

L’influenza è una malattia provocata da Virus influenzali (e non da batteri, da qui l’inutilità dell’uso di antibiotici) che colpiscono le vie aeree (dal naso ai polmoni).
Si manifesta tipicamente in autunno-inverno e mostra come sintomi tipici febbre alta, tosse e dolori muscolari.
Viene trasmessa mediante le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie (emesse con tosse e starnuti che possono finire su oggetti e superfici), perciò il primo consiglio è lavarsi sempre accuratamente le mani.
La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli, adulti e bambini con patologie croniche), sono a maggior rischio di complicanze più gravi o di peggioramento della loro condizione di base.
Il vaccino antinfluenzale costituisce un’ottima prevenzione.
È raccomandato in tutte le fasce d’età, e viene offerto attivamente e gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano l’influenza.
Le donne in gravidanza; persone con età maggiore di 65 anni; bambini o adolescenti in trattamento cronico con acido acetilsalicilico; coloro che sono ricoverati in strutture per lungodegenti; tutti i soggetti di età compresa tra i 6 mesi e i 65 anni che presentino patologie croniche (ad es. asma grave, fibrosi cistica, BPCO, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, diabete, obesità con BMI>30, insufficienza renale, tumori, malattie degli organi ematopoietici, epatopatie croniche, malattie infiammatorie croniche, soggetti immunodepressi).
Inoltre è fortemente raccomandato a tutti gli operatori sanitari e alle persone che vivono a contatto di soggetti particolarmente a rischio.
Per chi è affetto da malattie autoimmuni sarà lo specialista di riferimento a valutare se effettuare o meno la vaccinazione.
I dati attuali indicano che i vaccini antinfluenzali non inducono nei vaccinati alcuna malattia cronica né ne aggravano il decorso quando queste sono preesistenti alla vaccinazione.
Sono comunque attivi programmi di farmacovigilanza da parte dell’AIFA, che valutano e studiano tutti i sospetti eventi avversi segnalati (anche i singoli cittadini possono segnalare sul sito www.Vigifarmaco.it).
Gli effetti indesiderati più frequenti sono gli stessi causati dal virus ma in forma attenuata, in rari casi possono causare manifestazioni allergiche causate da alcuni componenti del vaccino.
I vaccini antinfluenzali disponibili in Italia sono autorizzati dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e/o dall’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA). Esistono diversi tipi di vaccino:
Ci sono farmaci per curare l’influenza? Sono disponibili farmaci antivirali dotati di azione specifica contro i virus influenzali; il loro impiego a scopo preventivo è riservato a situazioni particolari, ovvero in soggetti in cui l’influenza rappresenta un alto rischio ma non è possibile utilizzare il vaccino a causa di controindicazioni.
Comunque sarà tuo medico che saprà consigliarti e prescriverti il vaccino più adatto alla tua situazione.
ISS bollettini settimanali Influnet (www.epicentro.iss.it/influenza/aggiornamenti)
Stefano Federico e Grazia Pia Prencipe
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.