Tutta l’Ama che è da buttare nel secchione
Intervista ad Alessandro MoriconiDa molti anni il nostro redattore Alessandro Moriconi si scaglia anima e corpo contro i numerosi disservizi della municipalizzata che si occupa della pulizia dell’immensa Roma. Alla luce delle vicende di “Mafia Capitale” di questi giorni abbiamo voluto chiedergli la sua opinione anche perché si è trovato negli anni sia in veste di cronista con i suoi articoli su Abitare A che in veste di consigliere e di assessore municipale.
“Roma è sporca, l’Ama non funziona, da anni, l’Ama è stata terra di conquista della peggiore politica Italica – esordisce Moriconi – ma questo non da ieri e finalmente grazie all’impegno del Procuratore Generale della Repubblica di Roma, dott. Pignatone, il coperchio è stato alzato.
E’ stata finalmente scoperchiata la pentola del malaffare e dell’intreccio perverso tra criminalità organizzata e politica, non quella nobile ma quella mangereccia che ha scaricato e scarica sulle famiglie romane ed italiane i danni economici e non solo, frutto di questa collusione con le SpA del crimine organizzato.
Ricordo ancora quando nell’aula Consiliare dell’ex Municipio Roma VII denunciai i disservizi di Ama, le scelleratezze gestionali ed acquisti che nel corso degli anni si sono rivelati a dir poco fallimentari.
Insieme ad AbitareA ne facemmo menzione in un articolo del 6 novembre 2008 dal titolo: Tabacchiera è il nuovo presidente dell’Atac scelto da Alemanno. E dal sottotitolo: E’ stato presidente dell’Ama con la Giunta Veltroni.
Adesso questa ondata di arresti e di indagati, non sono altro che la sintesi di quanto più volte segnalato in centinaia di prese di posizioni pubbliche, prima da consigliere municipale e poi da assessore con delega all’ambiente e da una infinità di articoli sulla stampa locale.
Prese di posizione e denunce messe al servizio della Politica “che conta” ma è evidente, da questa sempre ignorate e forse (il condizionale è sempre d’obbligo) adesso tanti dubbi ed interrogativi sollevati in questo quarto di secolo, saranno, grazie alla Procura della Repubblica, chiariti.
A nessuno può essere sfuggito che il degrado ambientale della nostra città esploda proprio con la Giunta Alemanno che fa dell’Ama il Bancomat delle assunzioni clientelari e tra l’altro ingolfando l’azienda di figure amministrative inutili.
A nessuno può essere sfuggito che a ridosso della chiusura della discarica più grande d’Europa è iniziata una vera e propria guerriglia rivendicativa, sia da parte di quei cittadini che rifiutavano la realizzazione di piccole discariche, definite dalle istituzioni “provvisorie e a tempo” e sia dai dipendenti Ama, soprattutto autisti, che in più occasioni hanno contribuito a lasciare Roma in balia dei rifiuti.
A nessuno può essere sfuggito che all’improvviso sono apparsi accanto ai cassonetti dei rifiuti materiali ingombranti tra cui materassi, parte di arredi ed elettrodomestici e a nessuno può essere sfuggito, come, forse per un imput ricevuto da chissà chi, il servizio di raccolta dei rifiuti e di pulizia stradale sia improvvisamente peggiorato ed effettuato in maniera a dir poco irrazionale.
Basta, per trovare una giustificazione, segnalare che l’Ama Spa opera senza contratto di Servizio fin dal 31.12.2011, pensiamo e penso di no!
Del resto a nessuno può sfuggire, come tra coloro che entrano nell’inchiesta e negli ordini di custodia cautelare c’è anche chi con la sua cooperativa (nulla nei confronti dei lavoratori che abbiamo visto operare in maniera egregia) è entrato immediatamente nel business dei rifiuti e non solo, grazie proprio a quei disservizi di Ama che speriamo la Procura riesca a stabilire se fossero o no creati appositamente per “favorire” la lunga catena degli appalti a gogò!
I cittadini aspettano – conclude Moriconi – con ansia la verità e una doverosa revisione al ribasso della tariffa, cosa questa però improbabile, visto che ancora l’Azienda, pur con un nuovo management, continua ad acquistare costose attrezzature tecnologiche che non hanno reso la città più pulita, non hanno consentito di utilizzare meglio il personale addetto e soprattutto l’attrezzatura fino ad oggi acquistata come spazzatrici, kamoto ed altro giacciono immobili e non utilizzate negli autoparchi aziendali”.
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