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Tanto tuonò che… cominciò a piovere

Dopo più di 12 ore dall’ora di prima convocazione, ieri sera dopo le 22 si è tenuto il Consiglio dei Ministri sull’approvazione preliminare del nuovo PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) da inviare lunedì 27 aprile al Parlamento.
Tanta attesa è servita per “una serrata trattativa” con la Commissione UE, secondo Palazzo Chigi, sui contenuti “alti” del Documento.
Ma bisogna dire che a Roma si sentivano molti mal di pancia relativamente ai veti degli schieramenti politici su particolari punti delle proposte di provvedimenti, sui “paragrafi” e sugli “spiccioli”.

Mentre Ursula von der Leyen chiedeva garanzie precise sulle RIFORME necessarie al Sistema Italia (ora nel nuovo PNRR per 34 pagine su 331 si parla di Riforme, contro l’unica paginetta della bozza di dicembre scorso!), e quali riforme, i nostri politici chiedevano la proroga del Superbonus a fine 2023, la revisione del sistema di governance (chi controlla e coordina, chi riscuote e spartisce, chi sguazza nelle “discrezionalità” tanto care ai nostri italici Gestori, che sono i più ignoranti a livelli mondiale delle norme sullo “stato di diritto” di ciascuno e sulla chiarezza matematica delle procedure vincolanti – meriti e metodi – che l’UE chiede in modo lapalissiano nel Regolamento del Next Generation Ue da pochissimi letto) e ovviamente più garanzie per arrivare ai loro prosaici obiettivi: soldi e potere decisionale.

Come si è sciolto il nodo?
Quello vero, con la Commissione, con Draghi, che ha “garantito personalmente” ad Ursula l’implementazioni delle Riforme!!!
È incredibile: 4 riforme di vastissima portata, che fanno tremare da sempre la macchina dello Stato, ogni volta respinte dalla burocrazia e dalla nostra “Non cultura” centrata sulla convenienza personale di ciascuno, vengono credute fattibili da Bruxelles, perché un solo uomo, che loro conoscono, le garantisce! Ma su questo punto nessun eletto al Parlamento ha spiccicato parola, nessun leader nostrano neppure ne parlerà forse al prossimo dibattito al Senato e alla Camera! Ma quando mai!

Perché a loro interessano (e di questo parlano in TV per quelli che che li votano, cioè per coloro che vogliono sentir parlare di pizza, stadio e..sesso, che non leggono, che non sanno e quindi ignorano che esistono bisogni superiori…) che fine fa “Quota 100” (Draghi: nel 3022 in pensione a 67 anni!), se riaprono i supermercati e restringiamo il coprifuoco (Draghi: vacciniamo e ne riparliamo quando i contagiati e i morti si ridurranno a livelli fisiologici), se proroghiamo il sacrosanto “Superbonus” (Draghi: sarebbe bello, ma verifichiamo anno per anno l’andamento della disponibilità delle risorse necessarie, in funzione della semplificazione che stiamo proponendo!), e finalmente un eccezionale richiamo alle maggiori attenzioni e risorse per il Sud (40%), lavoratori giovani e donne, e qui Draghi ha detto subito si’!

Adesso, dopo tanta siccità, arrivano le prime gocce di pioggia ristoratrice.
Aspettiamo le Comunicazioni del Governo nei due rami del Parlamento di lunedì 26 aprile e martedì 37, ascoltiamo soprattutto che cosa diranno i nostri grandi Soloni (io sono ragionevolmente sicuro che non sfoglieranno neanche l’indice delle 334 pagine del PNRR, e che se lo farà qualcuno, non ne capirà la portata). E infatti chiedono il rinvio del dibattito, quando il termine del 30 aprile per la consegna del PNRR ad UE è vincolante!!! Lo vedi che non leggono e hanno perso il treno?

Sulla base di questo dibattito giudicheremo sulle piogge ristoratrici, sull’irrigazione che otterremo e sulla speranza che potremo nutrire in merito al raccolto (riforme, disponibilità immediata dei miliardi di anticipo che riceveremo alla firma della Ursula, avvio della gestione), NELLA LEGALITÀ e TRASPARENZA, delle attività del Piano.
Io non credo che potremo continuare a nasconderci dietro il Curriculum e le capacità tecniche di un solo uomo, aiutato da tecnici validissimi. La rendita di credibilità che ci ritroviamo ora fortunatamente, deve essere ricostruita e riqualificata e allargata dal comportamento adeguato di una nuova classe politica. Servono tante menti illuminate, tanta cultura dello Stato, tanto rispetto dei cittadini che vogliono leggere e approfondire, per gestire questa grande operazione di Resistenza e Resilienza.

E allora forza, parlate da…Statisti (dico sul serio, senza ironia), fateci sognare e tutti saremo contenti di remare nella stessa direzione e di accogliere la pioggia ristoratrice sorridenti e coscienti della nuova stagione.
Poi verrà un giorno beato, in cui chiuderemo volentieri l’ombrello e ci vorremo prendere in faccia per qualche minuto quella pioggerellina costante, leggera, ristoratrice, … E riprendere a lavorare insieme.


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