Sentire le voci: un disagio o un dono?
Una realtà sconosciuta che interessa numerose persone le quali spesso ne sono spaventate.Sono molte di più di quante si possa immaginare le persone che “sentono le voci”. Detta così potrebbe sembrare una battuta o un’allusione cattiva nei confronti di gente considerata strampalata o stralunata. Ma la realtà è ben diversa.
Il sentire le voci, dall’esterno o dall’interno, è una facoltà o un disagio o un dono che nasce a seguito di un trauma di qualsiasi genere e che può capitare a chiunque in qualsiasi momento della vita.
A seguito di ciò l’esistenza cambia, non è più la stessa e all’improvviso ci si trova a vivere in un’altra dimensione dove la propria razionalità sembra persa e non si ha più la capacità di andare avanti spesso spaventati da una tale esperienza.
In un passato non tanto remoto, quando andava bene, ci si affidava a medici, per lo più psichiatri, che consideravano il sentire le voci sintomo di malattie o disfunzioni gravi e per metterle a tacere imbottivano il paziente di medicinali. Ora si incoraggiano, invece, nuove strategie di affrontamento quali il mettersi di fronte alle voci per gestirle e non soffocarle o tacitarle e, soprattutto, imparare ad ascoltarle per comprendere cosa vogliano dirci.
Cristina Contini, una sorridente e disponibile uditrice di voci sin dall’età di diciannove anni, da sempre al servizio degli altri e per tale motivo rispettata e stimata, è una delle prime e principali figure di riferimento dei gruppi di auto-mutuo-aiuto nati nel 2005 a Reggio Emilia nonché fondatrice dell’Associazione Nazionale Sentire le Voci che collabora con i Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL di tutta Italia offrendo accoglienza e supporto agli altri uditori e alle loro famiglie come pure alle figure professionali quali psichiatri, psicologi e psicoterapeuti per un approccio più umano ed empatico a quanti all’improvviso vivono altre dimensioni. E con il Covid il disagio e la richiesta di aiuto sono aumentati ulteriormente.
Per saperne di più, per ricevere un supporto o un confronto si può visitare il sito www.sentirelevoci.it e contattare il personale addetto.