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Santa Maria della Provvidenza a Monteverde

La chiesa è in via di Donna Olimpia 35. L’architettura è opera del 1937 di Tullio Rossi; affreschi di Igino Cupelloni

La chiesa dedicata a Santa Maria della Provvidenza si trova in via di Donna Olimpia 35, a Monteverde. L’architettura è opera del 1937 di Tullio Rossi (Roma, 1903-Firenze, 1997), mentre alcune pitture interne sono opera del 1959 di Igino Cupelloni (Roma, 1918-2008). La facciata è costituita da un portico di cinque pilastri su cui compare l‘intestazione in latino:”in hon. B. Mariae Virginis Div. Providentiae Matris A.D. MCMXXXVII, ed internamente è composta da tre navate, due laterali ed una centrale, separate da pilastri e archi.

santamariadellaprovvidenzaTullio Rossi, in qualità di architetto della “Pontificia Opera per la Preservazione della Fede e la Provvista di nuove Chiese in Roma“,  realizzò molte delle chiese di Roma dagli anni‘30 in poi. Secondo la biografia riportata dal sito MonitorD, fu premiato per la migliore tesi dell’anno, nel 1928, con il Premio Valadier, su un progetto innovativo di un Club per sports marini da realizzarsi a Rapallo; e collaborò fin da subito con Clemente Busiri Vici, esponente di una generazione secolare di architetti romani, per mettersi poi in proprio e specializzarsi in architettura residenziale e religiosa. A Monteverde, il suo nome è legato al restauro di Villa Spada sul Gianicolo, del 1938 e alla realizzazione della chiesa dei Santi Patroni del 1942.

Igino Cupelloni, invece, è stato maestro restauratore presso i Musei Vaticani per circa sessant’anni. La sua biografia è riportata, in modo accurato, nel sito creato dai figli nel 2009, in cui si menzionano anche i suoi riconoscimenti. Insignito dei titoli di Cavaliere dell’Ordine di S. Silvestro nel 1953 da papa Pio XII e di Commendatore per meriti artistici dell‘Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme nel 1962 da papa Giovanni XXIII, è stato anche Dirigente dei Restauri nel Vaticano e Conservatore delle opere della Santa Sede. All’interno del complesso museale del Vaticano ha restaurato le più famose Cappelle: la Paolina, la Cappella del Beato Angelico e le Stanze di Raffaello. Ha realizzato affreschi in altre chiese quali San Pio V, San Gregorio VII e Sant’Ambrogio.

Qui, a Monteverde, nella chiesa di Santa Maria della Provvidenza, i suoi affreschi raffigurano, secondo il testo di Sergio Bernardini del 1997, l’Incoronazione della Madomnna, Le Nozze di Cana e la Moltiplicazione dei pani e dei pesci, sulla parete dell’altare maggiore; la vergine Maria in Gloria tra gli angeli, nell’abside, ed infine, la Annunciazione, sull’arco absidale. Anche il soffitto e le altre pareti riportano affreschi, intervallate da frasi in caratteri tipografici degli anni‘30, ma forse sono attribuibili ad altra mano. Gli altari laterali, inoltre, conservano uno la Statua del Sacro Cuore, e l’altro, un dipinto a olio incorniciato raffigurante San Giuseppe.

Dal sito vicariatusurbis sappiamo che chiesa di Santa Maria della Provvidenza occupa il territorio desunto in parte dalla parrocchia di San Pancrazio e in parte dalla parrocchia della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo, con le quali confina; ed è di proprietà immobiliare della “Pontificia Opera per la Preservazione della Fede e la Provvista di nuove Chiese in Roma“. La chiesa è stata eretta con decreto vicariale dal Card. Francesco Marchetti Selavaggani, nel 1937 cui segue il contemporaneo riconoscimento civile. Successivamente, papa Pio VI nel 1969, conferiva il titolo cardinalizio di “Chiesa di Santa Maria Madre della Provvidenza a Monte Verde“, ed il card Ruini, nel 1996 ne confermava la denominazione attuale di “Santa Maria della Provvidenza“.


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