Sette donne rom alla Casa internazionale delle donne

Mercoledì 17 dicembre presentazione delle Storie raccolte da Cristina Mattiello

unnamed (6)Mercoledì 17 dicembre alle ore 17.00, presso la sala Tosi della Casa internazionale delle donne (Via della Lungara, 19) a Roma, si svolge la presentazione del libro “Sette donne rom.Storie raccolte da Cristina Mattiello”, edito da Cambiaunavirgola – giovane e intraprendente marchio letterario nato nell’ambito dell’associazione di promozione sociale Spazio etico -, con il contributo di Arci Solidarietà Onlus.

Insieme alla curatrice, che intervista per l’occasione alcune delle romnì protagoniste del volume (Andrijana, Doina, Doniazada, Elvira, Liliana, Mara, Maria, Nevresa), intervengono: Mariangela De Blasi, Arci Solidarietà Onlus, Marta Bonafoni, Consigliera Regione Lazio, Mimma Milani, Assessore Politiche Sociali Municipio Roma XI.

Nel corso dell’incontro viene inoltre presentato il progetto “Donne al volante”, preparazione all’esame della patente per donne rom, un’iniziativa di autonomia attraverso la libertà di movimento promossa dall’Arci Solidarietà Onlus.

IL LIBRO | Introdotto da una prefazione di Moni Ovadia e arricchito dalle illustrazioni di Lorenzo Terranera – disegnatore di “Ballarò”-, il volume nasce dalla volontà di raccontare in presa diretta, attraverso testimonianze inedite e interviste, il difficile ma coraggioso percorso di inclusione intrapreso qualche anno fa da sette romnì.

Era il 2008, infatti, quando sette donne (Mara, Elvira, Simona, Liliana, Nevresa, Doina, Andrijana), provenienti dai Campi romani di Candoni e di Tor de’ Cenci accettarono di prendere parte al progetto “Or.Me.” (Orientamento Mediatori) promosso dall’Arci Solidarietà Onlus per facilitare il legame tra la popolazione rom e le strutture socio-sanitarie del territorio. Per loro è iniziato così, e a dispetto di ogni pregiudizio, un viaggio che le ha viste impegnate prima in un corso di alfabetizzazione della lingua italiana e di formazione sulle tematiche sanitarie, poi in un tirocinio presso strutture pubbliche e laboratori della Croce Rossa e, infine, nella ricerca di un impiego.

Di tutto questo racconta il libro, dove i profili e le voci delle sette donne – alcune rumene, altre bosniache, maggiorenni da poco o già sposate e con figli, ciascuna con il proprio carattere – si avvicendano pagina dopo pagina, raccolte in modo mirabile daCristina Mattiello, dando origine a una partitura unica cui fa da controcanto la testimonianza degli operatori sociali e sanitari coinvolti nel progetto.

La melodia che ne scaturisce è quella intima e commovente di uno straordinario e possibile cammino di integrazione e accoglienza, di intercultura, ancor più carico di speranza e significato in tempi – quali quelli odierni – di tensioni, di paura dell’altro, di lotte senza fine nei quartieri affollati d’immigrati e, soprattutto, di pregiudizi.

Scrive Moni Ovadia nella prefazione: “Questo libro, le voci di queste sette donne rom, dovrebbero essere […] un dono di liberazione dal peggiore morbo che può affliggere un essere umano: il giudizio sommario rivolto a un proprio simile. Perché il giudizio sommario fondato sul pregiudizio in qualche misura è giàin pectore una condanna ingiusta e quindi violenta e talora persino una condanna capitale”.

Ascoltando le parole di Elvira, Liliana, Doina, Mara, Nevresa, Andrijana e Simona (scomparsa da pochi mesi) ci si accorge invece di quanta fratellanza ci unisca; parlando della loro esperienza queste sette donne raccontano frammenti della loro vita quotidiana, i sogni, le speranze, la preoccupazione di chi – già madre – deve provvedere a nutrire i propri figli e a star loro vicino in caso di malattia.

E tutto questo ci somiglia. Come ci somiglia la loro paura, quella di andare oltre i confini del campo, di trovare un lavoro, di mostrare il proprio valore contro ogni stereotipo e discriminazione, non solo della società che è fuori ma ancor di più della stessa comunità rom. Perché qui le donne hanno spesso un ruolo subordinato, marginale; la tradizione vuole che siano solo giovani spose e madri, mentre l’accesso all’istruzione, al lavoro, all’emancipazione e persino, a volte, la libertà di scelta rimangono loro negati.

Il merito di questo volume, dunque, è anche quello di offrire un nuovo punto di vista su una delle più grandi minoranze etnico/culturali esistenti in Europa che, come afferma Ovadia, continua però ad essere “la più misconosciuta, calunniata e vessata”. Solo grazie all’intercultura, come dimostra bene questa raccolta di interviste, è possibile travalicare l’aridità degli stereotipi, interrompere il circolo vizioso ‘emarginazione-esclusione sociale’ che contraddistingue la vita delle comunità rom in Italia. Perché è solo quando la diversità cessa di essere percepita come impedimento si mostra, automaticamente, per quello che è: un valore aggiunto.

Metà del ricavato delle vendite del volume e dell’eBook – disponibile dai primi di dicembre su Bookrepublic – sarà devoluta ad Arci Solidarietà Onlus e utilizzata nei percorsi di inclusione delle donne rom, l’altra sarà reinvestita dall’associazione Spazio etico nei progetti di editoria sociale di Cambiaunavirgola.

Cristina Mattiello. Insegnante di lettere in un liceo romano, è da sempre impegnata nel campo dei diritti e del multiculturalismo con l’attivita diretta e con il giornalismo di base nell’area cattolica critica ed ecumenica (Adista, Mosaico di pace, Confronti). Americanista di formazione, ha esplorato il campo dei rapporti tra religione e società nella storia statunitense (movimento operaio, teologie femministe, neri), pubblicando numerosi saggi e due libri, uno sulle chiese afroamericane, uno sul New Deal. È nella redazione di Acoma (rivista fondata da Alessandro Portelli e Bruno Cartosio). Negli ultimi anni ha avviato un intervento di sostegno scolastico in un campo rom della capitale.

L’associazione di promozione sociale “Spazio etico” nasce nel 2008 a Roma, grazie alla volontà e alla passione di un gruppo di amici determinato a mettere in circolo “le buone pratiche” e a contribuire alla loro diffusione. Dal commercio equo e solidale alla finanza etica, dai prodotti biologici e a Km0 all’autoproduzione, dalla salvaguardia dell’ambiente alla dignità del lavoro, dal benessere fisico e mentale all’integrazione culturale, fino alla libera informazione e formazione, tanti i servizi offerti e le iniziative volte al recupero delle sane abitudini. Un circolo virtuoso che coinvolge anche i libri e la lettura con la creazione del marchio editoriale Cambiaunavirgola, ideato per dare voce e supporto concreto a realtà esemplari e poco raccontate, sempre nel rispetto dell’ambiente (i volumi, infatti, sono realizzati in formato digitale o stampati su carta ecologica).“Sette donne rom” è il secondo titolo ad essere pubblicato dopo “Terra rossa. Viaggio nel cuore della Tanzania” (prefazione di J.-L. Touadi), nato per sostenere un progetto di microcredito.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento