Causa voragine: la linea 552 è stata deviata e non transita in via dei Meli. In direzione del policlinico Tor Vergata, da via dei Platani i bus proseguono per viale…
Rotaia pericolosa all’incrocio L.go F. Delpino-Via G. Bresadola
Cartellino giallo al trasporto tranviario del V MunicipioSono passati già 60 anni dalla famosa annata del 1956, non solo perché anche a Centocelle, borgata, allora, con una edificabilità selvaggia e quartiere moderno, oggi, con un indice demografico intorno alle 60.000 unità, comparve la neve ma anche perché, in termini di offerta e fruizione del trasporto pubblico su rotaia, la linea tranviaria n° 12 dell’ATAC, che all’epoca collegava la Stazione Termini con Via Prenestina, angolo Via Tor De’ Schiavi, fu prolungata sino al nuovo capolinea di Via dei Frassini.
Il traffico tranviario di penetrazione nel quartiere di Centocelle, che si sviluppava, partendo da Via G. Bresadola ed arrivando a Via dei Frassini, e che dapprima era alimentato dai convogli della sola linea n°12, istituita nel 1945, con capolinea a L.go Preneste, e denominata poi n°516 e n° 5, infine, nel 1990, fu incrementato nel 1975 dalla creazione della linea n°19, che si attestava a Centocelle nel medesimo capolinea della precedente e che aveva, con questa, lo stesso percorso, almeno sino a Porta Maggiore.
Il che ha significato, ora come nel passato, alla luce, innanzi tutto, della crescita demografica a Centocelle e, di conseguenza, dell’aumento dei flussi dei mezzi privati su ruote proprio nel punto d’incrocio tra L.go F. Delpino e Via G. Bresadola, e, a seguire poi, in rapporto alla progressiva disponibilità, offerta dalla tecnologia moderna, di mezzi di trasporto su rotaia dell’ATAC, tanto più potenti e più confortevoli quanto più ingombranti nel tempo, un tasso maggiore di rischi, in termini di incolumità personale e di probabilità di incidenti stradali in loco, sia per gli abitanti residenti nella porzione del suddetto territorio che per i pedoni e gli automobilisti di passaggio.
Mezzi di trasporto, quelli sopra menzionati, il cui parco vetture, è opportuno evidenziarlo, va dalla serie 7000, costruita, si sottolinea, alla fine degli anni 40’ e ammodernata negli anni 80’, tutt’ora in funzione, fino alle serie più recenti 9100, tram articolati Cityway del 1998, e 9200, una derivazione della seconda.
Se i convogli della prima serie possono preoccupare il cittadino comune per la loro vetustà e per la loro scarsa manutenzione, così come lasciano dedurre le frequenti, se non quotidiane, interruzioni del servizio pubblico su rotaia della Capitale per guasti tecnici, allo stesso modo, se pur con considerazioni diverse, destano apprensione i convogli delle due ultime serie, così detti jumbo tram nel gergo popolare.
Quest’ultime, proprio a ragione della loro lunghezza e pesantezza, determinano non poco allarme nel cuore dei cittadini di Centocelle, in relazione agli aspetti della sicurezza e prevenzione nei punti più critici della detta tratta tranviaria di quartiere , come possono essere Via dei Castani od il summenzionato fatidico incrocio.
Ma se a Via dei Castani la mancanza di una corsia preferenziale e/o protetta, a tutela della sede tranviaria ivi esistente e dei suoi tempi di percorrenza, necessita di una più radicale, ampia ed onerosa base di interventi correttivi e dei tempi tecnici più lunghi per realizzarli, per quanto concerne il transito tranviario da l.go F. Delpino a Via G. Bresadola e viceversa, i cui rischi d’esercizio in questo punto sono amplificati dalla presenza, proprio a ridosso delle rotaie nella direzione verso Via G. Bresadola, di un parcheggio per vetture su quattro ruote, basterebbe un impegno di spesa, ci viene da dire, irrisorio ma qualificato, in rapporto alla quantità ed allo spreco, che talvolta se ne fa delle risorse di Roma Capitale, finalizzato alla realizzazione di un sistema semaforico intelligente sul posto
Naturalmente tutto ciò passa attraverso l’attenzione e l’operosità dei massimi vertici amministrativi del V Municipio, competenti in materia, ai sensi dell’art. 66 del Regolamento, ai quali, così come potrebbe essere avvenuto per i loro predecessori, espressione di maggioranze politiche diverse, dell’ex VII Municipio ed ancora prima dell’ex VII Circoscrizione, non vorremmo, con nostro grande dispiacere aggiungo, che qualche residuo della neve del 1956, mantenuto sino ad oggi da climi caldi ed anomali del momento, si sia proprio depositato e si sia, altresì, ghiacciato sui loro occhi, tanto da non vedere, a distanza di anni, il problema di sempre
A complicare le cose sulle fasce di parte del terreno di giuoco, ovvero sui lati di L.go F Delpino, volendo utilizzare la terminologia del calcio, ed ad evitare di giungere quindi al cartellino rosso, vi segnaliamo i due parcheggi per autovetture, i quali proprio, per la loro prossimità alle due carreggiate interessate ed alla velocità tenuta in loco dagli automobilisti di passaggio, sarebbe opportuno isolarli dalla sede stradale contigua con qualche ciglio e regolarne meglio l’uscita e l’entrata dei mezzi su quattro ruote.
Difatti se in quello, che si incontra sulla destra di L.go F. Delpino, arrivando da Via Tor De’ Schiavi, si trovano talvolta vetture in sosta anche su parte del marciapiede confinante, rendendo quindi un tratto dello stesso impraticabile, il secondo, la cui posizione è già stata sopra accennata, registra con frequenza, rendendo la carreggiata adiacente più stretta e più pericolosa, la posizione dei mezzi in sosta oltre le righe segnaletiche a terra, e presenta alle sue spalle, nello specifico dal numero civico n° 1 a n°8 di L.go F. Delpino, un marciapiede sconnesso e poco adatto alla percorrenza di persone disabili o con carrozzine per bambini.
In conclusione l’esclamazione: “Alla barba dei soldi pagati nel 2015 dai cittadini del quartiere di Centocelle” nasce spontanea. A tal proposito ci permettiamo solo di ricordare, agli Amministratori locali del V Municipio ed a quelli del Comune di Roma Capitale, che la Tasi si giustifica con il miglioramento dei servizi indivisibili, tra cui si annovera, a titolo di semplice cronaca, il miglioramento dell’illuminazione pubblica, il rifacimento del manto stradale delle strade pubbliche, la ricostituzione dei marciapiedi disastrati, ecc. ecc.