

Secondo i dati di un’associazione che opera sul nostro territorio, circa un terzo dei pini di Colli Aniene sarebbero stati infettati dal parassita “cocciniglia tartaruga” (Toumeyella parvicornis) e se non si interviene al più presto si rischia di perdere una bella fetta del patrimonio arboreo del quartiere e della città. Il parassita, un fitofago che potrebbe causare gravi deperimenti alle alberature, è ancora una volta una specie aliena arrivata sul nostro territorio in maniera sconosciuta. Esso provoca un deperimento delle piante attaccate e spesso porta alla loro morte. La grande quantità di melata prodotta dal parassita conferisce agli alberi attaccati un aspetto lucido e favorisce il successivo sviluppo di fumaggine che ricopre interamente gli aghi dei pini e i rami.
La notizia buona è che si può ancora intervenire per salvare le piante. La cura esiste anche se risulta un po’ costosa: circa 50 € ad alberatura. Il trattamento avviene tramite un insetticida (l’abamectina ) iniettato direttamente sul tronco della pianta malata che viene ingerito dai parassiti provocandone la morte.
Nonostante lo stanziamento della Regione Lazio di cinquecentomila euro per salvare i pini della capitale, i fondi risultano scarsi e il Servizio Giardini del IV Municipio, interpellato dall’Associazione l’Anfiteatro, ha dichiarato di non avere per ora i fondi per questa operazione.
Come al solito, alcuni cittadini attivi di questo territorio si stanno attrezzando per effettuare raccolte di danaro per salvare i pini, sopperendo alla pubblica amministrazione. Basterà tutto questo? Noi ne dubitiamo…
Giovedì 30 settembre alle 7.00 , le telecamere di Rai Regione saranno a Colli Aniene (Largo Ezio Vanoni 18) per un confronto in diretta con i cittadini che sosterranno “SALVIAMO I PINI DI ROMA”.
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