Raccontare la Resistenza romana nella stazioni della metropolitana

Nell'ottantesimo anniversario della Resistenza all'occupazione nazifascista

L’8 settembre del 2023 inizia l’ottantesimo anniversario della Resistenza all’occupazione nazifascista, che a Roma e nel Lazio è durata fino al giugno 1944.

Sarebbe una bellissima iniziativa poter raccontare ai cittadini romani i nove mesi dell’occupazione attraverso i pannelli di Mostre installate  nelle stazioni della Metropolitana, in modo da ricordare agli utenti, anche ai turisti italiani e stranieri, i fatti più importanti che sono accaduti dal settembre 1943 al giugno 1944 nel quartiere limitrofo alla stazione.

A titolo esemplificativo, vediamo gli episodi della Resistenza romana che si potrebbero ricordare agli utenti della metropolitana, con appositi pannelli installati nelle varie Stazioni:

STAZIONI della LINEA  A : OTTAVIANO- ANAGNINA 

-VALLE AURELIA: la Resistenza dei lavoratori delle Fornaci della vicina Valle dell’Inferno, dove sono stati uccisi 5 partigiani (detti i “Martiri di Valle Aurelia”): Alberto Cozzi (Medaglia d’Oro); Vittorio Mallozzi (Medaglia d’Oro al Valore Militare); Andrea Casadei; Vittorio Fantini; Augusto Paroli.

-CIPRO: la Resistenza attuata nel Quartiere Trionfale, compreso l’assalto ai Forni nell’aprile 1944 per protestare contro la riduzione della razione giornaliera di pane, da 150 a 100 grammi a persona, decisa il 25 marzo dai nazisti in seguito all’attacco partigiano di Via Rasella del 23 marzo.

– OTTAVIANO: la Resistenza attuata nel Quartiere Prati, in particolare il lancio di volantini contro l’occupazione tedesca nel cinema Principe di Via Cola di Rienzo e  la protesta fatta in Piazza San Pietro il 9 aprile, giorno di Pasqua, delle donne le quali, dopo la benedizione pasquale, invocano lʹintervento del Pontefice  gridando  ʺPace!ʺ  e ʺPane!ʺ

– LEPANTO: il 3 marzo 1944, davanti alla caserma dell’81° Reggimento di Fanteria in Viale Giulio Cesare, centinaia di donne manifestano per chiedere il rilascio dei loro uomini  (mariti, padri, figli), catturati nel corso di un “rastrellamento“ per essere avviati al Servizio del Lavoro nella retrovie del fronte di Anzio-Nettuno. Durante la manifestazione è uccisa da un soldato tedesco Teresa Gullace, che è incinta, il cui personaggio è stato interpretato dalla bravissima Anna magnani nel film Roma città aperta di Roberto Rossellini.

– BARBERINI: il 23 marzo 1944 (25° anniversario della fondazione dei Fasci di Combattimento a Milano) nella vicina Via Rasella una dozzina di militanti dei Gruppi di Azione Partigiana-GAP  attaccano una Compagnia del Reggimento SS Bozen, causando la morte di 33 soldati. Il giorno seguente, i nazisti uccidono per rappresaglia, alle Cave Ardeatine (poi denominate Fosse Ardeatine), 335 persone, in parte parte antifascisti detenuti ed ebrei.

– REPUBBLICA: il tardo pomeriggio del 10 settembre 1943, nelle strade vicine alla Stazione Termini si svolgono gli ultimi combattimenti contro i tedeschi. Poi inizia l’occupazione della città.

– SAN GIOVANNI: la mattina del 13 agosto 1943 nel quartiere ed in quelli vicini c’è il secondo bombardamento su Roma da parte degli aerei degli Alleati. Il Papa Pio XII (accompagnato dal Sostituto Segretario di Stato Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI) va nel quartiere ed è accolto nella Piazza San Giovanni da una grande folla. In seguito al bombardamento il Governo Badoglio proclama unilateralmente Roma “città aperta”.

Nel complesso religioso del Laterano sono ospitati molti antifascisti.

– MANZONI: nella vicina Via Tasso ha sede il Comando delle SS dirette da Herbert Kappler. Nello stesso palazzo c’è il carcere  nazista, dove sono detenute circa 1.500 persone attive nella Resistenza, anche donne, molte delle quali sono torturate per far loro confessare i nomi dei compagni. Dal dopoguerra quattro appartamenti dell’edificio ospitano il Museo storico della Liberazione di Roma.

– PORTA FURBA- QUADRARO: la mattina del 17 aprile 1944, nel quartiere Quadraro, considerato un “nido di vespe” per la protezione data dagli abitanti ai partigiani delle attive formazioni locali, sono catturati dai nazisti, con l’Operazione Balena,   circa 750 uomini, poi deportati in Germania.

– CINECITTA’: negli stabilimenti cinematografici sono raccolti gli uomini catturati durante i “rastrellamenti” effettuati dai tedeschi, spesso con la collaborazione dei fascisti, nei  quartieri cittadini (compreso quello fatto al Quadraro il 17 aprile 1944).

STAZIONI della LINEA  B: EUR LAURENTINA- REBIBBIA

EUR MAGLIANA: verso le 20,30 dell’8 settembre 1943 (circa un’ora dopo la proclamazione dell’Armistizio del Governo Badoglio con gli Alleati) al posto di blocco sulla Via Laurentina,   in prossimità del ponte sul Tevere, ci sono i primi scontri tra i nostri soldati del Reggimento Granatieri di Sardegna ed i paracadutisti tedeschi, partiti dall’aeroporto di Pratica di Mare, che cercano di entrare in città per occuparla. È l’inizio della Resistenza.

– SAN PAOLO BASILICA: nella notte del 3-4 febbraio 1944 i militi fascisti della Banda Koch, che collabora con le SS nella cattura dei partigiani, entrano nella Basilica (violandone la extraterritorialità garantita dai Patti Lateranensi del 11 febbraio 1929). La forte reazione dei Monaci  e del Vaticano impedisce la cattura degli antifascisti e degli ebrei ospitati nell’Abbazia.

– PIRAMIDE-SAN PAOLO: la mattina ed il pomeriggio del 10 settembre si svolgono a Porta San Paolo cruenti combattimenti tra alcuni nostri Reparti militari, affiancati da centinaia di civili, anche donne, che lottano coraggiosamente per contrastare l’ingresso in città  dei tedeschi. È la battaglia finale della Resistenza armata prima dell’occupazione nazista.

– CAVOUR: il 28 gennaio 1944,  nella vicina Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza, in Piazza San Pietro in Vincoli, si svolge la manifestazione degli studenti universitari contro l’occupazione nazifascista.  Il giorno seguente, 29 gennaio, c’è lo sciopero degli studenti delle Scuole Superiori.

– POLICLINICO: il 17 gennaio 1944 gli studenti della Facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza boicottano gli esami che si svolgono in alcuni padiglioni del Policlinico Umberto I°. In alcuni reparti dell’ospedale universitario sono nascosti, durante l’occupazione nazista, decine di antifascisti,  ricoverati come malati.

– TIBURTINA: il 19 luglio 1943 gli aerei degli Alleati bombardano per la prima volta la città, colpendo i quartieri di Tiburtino e San Lorenzo, provocando alcune migliaia di morti.

– PIETRALATA:  il 22 ottobre 1943 vengono uccisi dai nazisti 10 partigiani catturati due giorni prima durante l’assalto al Forte Tiburtino per procurarsi le armi.


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Un commento su “Raccontare la Resistenza romana nella stazioni della metropolitana

  1. Se si dovesse avverare, prenderò una vacanza per venire a vederla e rendere omaggio alla prestigiosa iniziativa. Un giusto ricordo dei tanti giovani che in quei giorni e mesi, si immolarono per la Liberazione della Patria dal nazifascismo.

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