Una fiaccolata per dire basta alla violenza e aprire un dialogo tra cittadini ed istituzioni

Giovedì 4 dicembre, alle ore 18, il corteo si snoderà dal Colosseo al Campidoglio. Tra gli organizzatori Comunità di Sant’Egidio, Centro Astalli, Arci, CGIL, Cisl e UIL

“Giovedì 4 dicembre, alle ore 18, una fiaccolata si snoderà dal Colosseo al Campidoglio per condannare con fermezza ogni tipo di violenza, praticare la via del dialogo, avviare concretamente un processo di recupero e riqualificazione delle periferie romane in modo da rispondere al disagio dei residenti, assolutamente comprensibile in un quadro di degrado e di povertà aggravato dalla mancanza di lavoro”.

Queste le parole che si leggono in una nota rilasciata dal comitato promotore, formato – tra gli altri – da Comunità di Sant’Egidio, Centro Astalli, Arci, CGIL, Cisl e UIL.

Al corteo prenderà parte anche Rita Cutini, assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale, che ha dichiarato: “Al clima di paura e d’intolleranza possiamo reagire lanciando un messaggio di speranza. Dobbiamo impegnarci tutti, istituzioni, cittadini, associazioni, forze sociali perché la nostra comunità torni a essere aperta e accogliente e a concentrare il suo impegno sui temi dell’integrazione e dell’inclusione sociale”.

fiaccolata 4 dicembreNel documento ufficiale dell’evento si legge che “L’inclusione non è un problema di sicurezza, è un problema sociale e come tale va trattato. I fatti di Tor Sapienza sono emblematici da questo punto di vista e rischiano di creare un precedente pericoloso, innescando una dinamica secondo la quale alla violenza si risponde con l’arretramento dello Stato. Viceversa, proprio il ruolo dello Stato e delle istituzioni va rafforzato, partendo dalla qualità dei servizi pubblici erogati”.

Il corteo vuole dunque essere uno stimolo al dialogo tra cittadini e istituzioni, e un invito allo Stato affinché la violenza non diventi parte della dialettica democratica, ma venga sempre e comunque condannata.

“Roma non è soltanto una cartolina per turisti, ma è fatta di tante realtà, molte delle quali in sofferenza – continua il documento, aggiungendo che – La risposta al degrado delle periferie non può venire dalla compressione dei diritti umani da esercitare a carico dei più deboli, bensì da politiche mirate volte alla costituzione di un tessuto sociale ed economico in grado di dare risposte permanenti ai cittadini”.

La fiaccolata terminerà dunque davanti al Campidoglio, dove i partecipanti chiederanno a gran voce lo stop alle violenze e l’avvio di politiche di dialogo tra cittadini e istituzioni.


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