“Oggi soli, domani sicuri. Le proposte dei Ds per la sicurezza dei cittadini”. Su questo attuale problema si terrà giovedì 30 marzo alle 17,30 presso l’hotel Metropole in via Principe…
Scatta la protesta della comunità islamica nel V municipio
A seguito della chiusura di centri di culto, tutti i venerdì, preghiera nelle piazze. Allarme tra i cittadini e i commerciantiCi risiamo. Nel Municipio Roma V si intravedono già i segnali del nulla… di sedute di Consiglio con all’ordine del giorno questioni di secondaria tali da non giustificare una spesa cosi elevata (il costo medio di una seduta supera abbondantemente i 3.000 € ) mentre sul territorio accadono fatti inquietanti che rischiano di inasprire rapporti fino ad oggi all’insegna del rispetto, della tolleranza, dell’integrazione e della coesistenza pacifica, che, in quartieri multietnici come sono divenuti da anni quelli quelli nostro municipio, sono da prendere nella massima considerazione.
Purtroppo già da lunedì 19 settembre 2016, c’è stata una manifestazione di protesta dei cittadini di fede islamica sotto la sede municipale di via di Torre Annunziata che lamentavano la chiusura di alcune loro sedi di preghiera per addebiti riguardanti “Violazioni Urbanistiche “.
Una delegazione tra cui alcuni Imam e il presidente di una delle associazioni più numerose del mondo islamico presenti a Roma venivano ricevute dal Presidente Giovanni Boccuzzi per verificare la possibilità di sanare il contenzioso ed evitare ulteriori chiusure di luoghi adibiti a preghiera.
Risultati? Praticamente nessuno, tanto che il loro rappresentante sottolineava che i cittadini di fede Islamica avrebbero iniziato per protesta a esercitare il proprio diritto alla preghiera in strada e/o su piazze e luoghi importanti della città.
Con l’ultima sede di culto posta sotto sequestro per violazioni urbanistiche (via dei Gladioli 14) la situazione è precipitata e la ventilata minaccia di esercitare il loro diritto alla preghiera anche all’aperto è diventata realtà e alle 13 di venerdì 23 settembre, autorizzati dalla Questura, oltre 200 cittadini si sono dati appuntamento a piazza dei Mirti.
Alle ore 14 hanno steso in terra i loro tappeti e, tolte le calzature, così come impone la loro religione hanno iniziato a pregare. La funzione si è protratta fino alle 16 accompagnata da potenti altoparlanti. Una situazione che ha immediatamente allarmato sia i cittadini e sia le associazioni presenti in via dei Castani e questo anche perché sono circolate voci che la manifestazione si sarebbe ripetuta per ogni preghiera del venerdì e fino a quando non si arrivasse ad una soluzione del problema ingenerato dal sequestro e dalla chiusura dei luoghi di culto.
E il Municipio, di fronte a questa delicata situazione cosa fa? Si riunirà martedì 26 con all’ordine del giorno il rinnovo del CdG del Centro Anziani Alessandrino e una mozione presentata dal PD e dalla Lega sul Cinema l’Aquila…
Cosa incredibile e, purtroppo, vera. Un Municipio al di sotto dei suoi problemi più seri.