Roma-Frosinone 3-1: ritorno alla vittoria
Spalletti trova la chiave per ridare fiducia alla squadra. Grande esordio per El ShaarawayI giallorossi nella terza giornata di ritorno del campionato di serie A, ritrovano la vittoria all’Olimpico superando il Frosinone, e accorciano in classifica sulle rivali per il terzo posto. Spalletti trova la chiave per ridare fiducia alla squadra, che anche nei momenti di difficoltà, sembra disunirsi meno del solito. La nota più lieta della serata è l’esordio di El Shaaraway, che si fa trovare subito pronto ed addirittura segna un gol di tacco. La gara poi la aprono e la chiudono le marcature di Nainggsolan e Pjanic, con quest’ultimo che sfrutta un assist al bacio del capitano.
Il Frosinone crea non poche difficoltà alla convalescente formazione giallorossa, ma alla fine si deve arrendere al divario tecnico che comunque esiste, ed è netto. La Roma fa subito la partita ed al 17′ una percussione insistita in area di Nainggolan sblocca l’inerzia della gara. I terminali offensivi giallorossi, Salah e Dzeko vivono il loro momento più nero e tutta la manovra d’attacco romanista ne risente.
La vivacità dei nuovi arrivi Zukanovic ed El Shaaraway sulla fascia sinistra e la vigoria fisica di Rudiger sulla fascia destra, mascherano bene le difficoltà di manovra dei padroni di casa e dopo il pareggio di Ciofani, il tacco del Faraone ritrovato, restituisce ai romani un po’ di serenità. Nella ripresa Totti sostituisce un deludente Dzeko ed il Capitano di mille battaglie si ripresenta alla sua maniera, servendo nei minuti finali l’assist a Pjanic per il gol della sicurezza e della ritrovata vittoria.Piccoli segnali positivi crescono e si spera che già martedì sera a Reggio Emilia con il Sassuolo possano ripetersi.
Roma (3-5-2): 25 Szczesny; 44 Manolas, 16 De Rossi, 87 Zukanovic (74′ Maicon); 2 Rudiger, 15 Pjanic, 20 Keita, 4 Nainggolan; 22 El Shaarawy; 11 Salah (82′ Vainqueur), 9 Dzeko (59′ Totti) A disp.: 26 De Sanctis, 1 Lobont, 13 Maicon, 5 Castan, 23 Gyomber, 33 Emerson, 21 Vainqueur, 48 Ucan 10 Totti, 97 Sadiq. All.Spalletti
Frosinone (4-3-3): 33 Leali; 28 Rosi (89′ M.Ciofani), 93 Ajeti, 6 Blanchard, 20 Pavlovic; 7 Frara (76′Gucher), 22 Chibsah (76′ Paganini), 21 Sammarco; 10 Soddimo, 9 D.Ciofani, 18 Dionisi A disp.: 1 Zappino, 25 Bardi, 23 Gomis, 13 M.Ciofani, 69 Bertoncini, 4 Russo, 8 Gucher, 17 Paganini. All. Stellone
Arbitro: Guida (Sez. Torre Annunziata). Assistenti: Crispo-Vivenzi. IV uomo: Passeri. Assistenti di porta: Tagliavento-Abbatista
Marcatori: 18′ Nainggolan (Roma), 24′ Ciofani (Frosinone), 48′ El Shaarawy (Roma), 84′ Pjanic (Roma)
Ammoniti: 14′ Ajeti (Frosinone), 41′ Manolas (Roma), 64′ Dionisi (Frosinone)
Le pagelle di Gianluigi Polcaro
Roma
Szczesny 6: Non corre grossi rischi e sul gol preso anche se avrebbe potuto fare di più, ma non ha gravi colpe;
Manolas 6: Nelle ripartenze i ciociari provano a rendere la vita difficile alla sperimentale difesa giallorossa. Nei primi 45’ gli attaccanti avversari pressano alto e il greco fa fatica a districarsi, ma difficilmente perde palla. Man mano prende le misure dalle sue parti, anche grazie alla tutela della fascia destra di Rudiger;
De Rossi 5,5: Centrale dei tre di difesa gioca peggio rispetto alla gara di Torino. Si schiaccia troppo mettendo in difficoltà i compagni di reparto, come capita in occasione del gol preso dove il capitano non sale lasciando Zukanovic in balìa di Ciofani. Meglio quando sale palla al piede;
Zukanovic 6,5: Gli errati movimenti del suo capitano lo mettono in difficoltà soprattutto in occasione del gol preso dove arriva in ritardo, visto che viene dalla sua zona. Ma nel complesso il suo è un esordio positivo in maglia giallorossa. Sul centro-sinistra è equilibrato e provvidenziale e salva il risultato di testa nel primo tempo. Suo il cross-assist per la rete del Faraone, (dal 73’ Maicon) s.v.
Rudiger 7: Sulla fascia destra è una sorpresa. Il suo apporto è fondamentale in entrambe le fasi di gioco. Spinge per tutta la gara mettendo in crisi l’equilibrio difensivo dei ciociari. Sa pressare alto e rubare non pochi palloni; va spesso al cross, sfondando ripetutamente la fascia. Bravo anche a coprire Manolas e praticamente da quelle parti la squadra non corre pericoli;
Nainggolan 7: I frutti della posizione da trequartista si vedono. È il solito motorino a tutto campo, sganciato da rigidi dettami tattici se fosse stato uno dei due mediani centrali. In tal modo riesce a ripiegare alla sua maniera e recuperare diversi palloni e far ripartire la squadra. Davanti, grazie alla sua dinamicità e all’aggressione degli spazi, crea gioco e spunti per i compagni. Segna meritatamente la prima rete romanista dopo un’azione in cui è protagonista;
Keita 6: Partita ordinata, forse troppo monocorde, ma dopo i tanti infortuni e l’età che si fa sentire, forse è il massimo che può offrire. Il suo ordine tattico è ineccepibile. Suo il tocco in verticale da cui nasce l’azione del terzo gol romanista;
Pjanic 6: Non è ancora, e chissà se lo sarà mai, il regista che serve a Spalletti. Troppo dinoccolato e sempre a fasi alterne. Serve maggior cattiveria e personalità in mezzo al campo. Migliora proprio con l’ingresso di Totti, che gli regala un assist d’oro che il bosniaco non spreca segnando il bel gol del 3-1;
El Shaarawy 7: Subito in campo all’esordio e subito un gol straordinario. La cura Spalletti per ritrovare il giovane Faraone dopo gli ultimi fallimenti sportivi inizia nel migliore dei modi. Gara intelligente, senza strappi eccessivi, ma diligente con un buon dialogo con i compagni. Poi arriva il gran gol di tacco che beffa Leali sul primo palo;
Salah 4,5: Ancora un fantasma in mezzo al campo. Non riesce a ritrovarsi dal rientro dall’infortunio. Prevedibile, abulico, poco dialogante con i compagni. Scompare per larghi tratti della gara (dall’82’ Vainqueur) s.v.
Dzeko 5: Nell’unica bella giocata che gli riesce, conclusa con un gran tiro, Leali gli si oppone alla grande. Poi si abbatte e ritorna l’attaccante goffo e lento che stiamo vedendo ormai per buona parte del campionato (dal 59’ Totti) 6,5: Il rientro del Capitano coincide con la tanto agognata vittoria giallorossa. E non è un caso perché con lui in campo, ancora con poca condizione e dinamicità, la squadra è più sicura e più disposta al gioco di squadra. E alla fine è proprio lui e chiudere il match lanciando a rete Pjanic con un assist dei suoi.
All. Spalletti 7: Al terzo tentativo arriva la vittoria. Il mister sperimenta, ha idee nuove e riesce a far emergere il lavoro intenso che ha imposto ai suoi in allenamento. Si incomincia a vedere un gioco di squadra anche se a livello difensivo c’è ancora molto da lavorare, ma per coprire le falle c’è sempre un Totti in più che la Roma deve vedere come una ricchezza e non come un ingombrante campione, il più forte della storia della Roma, verso il tramonto.
FROSINONE: Leali 6,5; Rosi 5,5 (dall’ 89’ M.Ciofani s.v.), Blanchard 6, Ajeti 5,5, Pavlovic 6;Chibsah 6,5 (dal 76’ Gucher 5,5), Sammarco 6, Frara 6 (dal 76’ Paganini 6); Soddimo 5,5, D. Ciofani 7, Dionisi 5,5. All. Stellone 6.
Arbitro: Guida 5: Sul primo gol romanista non è supportato dai suoi collaboratori e non vede il fuorigioco di Salah che ostacola la visuale a Leali. Sorvola su altre discusse situazioni di gioco più per non decidere che per calmierare l’andamento della gara.
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