Sentire le voci: un disagio o un dono?

Una realtà sconosciuta che interessa numerose persone le quali spesso ne sono spaventate.
Bruna Fiorentino - 21 Luglio 2021

Sono molte di più di quante si possa immaginare le persone che “sentono le voci”. Detta così potrebbe sembrare una battuta o un’allusione cattiva nei confronti di gente considerata strampalata o stralunata. Ma la realtà è ben diversa.

Il sentire le voci, dall’esterno o dall’interno, è una facoltà o un disagio o un dono che nasce a seguito di un trauma di qualsiasi genere e che può capitare a chiunque in qualsiasi momento della vita.

A seguito di ciò l’esistenza cambia, non è più la stessa e all’improvviso ci si trova a vivere in un’altra dimensione dove la propria razionalità sembra persa e non si ha più la capacità di andare avanti spesso spaventati da una tale esperienza.

In un passato non tanto remoto, quando andava bene, ci si affidava a medici, per lo più psichiatri, che consideravano il sentire le voci sintomo di malattie o disfunzioni gravi e per metterle a tacere imbottivano il paziente di medicinali. Ora si incoraggiano, invece, nuove strategie di affrontamento quali il mettersi di fronte alle voci per gestirle e non soffocarle o tacitarle e, soprattutto, imparare ad ascoltarle per comprendere cosa vogliano dirci.

Cristina Contini, una sorridente e disponibile uditrice di voci sin dall’età di diciannove anni, da sempre al servizio degli altri e per tale motivo rispettata e stimata, è una delle prime e principali figure di riferimento dei gruppi di auto-mutuo-aiuto nati nel 2005 a Reggio Emilia nonché fondatrice dell’Associazione Nazionale Sentire le Voci che collabora con i Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL di tutta Italia offrendo accoglienza e supporto agli altri uditori e alle loro famiglie come pure alle figure professionali quali psichiatri, psicologi e psicoterapeuti per un approccio più umano ed empatico a quanti all’improvviso vivono altre dimensioni. E con il Covid il disagio e la richiesta di aiuto sono aumentati ulteriormente.

Per saperne di più, per ricevere un supporto o un confronto si può visitare il sito www.sentirelevoci.it e contattare il personale addetto.


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