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Proclami e risate – Lo Stato paga settemila “infedeli” – Uomini e topi
Fatti e misfatti di febbraio 2016Proclami e risate
“Non prendo ordini dall’Unione europea – ha ribadito, nella sua e-news settimanale, il “premier” Renzi – Il nostro mestiere è guidare l’Europa”.
Chissà perché – come si dice a Berlino – la Cancelliera Merkel si è fatta una sonora risata.
Lo Stato paga settemila “infedeli”
“Fra truffe nel settore sanitario, mancati controlli nella erogazione delle pensioni, appalti gonfiati, consulenze inutili, doppi incarichi e assenteismo – secondo una relazione redatta dalla Guardia di finanza sugli illeciti commessi nel 2015 – i pubblici dipendenti “infedeli” sarebbero circa settemila”.
Tanti, Anzi troppi. Ma sarebbe interessante conoscere poi – con una relazione redatta dal Ministero della Giustizia – quanti di loro, alla fine, saranno stati chiamati a pagare questa loro grave infedeltà. Anche se commessa magari in doppio petto e non, come nel caso emblematico del vigile urbano di Sanremo, in mutande.
Uomini e topi
“A Roma – poiché i vari Municipi non hanno speso neppure un euro per la derattizzazione – sta esplodendo, in modo clamoroso e pericoloso, il “problema topi”: già due animalacci – è stato calcolato – per ogni abitante”.
E poiché gli abitanti censiti a Roma sono oggi tre milioni, significa che, già ora, i “topi quiriti” sarebbero sei milioni. Ma, poiché agli abitanti censiti vanno aggiunti 400-600 mila immigrati non censiti, significa che, complessivamente, i “topi quiriti” sarebbero, già ora, almeno sette milioni. Sembra che il Commissario straordinario al Comune, Francesco Paolo Tronca, abbia chiesto aiuto, al Governo, per sconfiggere l’invasione. L’augurio è che Matteo Renzi non gli risponda con il suo personale e inquietante “stai sereno”. Perché in quel caso, nel significato autentico e non renziano dell’espressione, starebbero sereni i topi. Che continuerebbero a moltiplicarsi. Fino a diventare tre, quattro, chissà quanti per ogni abitante.