Roma-Inter 2-1: bella ripartenza giallorossa

Trentasei occasioni da gol totali fotografano alla perfezione l'avvincente film della gara. Le pagelle di Gianluigi Polcaro
di Marco Maestà - 3 Ottobre 2016

Roma ed Inter disputano una gara ricca di spettacolo e regalano al pubblico tante emozioni dal primo all’ultimo minuto. I giallorossi si aggiudicano il match e ritrovano un grande Dzeko.

La gara inizia col botto, al 5’ infatti i padroni di casa sono già in vantaggio, grazie al tap-in di Dzeko, dopo una percussione esaltante di Peres dalla destra. I giallorossi ora possono agire in contropiede e Salah in un paio d’occasioni, si trova da solo davanti alla porta, nella prima pizzica il palo, nella seconda Handanovic para. La gara sale di tono, l’Inter pressa tutti i portatori di palla avversari e quando può, si rende pericolosa con i tiri da fuori. Banega sembra in ogni dove e quando al 30’, con un tiro da trentacinque metri spolvera il palo a Szczeny battuto, lo stadio si ammutolisce.

manolasNella ripresa le occasioni pericolose continuano a moltiplicarsi e le squadre allungandosi, danno vita ad una contesa sempre più divertente. L’Inter cerca disperatamente il pareggio e sebbene sembri possa poter subire il raddoppio in ogni istante, ogni volta che affonda crea apprensione. Al 72’ una grandissima azione di Banega in area, culmina con la palla che supera Szczeny e si deposita in rete per l’1-1. La Roma non ci sta ed in un impeto d’orgoglio e carattere trova subito il nuovo vantaggio, grazie alla testa di Manolas, che su una palla inattiva di Florenzi trova la deviazione complice di Icardi, utile per festeggiare il suo primo gol stagionale. Manca un quarto d’ora al termine e sebbene Roma ed Inter continuino a darsela di santa ragione, come due pugili sul tappeto nel loro ultimo round, il risultato non cambia più e premia la maggior voglia di vincere dei giallorossi, lanciandoli al terzo posto della classifica, in coabitazione con i cugini della Lazio.

ROMA: Szczesny; Bruno Peres, Manolas, Fazio, Juan Jesus; De Rossi, Strootman; Salah (70′ El Shaarawy), Florenzi (90′ Nainggolan), Perotti (79′ Paredes); Dzeko.
A disp: Alisson, Lobont, Emerson, Seck, Gerson, Totti, Iturbe.
All. Spalletti.
INTER: Handanovic; Ansaldi (62′ Nagatomo), Miranda, Murillo, Santon; Joao Mario, Medel; Candreva (70′ Jovetic), Banega, Perisic; Icardi.
A disp.: Carrizo, Berni, Ranocchia, D’Ambrosio, Miangue, Felipe Melo, Kondogbia, Gnoukouri, Eder, Palacio, Gabriel Barbosa.
All. De Boer.
Arbitro: Banti di Livorno. Assistenti: Di Fiore e Crispo. IV uomo: Longo. Assistenti di porta: Rocchi e Damato.
Marcatori: 5′ Dzeko, 72′ Banega 75’ Manolas.
Ammoniti: 24′ Santon, 36′ Ansaldi, 64′ Juan Jesus
Recupero: 1′ pt, 3′ st
Spettatori: 36340

ROMA-INTER. LE PAGELLE di Gianluigi Polcaro

Roma: 

Szczesny 6,5: Sulle uscite dimostra i soliti tentennamenti strutturali e l’area piccola diventa terreno di conquista degli attacchi interisti. Bene invece tra i pali e anche fortunato sul tiro da fuori di Banega. Salva la porta su tiro ravvicinato di Candreva con una bella parata

Bruno Peres 6: Nel primo quarto d’ora i suoi affondi continui permettono alla Roma di avere un’arma molto pericolosa sulla destra. Suo l’assist per la rete di Dzeko. Quando l’Inter si riprende e inizia a sfoderare percussioni continue sulle fasce, lui fa fatica. Molto più in sordina nella ripresa, attento su Perisic che gli sfugge una sola volta

Manolas 7: Parte con uno sfondone, regalando una palla pericolosa agli avversari. Poi si riprende e chiude a doppia mandata la difesa, almeno dalle sue parti. Segna la rete della vittoria con una decisa stoccata di testa dopo una prestazione sontuosa

Timbrificio Centocelle

Fazio 6,5: Ancora una prestazione convincente. Trova i tempi giusti e non butta mai palla. Sta diventando un punto fermo

Juan Jesus 6: Contro la sua ex squadra si vede che non gioca tranquillo, anche perché deve riscattarsi da un inizio campionato da brividi, ma sa gestire le emozioni e soprattutto la sua zona sinistra. Senza strafare e allontanando sovente la palla senza troppi complimenti, limita i danni. Nel finale i suoi lo lasciano spesso solo a contrastare le folate degli avversari e rimedia un giallo

De Rossi 6,5: Rientra con una buona prestazione fatta di tanta sostanza e diligenza tattica. Il capitano giallorosso garantisce anche a Strootman di sfornare una prestazione magnifica. Memorabile l’intervento in scivolata su Medel a togliere via il pallone e ripartire

Strootman 7: La solita commovente prestazione a tutto campo. È l’uomo in più. Fa da filtro, sa far ripartire l’azione e appoggiare la manovra in avanti. Non molla mai fino alla fine

salahSalah 5: Troppi, troppi errori sotto porta che rischiano di far traballare l’esiguo 1-0 della squadra. Oltre alle due occasioni da gol sbagliate a tu per tu con Handanovic, è impreciso in tutti i passaggi e gli assist per i suoi. Serve più personalità

(dal 70’ El Shaarawy) 6: Buon subentro, soprattutto per la copertura che garantisce. Un segnale di speranza e per il mister che lui c’è

Florenzi 7: E’ l’emblema del sacrificio e della svolta romanista. Da trequartista del ripristinato 4-2-3-1 fa chilometri da maratoneta e scatti da centometrista. È poco preciso e non ha il fisico per fare il centrale in quella zona, ma se tutti giocassero come lui la Roma vincerebbe lo scudetto. Nel finale ritorna nel ruolo che l’ha visto protagonista come esterno alto e regala quell’equilibrio di cui la squadra ha bisogno

(dall’89’ Nainggolan) s.v.

Perotti 6: Ancora una gara non ai ritmi a cui ci aveva abituato la scorsa stagione, anche se tatticamente non demerita, prima sulla sua fascia di competenza, poi da trequartista. Poco preciso sotto porta

(dal 79’ Paredes) s.v.

Roma's Bosnian forward Edin Dzeko celebrates after scoringn goal during the friendly football match AS Roma vs Valencia on August 14, 2015 at the Olympic stadium in Rome. AFP PHOTO / ALBERTO PIZZOLI

Dzeko 7,5: Stavolta è il migliore. Segna subito un gol decisivo e trasporta la squadra alla vittoria con assist e tante sponde per i compagni. Poteva segnare anche di più, a coronamento di almeno due-tre azioni personali degne del miglior Dzeko visto in Germania e in Inghilterra, ma bene così

All. Spalletti 7: Dal 4-2-3-1 non si scappa. Ci aveva provato a cambiare modulo, ma fino ad ora è il suo marchio di fabbrica che gli sta dando maggiori soddisfazioni e soprattutto ora che Florenzi è spostato dalla trequarti in su, permettendo alla squadra un maggior equilibrio e una maggiore incisività. Una gara, questa, che serve per chiarire molti dubbi e idee, ma soprattutto a consolidare l’idea di gruppo che è alla base delle vittorie del mister e del successo del modulo che l’ha reso famoso

INTER: Handanovic 7; Ansaldi 5,5 (dal 62’ Nagatomo 6), Miranda 5, Murillo 5, Santon 5; Joao Mario 5,5 (dal 60’ Gnoukouri 5,5), Medel 6; Candreva 6 (dal 70’ Jovetic 5,5), Banega 7, Perisic 5,5; Icardi 5. All. De Boer 6

Arbitro: Banti 6: Dirige una gara non cattiva, ma che va a mille all’ora. Qualche episodio gli sfugge, ma non di grande importanza. Se la cava


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