Quell’assenteismo fra Dio e il Diavolo – Santiago il recidivo

Fatti e misfatti di gennaio 2016
Mario Relandini - 10 Gennaio 2016

Quell’assenteismo fra Dio e il Diavolo

“L’assistente tecnico Roberta Scoponi – uno dei dipendenti del “Museo delle arti e delle tradizioni popolari” di Roma sospesi e interdetti per un anno da ogni pubblico impiego perché timbravano o si facevano timbrare il cartellino, sistematicamente e ripetutamente, per allontanarsi dall’ufficio – ha così dichiarato in una intervista: “Chi ha fatto la spia se la vedrà con Dio””.

Sarà pure così. Ma lei, ove la Magistratura dovesse confermare la veridicità della spiata e la giustezza del provvedimento preso nei suoi confronti per truffa allo Stato, ma anche per inosservanza del quinto Comandamento (non rubare) potrebbe vedersela con il Diavolo.

Santiago il recidivo

“L’Italia e Roma – ha sentenziato l’architetto spagnolo Santiago Calatrava – sono capaci di organizzare eventi in totale sicurezza e, dunque, sono una garanzia per la loro candidatura ai Giochi olimpici del 2024”.

In verità, considerando anche l’evento “Giubileo della misericordia”, non sono sempre capaci. Ma, poi, che cosa vuole l’architetto spagnolo Calatrava? Dopo avere realizzato il “ponte rompigambe” sul Canal Grande a Venezia, vorrebbe forse proporsi per realizzare, se i Giochi olimpici venissero per caso assegnati a Roma, impianti e attrezzature dove potrebbero rompersi le gambe atleti e spettatori? Forse l’architetto Calatrava farebbe bene a sentenziare di meno e, prima di continuare a proporsi, studiare la materia un pochino di più.


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