Salendo al Redentore (Formia): un viaggio da sogno
Attilio Migliorato - 7 Settembre 2021
Ho preso la strada ( in salita) , che porta all’antico borgo medievale di Maranola (268 m sul l. m.), ho proseguito per la strada provinciale Maranola / Redentore e dopo circa 5 km di ininterrotta salita ho raggiunto un quadrivio in località Campone (752 m sul l. m)
Ho proseguito per un altro km sempre in salita, sino ad arrivare al rifugio in località Pornito (800 m sul l. m) ed ho ripreso a salire lungo il percorso brecciato seguendo il sentiero caratterizzato dai tipici segni bianchi e rossi del CAI e dalla segnaletica del Parco.
Il Redentore e’ a quota 1252 m sul l. m.,
Qualche metro prima a quota:1158 m sul l. m. sono passato vicino all’Eremo di San Michele e mi sono potuto dissetare ad una fonte.
Per circa 12 km ho fatto un percorso faticoso ma affascinante, nel cuore dei Monti Aurunci, che porta alla cima del Redentore che, a sua volta, sovrasta dall’alto la città di Formia e il suo mare.
Dall’alto della sua cima si può ammirare il litorale di Formia, Gaeta e Scauri, oltre che la foce del Garigliano, e nei giorni senza foschia, le isole di Ischia e Capri oltre che le isole pontine: un panorama tra i più belli in Italia…
Ma apro gli occhi, e mi accorgo di aver sognato e di aver fatto sognando una lunga corsa in montagna. Ho sognato in dettaglio tutto il percorso descritto, ma invece di correre ho solo dormito.
Alcuni dati storici

Il monumento fu trasportato con un enorme carro messo a disposizione da un coltivatore del rione Elena di Gaeta, e trainato da quattro buoi fino a Maranola.
L’anno successivo la statua iniziò il cammino in salita poggiata su una slitta appositamente costruita e trainata sempre da buoi e da centinaia di persone che dopo quaranta giorni raggiunsero la vetta.
Il 29 luglio 1901 fu apposto sulla Croce un parafulmine e, per annunciare il lieto evento, furono sparati a salve 33 colpi con un cannoncino prestato dal Comune di Esperia. in provincia di Frosinone.
Non accontentatevi del mio scritto e andate a vedere di persona e non in sogno l’ennesima meraviglia del Sud Pontino, dal mare o dai monti.