“Uno sguardo diverso: Arno Schmidt e Alfred Andersch nel centenario della nascita” al Villaggio Culturale Pentatonic

Domenica 9 febbraio 2014 invito alla lettura coordinato da Anna Maria Curci

Domenica 9 febbraio, alle 17, l’ Associazione Culturale “Villaggio Cultura-Pentatonic” (viale Oscar Sinigaglia 18-20) presenta “Invito alla lettura – Uno sguardo diverso: Arno Schmidt e Alfred Andersch nel centenario della nascita”. Introduzione di Anna Maria Curci, letture di Laura Vazzana.

images (3)Arno Schmidt (1914-1979) nacque ad Amburgo il 18 gennaio 1914. Una vita, la sua, che inizia nell’anno dello scoppio della prima guerra mondiale e che viene letteralmente attraversata dalla seconda, la quale lascia tracce profonde – solchi e sentieri che seguono vie proprie e, per la loro cruda e verissima originalità, tenacemente avversate – nella sua scrittura. A proposito di guerra, il richiamo a Hobbes non si limita soltanto al titolo della sua opera di filosofia politica, ma anche agli effetti dei conflitti bellici vissuti, patiti, subiti da chi scrive su vita e visione della vita. Keine Delikatessen, non c’è spazio per bocconcini delicati, né, tanto meno, per qualsiasi varietà dell’ottimismo: ecco qui l’intenzionale sarcasmo del sottotitolo leibniziano: Il migliore dei mondi. Di Arno Schmidt saranno letti brani da Leviatano o Il migliore dei mondi, nella traduzione di Dario Borso. (Anna Maria Curci)

imagesAlfred Andersch (Monaco di Baviera, 4 febbraio 1914 – Berzona, Svizzera, 21 febbraio 1980) ha ai miei occhi molti meriti, non ultimo quello di aver contribuito in misura consistente al riconoscimento della scrittura di Arno Schmidt. Suoi romanzi e racconti sono stati tradotti in italiano, in Italia fece il suo primo viaggio già nel 1934, in Italia fu soldato – ai tempi della “guerra totale” venne reclutato anche lui,  avversario politico del regime nazionalsocialista, lui,  che nel 1933 era stato rinchiuso per alcuni mesi nel campo di concentramento di Dachau -, in Italia, agli inizi di giugno 1944, prima disertò e fu poi tra i prigionieri delle truppe alleate, in Italia ambientò le vicende di alcune delle storie da lui scritte, in Italia soggiornò tra il 1962 e il 1963. Tuttavia, attualmente sono ben pochi in Italia a conoscerne il nome. L’incontro al “Villaggio Cultura – Pentatonic” propone la riscoperta di brani in prosa dell’autore e l’ascolto di suoi componimenti poetici, per la prima volta in traduzione italiana. (Anna Maria Curci)

Ingresso con tessera ARCI, è possibile tesserarsi in sede.


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