Una Roma tutta nuova: 12 acquisti e obiettivo Champions nel mirino
I Friedkin hanno speso più di 100 milioni di euro, ora palla a De Rossi per conquistare la qualificazione nell’Europa dei grandiLa Roma ha chiuso un calciomercato da urlo: dodici nuovi acquisti e altrettante cessioni, con oltre 100 milioni di euro investiti e un risparmio di 30 milioni sugli ingaggi.
L’obiettivo è uno solo e ben chiaro: la qualificazione alla Champions League. Ma la strada è già in salita, con un inizio di stagione lento (solo 2 punti contro Empoli, Cagliari e Juventus) e l’ambiente che si è infiammato con l’arrivo di due pezzi grossi, Hermoso e Hummels.
È il primo mercato dopo l’addio di Tiago Pinto, e il nuovo direttore sportivo, Ghisolfi, ha cambiato rotta: solo acquisti definitivi, addio ai prestiti e soprattutto niente giocatori che arrivano da infortuni cronici. Una Roma giovane e futuristica, costruita per essere protagonista in Europa.
Le eccezioni sono poche, ma di peso: Saelemaekers e Hummels. Il primo, arrivato in prestito nello scambio con Abraham, è stato un acquisto d’emergenza per rinforzare le fasce.
Il secondo, Hummels, è una leggenda: ex capitano del Borussia Dortmund e in corsa per il Pallone d’Oro. Un acquisto che potrebbe fare la differenza, ma la vera sfida sarà adattarlo al gioco offensivo di De Rossi, che non è quello difensivo mostrato contro la Juventus.
La Roma di De Rossi punta a dominare il campo, e la difesa a tre sembra essere il prossimo passo. Con l’arrivo di Hermoso e un paio di scommesse come Abdulhamid, il primo saudita della Serie A, e Dahl (ancora in attesa di debuttare), il pacchetto arretrato è pronto. Resta solo da capire se gli esterni riusciranno a reggere, con Celik confermato e Karsdorp ormai fuori dai radar.
A centrocampo, le novità non mancano. Kone è l’uomo chiave che De Rossi voleva: dinamico e potente, ha scalzato Cristante, ora impiegato davanti alla difesa in un ballottaggio con Paredes. Capitan Pellegrini è il cuore pulsante, mentre il nuovo arrivato Le Fèe dovrà dimostrare di valere i 23 milioni spesi su di lui. Pisilli, il giovane talento emergente, sarà determinante, soprattutto dopo l’addio a sorpresa di Edoardo Bove, che ha lasciato i tifosi con qualche rimpianto.
Ma è in attacco che si fanno le vere scommesse. Soulé, designato come l’erede di Dybala, dovrà convivere con la permanenza della Joya, costringendo De Rossi a trovare nuove soluzioni tattiche. E poi c’è Dovbyk, il gigante ucraino. Dopo l’addio di Lukaku, la Roma ha puntato su di lui, capocannoniere della Liga, per meno di 40 milioni. Ma finora non ha convinto: tre partite sottotono e un infortunio che preoccupa. I suoi gol saranno cruciali per il sogno Champions.
Questa è una Roma nuova, giovane, senza i “riciclati” dalle grandi squadre d’Europa come lo scorso anno. Un mercato ambizioso, ma che non sembra emanare quella sensazione di potenza che si respirava all’inizio della passata stagione.
Ora, tutta la pressione è su De Rossi: toccherà a lui trasformare questa squadra in una macchina da guerra, per conquistare il posto nell’Europa dei grandi, un traguardo tanto agognato dalla proprietà americana.
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