

Da lunedì 10 febbraio gli agenti di polizia della Capitale saranno dotato di un nuovo strumento per la difesa personale, lo spray anti-aggressione al peperoncino. Il via libera agli “strumenti di dissuasione e autodifesa all’oleroresin capsicum” (la sostanza contenuta nello spray) è stato disposto da un decreto del capo della polizia. Anche se per il momento si tratterà di una sperimentazione della durata di sei mesi.
“Dopo una attenta analisi intrapresa con le direzioni centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza, tra cui la direzione centrale di Sanità, è emerso – si legge in una nota del Viminale – il comune intendimento di far utilizzare dispositivi spray al personale delle forze di polizia impegnate in attività di controllo del territorio”.
Severe le regole stabilite dal Dipartimento per la Pubblica Sicurezza per l’utilizzo di questo prodotto. Gli agenti non potranno, infatti, usare lo spray in via preventiva o intimidatoria, ma possono farvi ricorso solo durante una azione minacciosa o violenta per evitare ulteriori conseguenze e dopo il fallimento della fase di mediazione e negoziazione; sempre nel rispetto della proporzione tra offesa e difesa. Inoltre il prodotto che verrà utilizzato in questi mesi ha un modesto contenuto di principio attivo (sotto il 10%) e dunque non avrebbe «impatti duraturi» sulla salute della persona colpita.
«Si tratta di una prima risposta alle esigenze degli operatori – ha affermato Daniele Tissone, segretario del Silp-Cgil – questi strumenti possono giovare in termini di una prevenzione attiva che assicuri la giusta proporzione tra la situazione di pericolo e l’azione delle forze dell’ordine. Ciò renderà più remoto l’uso di strumenti di coazione fisica più dannosi esponendo le persone a minori rischi».
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