suo apostolato fra la gente e nel territorio.

Sono giunti, particolarmente graditi, gli auguri di Papa Francesco con una grande pergamena-ricordo del 90° genetliaco di Suor Valentina.

Successivamente nel giardino dell’Istituto è stata benedetta una pianta di ulivo ultracentenaria, della zona di Casape – Poli, donata a Suor Valentina dalla Comunità Parrocchiale, dove verrà messa una targa con la scritta: “Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio, confido nella fedeltà di Dio in eterno e per sempre” (Sal.52,10). A Suor Valentina per i suoi 90 anni.

Perché, fra i tanti regali, questo? L’ulivo per i cristiani ha sempre rappresentato uno dei simboli più comuni ed importanti, sia nelle celebrazioni liturgiche che come simbolo portatore di pace.

Infine un momento conviviale, con una torta con un grande numero 90.

Un giorno importante questo 12 aprile 2014, per parte del V Municipio, perché “ il coraggio e avanti” che è il carisma di Madre Cabrini e le parole di Sant’Agostino: “ Gesù bellezza antica e sempre nuova”, Suor Valentina, che vive nel nostro territorio, ha interpretato e interpreta, anche nel crepuscolo della vita, questi valori e questi sentimenti con grande fede, ed è un esempio per tante persone. Forse, non a caso, somiglia fisicamente a Madre Teresa di Calcutta.


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