Quarticciolo in emergenza: tra rapine, spaccio e vandalismo, il quartiere è al collasso

Il presidente del municipio V Mauro Caliste: "Abbiamo bisogno di azioni concrete, non solo di solidarietà."

Il Quarticciolo è diventato un campo di battaglia urbano. La conferma arriva anche dal Presidente del V municipio Mauro Caliste che tuona: “Rapine, spaccio di droga, prostituzione, violenza quotidiana e vandalismo senza freni hanno spinto i residenti al limite della sopportazione”.

La situazione è da incubo. Cittadini e residenti che vivono un dramma continuo: tossicodipendenti che si lanciano nel traffico, vandalismi sui veicoli dei vigili, e attacchi a chi cerca di contrastare il degrado.

Don Coluccia, il prete anti-spaccio, è stato bersagliato da insulti e bottiglie lanciate dalle finestre, mentre il municipio è sommerso da richieste di aiuto.

“Il Quarticciolo è in crisi profonda,” dichiara ancora Mauro Caliste. “Abbiamo bisogno di azioni concrete, non solo di solidarietà.”

Il degrado è palpabile: i clienti dei pusher, alterati da crack, vandalizzano le auto in sosta, comprese quelle dei vigili, e mettono a rischio la sicurezza stradale gettandosi nel traffico.

Le rapine al semaforo sono ormai routine: uomini picchiati e derubati, coppie aggredite con spranghe di ferro.

Le liti violente sono all’ordine del giorno, come l’accoltellamento del 23 luglio in via Manfredonia, dove un uomo è stato gravemente ferito.

L’emergenza abitativa aggrava ulteriormente la situazione, con gli attivisti del comitato “Quarticciolo Ribelle” che denunciano uno scenario drammatico, soprattutto dopo gli sgomberi del 29 marzo in via Cerignola.

La tensione è altissima, alimentata da episodi come il lancio di bottiglie contro Don Coluccia e l’aggressione a Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia.

Insomma il Quarticciolo è allo sbando. E l’appello lanciato dal minisindaco Caliste è chiaro: “è il momento di un intervento deciso e immediato”.


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