Tva, Bonessio (EV): l’infrastruttura tranviaria fa parte del futuro della mobilità sostenibile

Il consigliere capitolino di Europa Verde Ecologista: " Bene l’assessore Patanè sul prosieguo dei lavori"

Voglio esprime il pieno sostegno e apprezzamento all’assessore alla mobilità Eugenio Patanè che oggi in Commissione Trasparenza ha annunciato, fugando ogni dubbio, che il tram Termini-Vaticano-Aurelio (Tva) si farà.

Non mancheranno momenti di confronto e ascolto con la cittadinanza, associazioni e comitati di cittadini, come da modus operandi di questa Amministrazione.

Ma non è in alcun modo in discussione la realizzazione di un’opera che è strategica per la mobilità ecosostenibile della nostra città e che si avvarrà di tecnologie di ultima generazione.

L’infrastruttura tranviaria non è il male come qualcuno in questi mesi ha voluto far credere ma fa parte del futuro della mobilità sostenibile pubblica.

Si tratta di un tassello fondamentale nell’ambito del piano della ‘cura del ferro’ che ha il grande pregio di limitare le emissioni nocive inquinanti, salvaguardare la salute dei cittadini e contrastare i cambiamenti climatici.

Inoltre, questo mezzo di trasporto pubblico green è inclusivo perché prevede l’accesso facilitato anche per i passeggeri a mobilità ridotta ed è in grado di trasportare un numero maggiore di persone con costi minori.

Così in una nota il consigliere capitolino di Europa Verde Ecologista Ferdinando Bonessio


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2 commenti su “Tva, Bonessio (EV): l’infrastruttura tranviaria fa parte del futuro della mobilità sostenibile

  1. Il comunicato stampa del Consigliere Capitolino Ferdinando Bonessio del 22/09 u.s. con il quale il medesimo esprime pieno sostegno ed apprezzamento all’ Assessore Patanè per la sicura realizzazione della T.V.A. pone al sottoscritto qualche dubbio che ciò avvenga. Anche se da anni sono un convinto assertore della “cura del ferro” ritengo che tale “cura” vada prescritta per “ arterie “ che lo permettano, come quella sul Viale P. Togliatti (Ponte Mammolo-Cinecittà) o sulla Via Tiburtina (Verano-Stazione Tiburtina) e poi,forse,fino a Ponte Mammolo; mentre ritengo problematica quella che partendo dalla Stazione Termini percorra Via Nazionale, Via IV Novembre, Piazza Venezia, Corso V.Emanuele e Vaticano, in quanto per quest’ultima c’è una campagna-stampa da parte de “ Il Messaggero “ da ~ 3 mesi e la convocazione, a breve, di un Consiglio Comunale Straordinario che si occuperà della fattibilità o meno dell’ esecuzione di tale opera. Tra l’altro, se non sbaglio, mi pare che la Stazione Termini ed il Vaticano siano ancora colle gate dalla Metro “A” che magari per il Giubileo potrebbe e/o dovrebbe essere migliorata e potenziata e quindi mi sembra che si stia discutendo di un falso problema; mentre la nuova “ strada ferrata “ potrebbe o può essere realizzata, dopo il Vaticano, lungo il Viale Gregorio VII per i motivi dianzi rappresentati. Invece registro un “assordante silenzio ” sul destino della “ metrotramvia G” di cui, recentemente, pare sia stato bocciato sia il suo prolungamento verso la Stazione Termini che quello verso Tor Vergata. Cordialmente Luigi Guerrini

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