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Pranzo a sorpresa del sindaco Ignazio Marino a Tor Sapienza

Ad invitarlo una famiglia del quartiere. Il primo cittadino: "Un'occasione per parlare dei progetti del Campidoglio per questo territorio"

Dopo le rivolte dello scorso novembre contro il centro d’accoglienza di viale Morandi e lo scandalo Mafia Capitale, il sindaco di Roma Ignazio Marino torna a sorpresa a Tor Sapienza.

Questa volta però per il primo cittadino non ci sono state né contestazioni né fischi, come successe quando arrivò nel corso degli scontri, anzi Marino è stato invitato, domenica 21 dicembre, per un pranzo pre-festivo da una famiglia del quartiere.

“Le persone che avevo incontrato durante il mio precedente sopralluogo qui a Tor Sapienza mi hanno invitato a pranzo – ha spiegato  Marino – e ho pensato che fosse un’ottima occasione per parlare dei progetti che il Comune ha per Tor Sapienza, e di quanto vogliamo investire nei servizi per le periferie nel bilancio 2015. Molto opportuno farlo adesso, dopo aver concluso tre ore di riunione con l’assessore al Bilancio proprio per discutere degli investimenti nel decoro e nelle periferie della nostra città”.

Foto Ansa.it
Foto Ansa.it

Un pranzo ricco quello offerto al sindaco di Roma. Proprio, tra un piatto di lasagne e uno di coratella con i carciofi, in pieno clima conviviale Marino si è prestato a discutere dei problemi ancora da risolvere a Tor Sapienza. Al momento di aprire il panettone, portato in dono dal primo cittadino alla famiglia, si sono uniti anche alcuni rappresentanti del Comitato di quartiere Morandi-Cremona.

“L’amministrazione le cose che deve fare le sta facendo: l’illuminazione, la potatura degli alberi, ma serve affrontare i temi centrali che sono il risanamento dei palazzi, il centro accoglienza e risolvere l’emergenza abitativa – spiegano dal Cdq Morandi-Cremona – Per questo che oltre a Marino a questo pranzo avremmo voluto il commissario dell’Ater. Serve un censimento per sapere chi occupa locali commerciali e cantine”.

Un altro impegno preso dal sindaco, che rassicura: “E’ una questione che stiamo affrontando per renderci conto di chi ci vive e in che condizioni, e della legalità o meno di alcune situazioni”.

Oltre all’emergenza abitativa, il primo cittadino ha espresso anche la volontà di “ridurre la concentrazione nei campi rom di Salviati 1 e Salviati 2 e affrontare anche i gravi problemi del disagio, come quello della prostituzione e della sicurezza”.

In attesa che le parole di Marino diventino concrete, è stato fissato un nuovo incontro per il 16 gennaio. Sia il primo cittadino che i residenti sperano che questa volta al tavolo ci siano tutti i rappresentanti, compresi Prefettura e Regione, così che ognuno possa finalmente assumersi le proprie responsabilità.


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