Strutture ricettive irregolari: chiuso affittacamere abusivo e sospese 4 licenze

L'intervento della Polizia di Stato in zona Viminale

La Polizia di Stato ha intensificato i controlli sulle strutture ricettive nella Capitale, portando alla sospensione della licenza di 4 strutture in zona Viminale e alla cessazione dell’attività di un affittacamere abusivo.

Violazioni e mancate comunicazioni:

Le verifiche, condotte dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, hanno accertato diverse violazioni da parte dei titolari di due strutture ricettive in via Calatafimi e via Volturno, entrambi cittadini bengalesi. In particolare:

  • Mancata comunicazione su portale “Web Alloggiati”: I titolari non avevano registrato un ospite sul portale dedicato.
  • Falsa attestazione durata soggiorno: La durata del soggiorno degli altri clienti era stata falsamente dichiarata.

Per queste violazioni, i due titolari e un terzo soggetto, gestore di fatto delle strutture, sono stati denunciati all’articolo 109 del TULPS.

Sospensione della licenza:

Il Questore di Roma, sulla base delle evidenze raccolte, ha emesso un provvedimento di sospensione della licenza per le due strutture incriminate, ai sensi dell’articolo 100 del TULPS.

Cessazione attività affittacamere abusivo:

In un’altra struttura ricettiva in zona Viminale, è stata invece disposta la cessazione immediata dell’attività di affittacamere, svolta abusivamente.

Il titolare, privo della prescritta autorizzazione, è stato sanzionato. La struttura, originariamente autorizzata come B&B, era stata trasformata in affittacamere, superando il numero massimo di posti letto consentiti.

Sigilli e cartello di chiusura:

Gli agenti del commissariato Viminale hanno notificato i provvedimenti e affisso il cartello “Chiuso con provvedimento del Questore” all’ingresso delle strutture sanzionate.

Intervento contro l’illegalità e tutela della sicurezza:

L’operazione di Polizia si inserisce nell’ambito delle azioni volte a contrastare l’illegalità nel settore delle strutture ricettive, tutelando la sicurezza e la regolarità del mercato.


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