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Storia in cinque tempi da tenere bene a mente

Memoria dei gladiatori: ieri e oggi i fascisti si divertono… Oppure?

1. Sul valore del gioco, per bambini e adulti

“Il gioco è essenziale allo sviluppo perché contribuisce al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo dei bambini e ragazzi. L’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite con la Risoluzione 44/25 del 20 novembre 1989, riconosce il gioco come un “diritto” inviolabile ed insindacabile di ogni bambino.” (Save The Children-Italia)

“Nell’età adulta il gioco significa soprattutto divertimento” (“Giocare da Grandi” Rilevazioni dell’Osservatorio sul gioco pubblico 2020-2022”, realizzato da SWG in collaborazione con IGT)

 

2. Il giornalista è un mestiere pericoloso  

Roma, Via Orazio (Rione Prati) la sera del 20 Marzo 1979 il giornalista Carmine (Mino) Pecorelli – fondatore, Direttore ed Editore di OP (Osservatore Politico) – all’inizio un’Agenzia di Stampa molto particolare, poi un Settimanale che lo è altrettanto, per i temi che tratta e per il modo in cui li presenta – viene trovato senza vita nella sua auto, a poche ore dall’uscita del nuovo (ed evidentemente ultimo) Numero del Settimanale che Pecorelli stesso aveva annunciato sarebbe stato “esplosivo”.

L’uomo è stato ucciso con quattro colpi di pistola sparati da una Beretta calibro 7,65, munita di silenziatore. il primo colpo risulta sparato in bocca (trattamento che, negli ambienti criminali, si riserva a chi parla troppo o agli “infami”, leggi i traditori). Pecorelli – militante democristiano oltre che giornalista di vaglia – paga con la vita le sue inchieste sui fatti più scottanti della Repubblica: dal Piano Solo (1964) a Piazza Fontana (1969), dai rapporti dei fascisti con i Servizi Segreti, al “Noto servizio” (leggi L’”Anello”) da Gladio Stay-behind  al Caso Moro.

(*) Certo arrivati a questo punto, vi starete chiedendo cosa c’entrino le due citazioni sul gioco che aprono questa Nota. Un po’ di pazienza: arrivate alla fine di queste righe e lo capirete.

3. Un salto indietro di qualche decina d’anni

Avevo appena compiuto vent’anni quando – su una Rivista non di carattere politico, “OGGI”, (depositata nella Sala d’Aspetto dello Studio dell’allora nostro Medico di famiglia) – trovai un articolo su due pagine (con foto a colori) che raccontava di un “Campo Scuola” di Europa Civiltà. Scoprìi, una volta a casa, trattarsi di una Organizzazione pseudo-culturale, in realtà fascista, fondata nel 1968 sulle ceneri del Movimento Integralista, Organizzazione evoliano-esoterica legata, al tempo, al parlamentare Agostino Greggi, esponente della destra romana della Democrazia Cristiana, quella più retriva. L’Organizzazione era capitanata da Loris Facchinetti, personaggio nero, noto nella Capitale e con contatti consolidati con Organizzazioni simili alla sua, attive anche all’estero. (**)

Continuando poi a documentarmi sull’eversione nera scoprirò che il vezzo dei “Campi Scuola” o dei “Campi di Addestramento” non era un appannaggio esclusivo dell’Organizzazione di Facchinetti. In quegli anni, infatti, “Corsi di Ardimento” saranno, per esempio, istituiti dal Generale Giuseppe Aloia (all’epoca Capo di Stato Maggiore dell’Esercito) con la collaborazione del fascista Pino Rauti e del giornalista (ma in realtà Agente Segreto del SID, il Servizio Informazioni Difesa) Guido Giannettini, il famoso ’”Agente Z” (***)

Ancora, l’allora ex  tenente dei paracadutisti e deputato missino, Sandro Saccucci (implicato nel Golpe Borghese del Dicembre ‘70 e implicato – il 28 Maggio 1976 a Sezze Romano (Latina) – nell’assassinio da parte dei fascisti dei compagno Luigi De Rosa, militante del PCI e nel ferimento del compagno Antonio Spirito, militante di Lotta Continua e finito a fare il tassista in America latina per sfuggire alla giustizia italiana) organizzerà, proprio in previsione del golpe fascista del 7-8 Dicembre ’70, poi abortito, dei “Corsi di Parasoccorso”, che altro non erano che Corsi di addestramento all’uso delle armi. 

Per completezza d’informazione va ricordato che – appena due giorni dopo la strage fascista di Piazza della Loggia, a Brescia (28 Maggio 1974) che causò 8 morti e 102 feriti – in località Pian Del Rascino (Rieti) in uno scontro a fuoco tra tre terroristi fascisti e un gruppo di Carabinieri e di Agenti Forestali, resta ucciso il fascista Giancarlo Esposti, militante di Avanguardia Nazionale (l’Organizzazione nazifascista fondata da Stefano Delle Chiaie). I tre fascisti – che erano arrivati in quel luogo a bordo di automezzi militari (in cui saranno rinvenute diverse armi da guerra, sempre di provenienza militare) – erano stati sorpresi in un “Campo Paramilitare”, nel quale si stavano addestrando a non meglio definite azioni terroristiche. Si sospettò avessero l’intenzione di portare a compimento un attentato dinamitardo durante la parata militare del vicino 2 Giugno 1974. 

 

4.Tempi moderni (nel senso di odierni) – perché metto insieme Gladio staybehind (per la penna di Pecorelli) ed Europa Civiltà? 

Perché c’è tra queste due Organizzazioni – la prima paramilitare e segreta, organizzata dal Governo democristiano allora in carica (con l’appoggio degli americani e senza informare il Parlamento) in funzione anticomunista (al tempo, era ancora aperta con la Iugoslavia di Tito, la spinosa questione del “confine orientale”); la seconda – come ho scritto – pseudo-culturale, ma in realtà fascista, anch’essa anticomunista, ma più orientata, come le altre Organizzazioni fasciste e naziste all’epoca attive in Italia, verso l’instaurazione, nel nostro Paese, di un governo forte con limitazione, se non addirittura negazione, delle libertà e dei diritti costituzionali – perché nell’anno di grazia 2023 si torna a parlare di quell’Organizzazione e delle altre simili, nonché degli eredi di Gladio staybehind.

Francesco Cossiga, Presidente della Repubblica<br /> 1985 - 1992

Dell’Organizzazione denominata Gladio-stay behind, si è scritto molto e si sa molto, a partire dal fatto che il suo referente politico, all’interno del Governo DC di allora, si chiamava Francesco Cossiga (deceduto nel 2010), pezzo da novanta della Democrazia Cristiana ed ex Presidente (dimissionario) della Repubblica. Gladio stay-behindù dopo essere stata, diremmo così, pubblicamente scoperta (grazie anche agli articoli scritti, sul suo OP, da Mino Pecorelli, molto prima che se ne parlasse ufficialmente in Parlamento) venne sciolta nel 1990. Ma ho scoperto il 18 Agosto scorso, leggendo un pezzo di Gianni Barbacetto, pubblicato sul Fatto Quotidiano, che come la Fenice (araba) – tra l’altro nome di una Organizzazione fascista attiva a Milano e capitanata da Giancarlo Rognoni, deceduto il 10 Maggio di quest’anno – anche Gladio appare risorta dalla sua ceneri sotto forma di Associazione, precisamente l’Associazione Italiana Volontari Stay-behind, i “nipotini” della vecchia Gladio, ri-sorta con altre finalità (che indico nel Riquadro sottostante) che paiono però (forse sarò maligno, ma …) richiamare, almeno nelle parole messe in fila, la vecchia Struttura, nata da noi alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

L’Associazione ha, infatti, organizzato, insieme ad una Organizzazione privata denominata Sistema Italiano di Difesa (SID, sigla che ripropone l’acronimo del vecchio Servizio Informazioni Difesa, il Servizio Segreto militare, implicato in diversi depistaggi relativi alle stragi avvenute nel nostro Paese nel periodo della cosiddetta “strategia della tensione”) alcuni Corsi di Ardimento e Sopravvivenza in diverse località italiane, diretti da ex appartenenti a Gladio Stay-behind o al Corpo militare dei paracadutisti dell’Esercito. E per i prossimi 26 e 27 Agosto ha organizzato – nel paesino valdostano di Prè-Saint Didier – un “Campo di Addestramento alla Difesa con Ardimento” (sic!), al quale sono ancora aperte le iscrizioni.

Associazione Italiana Volontari Stay Behind – Stay Behind, l’ultima Linea di Difesa, la Prima Linea di Resistenza della Democrazia e delle sue Istituzioni.

Abbiamo dato all’Italia parte della nostra vita per mantenere il nostro Paese al sicuro.L’Associazione intende riaffermare, difendere e diffondere le motivazioni ideali che, nel culto delle tradizioni patrie e nella fedeltà ai principi di libertà, di giustizia, di pluralismo democratico, ispirarono la volontaria e gratuita adesione degli appartenenti civili alla disciolta organizzazione militare speciale dipendente dallo Stato Maggiore della Difesa.

Fonte: https://www.stay-behind.it/

5. Epilogo: A questo punto della storia possiamo tornare all’inizio, ovvero al significato del gioco per bambini e adulti

Nel caso in esame è la seconda definizione che ci interessa recitando: “Nell’età adulta il gioco significa soprattutto divertimento”. Perché la ricordo di nuovo? Perché la recente reviviscenza di questi Corsi vari, cosiddetti di “difesa” e “ardimento” – visti i precedenti che ho indicato sopra – personalmente mi preoccupano. Sarebbe auspicabile restassero, per i partecipanti e gli organizzatori, solo un’attività ludica di puro divertimento e non tracimassero in qualcosa d’altro che nulla ha a che fare con il gioco. Si spera cioè che non diventino un gioco pericoloso di diversa natura da quella di strumento di puro e semplice divertimento. Per questo sarebbe utile l’attenzionamento (parola orrenda, ma ‘quanno ce vo’, ce vo’’) delle Forza dell’Ordine.

(*) Sugli esecutori del delitto Pecorelli, a molti anni di distanza dai fatti, si è ancora nel campo delle ipotesi. Ne enumero due. La prima addebita l’esecuzione di quell’assassinio a Giuseppe Valerio Fioravanti (detto Giusva), ex NAR, condannato all’ergastolo, in via definitiva, con Francesca Mambro, per la strage alla Stazione ferroviaria di Bologna, del 2 Agosto 1980 (85 morti e 200 feriti). La seconda lo addebita, invece, alla Banda della Magliana, capitanata da Enrico De Pedis (detto ”Renatino”) Organizzazione criminale implicata in numerosi fatti di sangue accaduti a Roma negli anni tra il 1977 e il 1993, e nel rapimento della cittadina vaticana Emanuela Orlandi (22 Giugno 1983).  Entrambi i presunti esecutori del delitto avrebbero così saldato un debito contratto con i mandanti del delitto stesso, che restano, a tutt’oggi, ancora sconosciti. Su questo punto cruciale, l’ipotesi più accreditata vuole che l’assassinio di Pecorelli sia stato ordinato dalla P2 di Lico Gelli, per le cose che su quella Loggia Massonica coperta, Pecorelli aveva scritto, prima della scoperta degli elenchi degli iscritti alla Loggia, nella Villa di Gelli (Villa Vanda) a Castiglion Fibocchi. (Arezzo). Al riguardo, va ricordato che. tra gli Agenti delle Forze dell’Ordine, il primo ad arrivare in Via Orazio, la sera di quel delitto, fu il Colonnello dei Carabinieri Antonio Cornacchia (poi promosso Generale), che risultò, in seguito, essere iscritto alla Loggia P2 con la tessera N.871.  

(**) Sull’eversione nera di quegli anni è interessante leggere qui https://www.avvenire.it/attualita/pagine/editoriale-walter-tobagi-del-18-marzo-1971-la-macchia-neofascista  un Editoriale scritto, nel 1971, da Walter Tobagi per Avvenire, il Quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) .

Come è purtroppo noto, Walter Tobagi, poi passato a scrivere per il Corriere della Sera, verrà ucciso a Milano, in un attentato terroristico, da esponenti della Brigata XXIII Marzo (Organizzazione terroristica di estrema sinistra) il 28 Maggio del 1980.

(***) Il Generale Giuseppe Aloia è meritevole ancora di una menzione – non d’onore – in quanto sponsor (mediante lo Stato Maggiore dell’Esercito che all’epoca comandava) del Convegno sulla “Guerra non Ortodossa”, organizzato nel 1965, all’Hotel Parco dei Principi di Roma, dall’Istituto di Studi Militari “Alberto Pollio”. Al Convegno – organizzato per discutere la strategia della cosiddetta “contro-insurrezione” – presero la parola, oltre ad alcuni alti Ufficiali dell’Esercito, anche Edgardo Beltrametti e Pino Rauti, noti esponenti fascisti (il primo giornalista de Il Borghese e del Quotidiano Il Tempo, nonché informatore dei Servizi segreti e curatore del Volume “Le Mani Rosse sulle Forze Armate”, voluto dal Generale Aloia in funzione anti De Lorenzo). Il secondo ex saloino, tra i fondatori del MSI e poi fondatore del Centro Studi Ordine Nuovo, invischiato, fino alla sua morte avvenuta il 2 Novembre del 2012, praticamente in tutte le stragi nere della cosiddetta “strategia della tensione”. Tra i relatori al Convegno figura anche Guido Giannettini, giornalista parlamentare, ma in realtà Agente del Servizio Segreto Militare, con la sigla di “Agente Z”. Al Convegno era presente, in qualità di pubblico, anche un folto gruppo di fascisti romani tra cui spiccavano Stefano Delle Chiaie e Mario Merlino, quest’ultimo già noto alle cronache politiche per il “Caso Valpreda” (l’anarchico ingiustamente accusato e processato per la bomba di Piazza Fontana a Milano, nel Dicembre 1969) e più volte citato anche nella Controinchiesta Strage di Stato.

Ugo Fanti, Presidente della Sezione Anpi di Roma Aurelio-Cavalleggeri “Galliano Tabarini”


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