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Roma perde un vero amico dei poveri: don Pietro Sigurani

Ho appreso con dolore della scomparsa di don Pietro Sigurani, rettore della Basilica di Sant’Eustachio. Una vita spesa al servizio dei poveri con amore e determinazione. Nella Basilica aveva dato vita ad una vera mensa che ogni giorno offriva un pasto a circa 120 persone.  Un sacerdote che aveva avviato servizi innovativi e di prossimità sempre aperti a chiunque avesse bisogno, come un centro di ascolto con assistenza legale e una ‘università degli scartati’. Roma perde un vero amico dei poveri, ma la sua testimonianza ci servirà come esempio per lavorare ogni giorno perché nessuno venga escluso e lasciato indietro. Alla famiglia e alla sua comunità parrocchiale le mie più sentite condoglianze.” Lo afferma in una nota l’assessora alle politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari.

Nella basilica, situata tra la Camera ed il Senato, in una delle zone più esclusive della Capitale, grazie all’iniziativa di Don Sigurani molte persone hanno potuto trovare ogni giorno qualcosa da mangiare. Dal primo al dolce ed al caffè perché, come aveva ricordato lo stesso prete in un’intervista rilasciata a TV2000, “la pasta e la carne sfamano lo stomaco, ma il dolce sfama il cuore, dice ‘sono contento che sei venuto’ ”. Un obiettivo che veniva quotidianamente raggiunto grazie alle donazioni ricevute dai fedeli.

 


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