Con il decreto del governo, divenuto legge nel mese di agosto (legge 125/2015) è stata prevista la riduzione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, con l’obiettivo di incidere notevolmente sugli…
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto “di appropriatezza” sull’assistenza sanitaria
E’stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2016 il cosiddetto Decreto “di appropriatezza” del Ministro della Salute, che prevede l’obbligo del cittadino di pagare di tasca propria l’intero costo delle prestazioni (sono 203) incluse negli allegati al decreto, se non vi è una precisa motivazione da parte del medico che deve riguardare lo stato personale e clinico del beneficiario e le finalità terapeutiche, diagnostiche e di monitoraggio per avere diritto alla prestazione. Del Decreto, avevamo già scritto nell’articolo del 2 ottobre 2016, dal titolo Cosa prevede la norma sull’elenco delle prestazioni sanitarie.
In formato PDF ecco le pagine della Gazzetta Ufficiale con il Decreto e gli allegati: GUdecretoAppropriatezza
Lo scopo del Governo è quello di avviare un processo di razionalizzazione e di contenimento della spesa sanitaria, cresciuta a dismisura in questi anni, soprattutto per alcuni esami diagnostici che sono stati effettuati senza una precisa utilità. Il Governo si appella alla capacità professionale del medico che deve prendersi la responsabilità di decidere con avvedutezza sulla condizione di erogabilità della prestazione.
Le discipline specialistiche interessate al taglio del ticket che contengono tali prestazioni riguardano l’Odontoiatria, la Radiologia diagnostica, la Genetica, la Dermatologia allergologica, gli Esami di laboratorio e la Medicina nucleare.
Per i medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale che non abbiano osservato le condizioni e le limitazioni citate, sono previste decurtazioni del loro trattamento economico accessorio, mentre per i medici convenzionati, una riduzione secondo le procedure previste dall’Accordo Collettivo Nazionale di riferimento. Anche per i Direttori Generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere che non vigileranno sull’applicazione della norma sul medico prescrittore, saranno penalizzati sulla valutazione da parte della Regione di appartenenza, al momento della verifica dei risultati di gestione e della realizzazione degli obiettivi prefissati.
Tralasciamo di ricordare il duro giudizio da parte delle organizzazioni mediche sul decreto “di appropriatezza” circa l’inevitabile taglio delle prestazioni per i cittadini, mentre, dal mondo politico, alcune voci del Movimento 5 Stelle hanno rilevato che tale decreto, oltre a creare confusione e scontro tra medico e paziente, spingerà i cittadini a rivolgersi sempre di più a strutture private, il cui costo sarà totalmente a carico dei cittadini.
Occorre evidenziare che, pur lodando il tentativo di migliorare il sistema sanitario, è auspicabile che il legislatore non proceda secondo l’adagio latino hic et nunc (qui ed ora) indicando con questa espressione l’imprendiscibilità nella sua attuazione, ma ricordasse che l’ordinamento giuridico è un complesso di norme positive generali e individuali, in questo caso finalizzate alla norma costituzionale dell’articolo 32 che attribuisce alla Repubblica la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, garantendo cure gratuite agli indigenti.
La nota positiva, stando alle dichiarazioni del ministro Lorenzin, è che i risparmi ottenuti sono investiti nella ricerca.
Luigi
22 Febbraio 2016 alle 16:33
Addio alla tanto auspicata prevenzione e cura precoce dettata da tutti i medici. Ma lo avete un po di giudizio