Stadio della Roma, Rocca (FDI): La Raggi faccia chiarezza. Basta bugie”

Redazione - 14 Maggio 2021

“Nei giorni scorsi Virginia Raggi – ha dovuto testimoniare in Tribunale in merito alla vicenda del nuovo stadio della Roma ma dalle sue parole ancora non emerge con chiarezza cosa sia accaduto.” È quanto dichiara Federico Rocca membro dell’esecutivo romano di Fratelli d’Italia.
“Oltre a cercare di scaricare – prosegue Rocca – le responsabilità sull’ex assessore all’urbanistica Berdini, la Raggi ammette candidamente che chiese a Luca Lanzalone di aiutarla a trovare un exit strategy, peccato che quando lo stesso si è seduto al tavolo con i proponenti non gli era stato conferito alcun incarico formale, quindi a che titolo Lanzalone trattò per conto di Roma Capitale? Con lui la trattativa decollò, ricordiamo i vertici notturni con Beppe Grillo, Bonafede e Fraccaro al cellulare in vivavoce, a che titolo poi non è dato sapere.

L’aspetto molto discutibile della vicenda è l’affermazione in Tribunale della Raggi “Lanzalone godeva di alta considerazione all’interno del M5S e fu un buon veicolo per far capire a Beppe Grillo il cambiamento della storica posizione del Movimento contraria allo stadio”. Successivamente poi la Raggi premiò Lanzalone nominandolo Presidente di Acea, carica che ha ricoperto fino al suo arresto in seguito alla nota vicenda Parnasi ma da quel momento in poi nel M5S nessuno sembrava più conoscere l’avvocato Lanzalone.

Quindi Lanzalone era o no uomo di fiducia dei vertici del M5S che lo inviarono a Roma per supportare la Raggi? In base a quanto detto dal Sindaco nei giorni scorsi sembrerebbe proprio di sì.

Altro aspetto che la Raggi deve chiarire è relativamente al parere dell’Avvocatura Capitolina. All’epoca disse ai suoi consiglieri di maggioranza che erano costretti ad andare avanti per evitare conseguenze risarcitorie per l’amministrazione, così a giugno del 2017 la maggioranza pentastellata votò l’interesse pubblico dell’opera. Peccato – prosegue Rocca – che ci fosse un parere dell’Avvocatura del 17 febbraio del 2017, chiesto proprio dalla Raggi che però tenne chiuso nei cassetti, con il quale si sosteneva che Roma Capitale poteva recedere senza pagare penali. Purtroppo il parere emerse due anni dopo grazie alle ripetute richieste di accesso agli atti da parte di alcuni consiglieri e in seguito all’inchiesta della Corte dei Conti.

Lo stadio a Tor di Valle non si farà più ma la scelta è stata dell’AS Roma, poiché la nuova proprietà non ha più interesse a portare avanti il progetto ma il tema oggi è un altro – conclude Rocca – la Raggi ha mentito? Perché in Tribunale pochi giorni fa ha affermato ancora una volta che non poteva tornare indietro quando al contrario l’Avvocatura le aveva detto che era possibile farlo già nel 2017? La città merita chiarezza e trasparenza, se non lo fa la Raggi speriamo lo facciano i magistrati”.


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