Roma, Fascia Verde verso lo slittamento: proroga sempre più vicina per i varchi Ztl

A poche settimane dal 1° novembre, la situazione diventa sempre più tesa. Il Campidoglio e la Regione Lazio restano in costante dialogo per evitare disagi

La questione della Ztl Fascia Verde di Roma continua a essere al centro delle discussioni politiche e sociali, mentre l’attesa per una proroga sembra ormai inevitabile.

Mercoledì 18 settembre, il gruppo del Partito Democratico si è riunito in Campidoglio per affrontare un tema particolarmente spinoso: l’attivazione dei nuovi varchi della Ztl, che escluderebbero i veicoli più inquinanti da ampie porzioni della capitale.

Al momento, l’accensione dei varchi è prevista per il 1° novembre 2024, ma sembra chiaro che la data verrà posticipata. Resta solo da capire fino a quando.

Quali auto potranno ancora circolare?
Al momento, l’unica certezza è che le auto diesel Euro 4 e benzina Euro 3 continueranno a poter circolare. Tuttavia, l’incontro tra i consiglieri del PD non ha portato a decisioni definitive.

Troppe questioni restano ancora irrisolte, prima fra tutte quella del Move-In, il sistema di monitoraggio per i veicoli soggetti a limitazioni della circolazione. Questo progetto, che avrebbe dovuto fare passi avanti, resta invece bloccato in una situazione di stallo.

Il caos informativo e la richiesta di chiarezza:

Nel frattempo, i cittadini si trovano in una sorta di limbo. Molti concessionari stanno pubblicizzando la vendita di auto specificando che non saranno soggette ai futuri divieti della Ztl, mentre i romani restano confusi su cosa accadrà realmente e quando.

Proprio per questo motivo, il presidente della Commissione Mobilità, Giovanni Zannola, ha chiesto al Campidoglio di avviare una campagna informativa che spieghi chiaramente la situazione e il perché di questi provvedimenti. Si tratta di un passo necessario, considerando che l’argomento è fonte di grande confusione.

Il ruolo del Piano di risanamento dell’aria del 2019:
Molte delle critiche attuali sulla nuova Ztl sono state rivolte al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accusato di voler introdurre norme troppo restrittive per la circolazione.

Tuttavia, è importante ricordare che queste misure sono figlie del Piano di risanamento della qualità dell’aria regionale, varato nel 2019 dall’allora assessora Roberta Lombardi. I dati raccolti a quel tempo hanno spinto Roma a creare regole più stringenti per il traffico, e adesso si sta cercando di chiarire, attraverso una futura campagna comunicativa, che la Fascia Verde è una risposta diretta a quelle indicazioni regionali.

La Regione Lazio tra proroghe e modifiche al piano:

Nonostante le pressioni, il centrodestra della Regione Lazio continua a chiedere al Campidoglio di fare marcia indietro sui divieti. Lo stesso presidente della Regione, Francesco Rocca, ha più volte sottolineato che i dati sulla qualità dell’aria sono migliorati dal 2019. Tuttavia, manca ancora un provvedimento del Governo che consenta alla Regione di aggiornare il Piano della qualità dell’aria.

Questo aggiornamento è necessario, anche perché l’Italia è sotto la lente d’ingrandimento dell’Europa a causa delle ripetute violazioni dei limiti di concentrazione delle particelle PM10.

Le multe imposte dall’UE, che colpiscono zone come il Lazio, vengono inizialmente pagate dallo Stato, il quale poi si rifà sugli enti territoriali responsabili, in questo caso la Regione Lazio.

La pressione del tempo e l’investimento del Campidoglio:
A pochi mesi dal 1° novembre, la situazione diventa sempre più tesa. Il Campidoglio e la Regione Lazio restano in costante dialogo per evitare che la città si trovi bloccata in un’impasse insostenibile.

Da un lato, Roma ha investito ben 12,2 milioni di euro per l’installazione dei nuovi varchi della Ztl, una somma che non può essere semplicemente “gettata dalla finestra”. Dall’altro, resta da stabilire quali saranno le effettive limitazioni per gli automobilisti romani e, soprattutto, quando entreranno in vigore.

Mentre i consiglieri di destra chiedono una marcia indietro e i cittadini restano in attesa di chiarimenti, la Ztl Fascia Verde resta un tema incandescente che toccherà profondamente il tessuto sociale e urbanistico di Roma. Una proroga sembra inevitabile, ma resta da vedere fino a quando il Campidoglio potrà permettersi di rimandare l’inevitabile.


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12 commenti su “Roma, Fascia Verde verso lo slittamento: proroga sempre più vicina per i varchi Ztl

  1. Istituire una ZTL più ampia dell’ attuale è comprensibile ma all’ altezza della circonvallazione NON della Palmiro Togliatti = periferia

  2. Lasciare tutto così com’è e basta.
    I varchi si possono intanto usare per i blocchi del traffico.
    Non si hanno i soldi per comprare vetture elettriche che poi lo smaltimento delle batterie inquina molto di più dei diesel.
    È solo una manovra commerciale.
    Basta…avete rotto.
    #NoZtl

  3. Caro ROCCA e caro GUALTIERI, le auto vecchie le hanno gli anziani , che man mano che muoiono le loro auto vengono rottamate. Gli anziani hanno tanti problemi, uno fra tutti LA SALUTE, la macchina gli serve per andare a fare le visite Sanitarie, per chi puo’ guidare, invece chi non puo’ guidare si fa accompagnare da qualcuno.
    Molti non possono prendere i mezzi perche’ la loro condizione fisica non glielo permette.
    Poi consideriamo che un anziano, al massimo potra’ fare, si e no, 100 chilometri l’anno nella fascia verde. Gli Ospedali sono quasi tutti dentro la ZTL.
    L’EUROPA ha regole troppo stringenti per quanto riguarda l’ INQUINAMENTO.
    L’ELETTRICO e’ una grandissima FREGATURA, ci sono molte alternative: GPL, METANO, IDROGENO. In AUSTRALIA girano auto a IDROGENO, perche’ le Auto elettriche inquinano molto di piu’.
    Le Batterie le produce la CINA , stanno inquinando l”AFRICA con il RIVERSAMENTO di SOLVENTI nelle falde acquifere. Pare che molti Parlameneari corrotti siano sul libro paga della CINA, affinché spingano FORSENNATAMENTE verso le Auto Elettriche .
    Gli USA,.la CINA, L’INDIA, LA COREA DEL SUD, complessivamente inquinano oltre l’80% . In Italia stiamo facendo SACRIFICI e RISTRETTEZZE, per arginare il fenomeno quando l inquinamento lo fanno gli altri.
    Noi ci SCANNIAMO e gli altri Paesi SE NE FREGANO ALTAMENTE.
    Scc..

  4. Io non ho soldi ,e ho un figlio disabile gravissimo,come lo porto in ospedale per i controlli? La mia macchina diesel euro 3 non potrà più circolare

  5. La ZTL allargata è una truffa ai danni di chi vive e lavora, romani e pendolari, iniziata della Raggi (M5s) e continuata da Gualtieri (Pd). Inutile, costosa, dannosissima. Chi continua a votare questi schifosi si vergogni.

  6. Tutti si chiedono perché i governanti della città siano contro gli stessi cittadini romani.. io mi chiedo ma siamo ancora in un paese libero e democratico… Io comincio a pensare che non lo siamo.. quando in pochi decidono sulla volontà di molti.. la democrazia vacilla o si sta perdendo… Difendiamo la nostra libertà di vivere in un paese democratico!

  7. La fascia verde è troppo ampia per escludere le categorie future da inserire.
    Perché non la usate solo per quelle attuali che se ne fregano dei divieti perché nessuno controlla?
    Lavorare stanca. Specie per i due denti comunali.

  8. In primis andrebbero tolte le due ruote dal provvedimento, qualsiasi moto inquina meno di un auto e permette spostamenti veloci senza gravare sul traffico.
    Secondo luogo l’attuale fascia non permette gli scambi con i mezzi pubblici.
    In fine, si può obbligare una famiglia ad accollarsi una spesa così importante per sostituire un mezzo che magari è stato conservato in perfette condizioni?
    Se veramente si volesse solo inqunare meno, basterebbe permettere delle modifiche alle certaline delle auto per farle rientrare nei limiti imposti.

  9. La ztl fascia verde è già in vigore dal 2016 per i veicoli euro 2 benzina ed euro 3 diesel. Sono già 8 anni che è vietato per loro circolare. I varchi elettronici ci sono e attiviamoli senza aumentare i limitii e vediamo dopo un anno come va l’inquinamento.

  10. Basterebbe disciplinare lo smart working a tutte quelle aziende che svolgono un lavoro che lo consente. Questo limiterebbe il numero delle auto nel giorno.

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