V municipio, Sabbatani Schiuma chiede due Consigli straordinari su moschee e roghi tossici

L'esponente del coordinamento romano di Noi con Salvini e capogruppo municipale: "il presidente Boccuzzi smetta di dire ci stiamo lavorando"
Redazione - 29 Settembre 2016

“Chiediamo due consigli straordinari per affrontare il problema della moschee abusive e dei roghi tossici provenienti dai campi rom, che avvelenano l’aria dei cittadini di Tor Sapienza. Inoltre sul cinema Aquila pretendiamo trasparenza e legalità: non facciamo sconti a chi pensa di essere il padrone del municipio”.

Fabio Sabbatani SchiumaLo dichiara in una nota, Fabio Sabbatani Schiuma del coordinamento romano di Noi con Salvini e capogruppo nel Municipio V.”
“La comunità islamica – continua Schiuma – può rivendicare il diritto di culto sancito dalla nostra costituzione, ma prima deve imparare a rispettare le leggi: se i vigili appongono sigilli alle moschee abusive, e di questo ci complimentiamo dopo le nostre denunce presentate su ogni singola violazione urbanistica, questo è quanto accadrebbe a qualsiasi cittadino italiano. Se vogliono protestare e pregare per strada, devono comunque chiedere le autorizzazioni, anche per mettere i loro impianti di amplificazione e per l’occupazione di suolo pubblico; lo stesso vale per i funerali che abbiamo visto celebrati in piazza. Altrimenti possono sempre pregare nelle loro abitazioni.
Sui roghi tossici – prosegue Schiuma – c’è da dire che tra le linee programmatiche era stata inserita la nostra proposta di istituire un Comitato municipale per l’ordine e per la sicurezza, soprattutto rivolto a questo problema. Sappiamo solo di qualche riunione privata nello studio del presidente Boccuzzi e dell’ennesimo inutile osservatorio che vorrebbe istituire la commissione politiche sociali.
Nel frattempo – conclude Schiuma – il governo municipale a 5 stelle è immobile e barcolla tra risoluzioni ritirate e procedure sbagliate, ma sul cinema Aquila non facciamo sconti: vogliamo trasparenza e legalità e non assisteremo inermi ai regali post elettorali in nome di una partecipazione finta, laddove circola già la programmazione prossima”.

Ecce Vinum

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