Roma-Lido: “Dalla linea più utilizzata a quella più disastrata d’Italia. Ed è in crisi anche la Roma-Nord”

Lo affermano in una nota congiunta Rosati, Salce e Benvenuti (Forza Italia, Ecosolidale)
Comunicato stampa - 11 Novembre 2021

“Avevamo già sostenuto che il provvedimento partito dallo scorso  13 settembre,  giorno di riapertura delle scuole, con la  chiusura di tre fermate della Linea Roma Lido: Stella Polare , Castelfusano e Cristoforo Colombo” era stata un’iniziativa vergognosa”.

E’ quanto dichiarano  in una nota congiunta Fabio Rosati, Responsabile della Consulta Trasporti di Forza Italia a Roma, Piergiorgio Benvenuti, Responsabile della Consulta di FI Ambiente e Presidente del Movimento Ecoitaliasolidale e Giuliana Salce, Campionessa del mondo di marcia, recentemente candidata al X’ Municipio.

“Una catastrofica chiusura per lavori delle tre fermate sino ai primi mesi del 2022  inciderà su residenti, studenti e lavoratori del vasto territorio del X’ Municipio.  Ora la situazione si aggrava ulteriormente,  da oggi infatti secondo una nota di Atac,  la tratta dovrebbe perdere altre fermate, San Paolo e Piramide, rimanendo per le giornate feriali solo la linea fra Eur Magliana-Lido centro”.

“Dalla linea più utilizzata d’Italia si passa alla linea più disastrata del nostro Paese-commentano Rosati-Benvenuti e Salce- per l’ulteriore  diminuzione dei treni in servizio, solamente tre, grazie al blocco dei treni MA200 imposto dall’ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) . Infatti non sono bastati due anni di avvertenze per far sì che Atac si adeguasse alle disposizioni di Ansfisa ed ora l’ANSFISA ha rivelato una serie di carenze nella documentazione trasmessa da Atac relativamente alla manutenzione dei convogli della flotta MA200 e ha disposto la messa fuori servizio degli stessi. I convogli potrano essere rimessi in esercizio solo dopo aver ottemperato alle richieste di integrazione formulate dall’Agenzia e individuato le misure compensative da applicare in sostituzione
delle mancate attività di manutenzione ciclica di 2° livello”.

“La linea più affollata d’Italia con circa 90.000 passeggeri ogni giorno -proseguono gli esponenti azzurri- verrà ancora una volta penalizzata, con un programma di lavori che come al solito potrebbe non essere rispettato, oltre alle ulteriori diminuzioni del servizio. Del resto sono sei anni che la Giunta Zingaretti promette investimenti su una delle tratte nevralgiche di Roma e che sono sempre risultati disattesi”.

“La soluzione tampone scelta da Atac, quella delle navette sostitutive, costringerà inoltre i pendolari di Ostia a viaggiare ammassati con conseguente rischio di esposizione al contagio Covid19, oltre a creare altri disagi sul fronte della viabilità del popoloso quadrante Ostiense, già oberato di traffico veicolare che inevitabilmente incrementerà. Non ultimo, Impedendo di fatto la fruizione della Pineta che rappresenta un importante possibilità per i romani di usufruire di uno spazio verde, e di svolgere sport all’aria aperta”.

“Siamo passati da treni che passavano dieci anni fa ogni 8 minuti, con 180 corse giornaliere e 13 stazioni aperte, ad oggi  con treni che passano, quando passano, dopo oltre  30 minuti, con 100 corse al giorno e 5 stazioni chiuse su 13. Zingaretti ed il management di ATAC dovrebbero dare delle spiegazioni”.

“Stessa situazione si sta materializzando anche sull’altra linea di proprietà della Regione e data in concessione nella gestione ad Atac: la Roma Nord. Anche su questa linea si evidenziano gravi carenze manutentive presso l’impianto di Civita Castellana della Ferrovia Roma-Viterbo sui treni Firema ed Alstom, 17 in totale coinvolti sulla linea.
Anche per questa linea si preannunciano già dalle prossime settimane -concludono Rosati, Salce e Benvenuti- ulteriori disagi, oltre agli attuali in corso, con una Regione Lazio sempre assente ed inattiva”.

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