Sociale, Lega V municipio: “Raggi fallisce anche su buoni spesa, un miraggio per molti”
Lo dichiara il capogruppo della Lega V municipio Emiliano Corsi“Dal Comune di Roma e dal suo Sindaco solo annunci, i buoni spesa per aiutare gli indigenti durante il corona virus sono come i Pokemon si vedono solo nella realtà virtuale” lo dichiara il capogruppo della Lega V municipio Emiliano Corsi, “la realtà, e lo dimostrano i numeri, purtroppo, è totalmente differente dai continui annunci via Facebook e di storie Instagram pubblicate dal sindaco Virginia Raggi.
“La situazione che si vive nel V Municipio è paradossale oltre che profondamente lontana da quella che ci viene raccontata dalla giunta pentastellata. Ad oggi risultano erogati solo 2000 buoni spesa su circa 21000 richieste di aiuto. L’amministrazione doveva gestire fondi regionali e distribuirli ai cittadini secondo dei criteri definiti ma il fallimento è sotto gli occhi di tutti in questo e in tutti i municipi romani. La prima pubblicazione del Bando infatti riportava le 15 email di ogni municipio una diversa dall’altra, che hanno funzionato solo pochi minuti dalla loro pubblicazione, infatti lo spazio predisposto per ricevere le email si è esaurito in breve tempo e l’ondata di richieste sono finite nel dimenticatoio: molti non hanno saputo ben interpretare il messaggio di ritorno che l’informava “che la casella di posta era piena” ede erano convinti di aver presentato la domanda.
“La metodologia adottata – prosegue la consigliera Giusy Guadagno, membro di commissione politiche sociali – non consente ad oggi ai richiedenti di avere un feedback immediato sullo stato della loro domanda, cosa che sarebbe stata, invece, possibile gestendo il tutto con un sito dedicato, oltre alla semplificazione di tutta la procedura. Oggi ci viene annunciato che i buoni spesa saranno distribuiti direttamente dagli uffici postali, speriamo che questo porti una accelerazione nella consegna dei buoni. Ringraziamo i volontari per l’enorme lavoro fatto nel V Municipio a supporto delle persone in difficoltà, che hanno mitigato così i ritardi dell’intervento del Comune di Roma”
Questo pressappochismo evidenzia l’idea di decentramento che ha questa Amministrazione – conclude Emiliano Corsi – tutto è stato accentrato al Dipartimento Politiche Sociali mentre i municipi si sono ridotti a fare un semplice lavoro di “data entry” con uno sforzo immane da parte dei Servizi Sociali. Questo doppio passaggio non ha certamente aiutato lo snellimento delle procedure”.