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V municipio, derattizzazioni: una risposta a dir poco inquietante

All'interrogazione presentata dal consigliere Giuliani

Il Municipio Roma V già osservato speciale da parte della magistratura romana in seguito alle inchieste sugli appalti della sulla manutenzione stradale, rischia di finire nuovamente sotto la lente degli investigatori “contabili”, stavolta non per asfalto o cemento ma per le schifose blatte o per i dannosi topi che spesso vengono segnalati negli edifici pubblici, che siano scuole, asili o sedi istituzionali.

Ad innescare dubbi sull’operato del Municipio in tema di derattizzazioni e disinfestazioni non è stata la Commissione Speciale sulla Trasparenza presieduta dal consigliere d’opposizione Maurizio Politi dei Fratelli d’Italia ma il consigliere Claudio Giuliani che con una interrogazione al Presidente Giammarco Palmieri presentata il 13 novembre 2015 ha chiesto se rispondeva al vero che i fondi messi a disposizione da Ama Spa attraverso Amacard per un importo di 46.500,00 € da utilizzare entro il 31 dicembre 2015 non fossero stati spesi e se il Municipio avesse fatto ricorso a prestazioni attraverso imprese private e per quali importi.

I fondi Amacard altro non sono che somme restituite dall’Azienda al Comune di Roma per servizi non prestati da utilizzare esclusivamente per i Servizi di Derattizzazione, Disinfestastazione e Disinfezione.

133fa192-0373-4533-9c0f-34e41ea5894eNon ricevendo risposte e vedendo avvicinarsi la data del 31 dicembre, data in cui i fondi sarebbero tornati nella disponibilità del Dipartimento, con testardaggine il sonsigliere Giuliani ha riproposto l’interrogazione il 14 dicembre minacciando, in caso di non risposta, di presentare un esposto all’autorità giudiziaria con richiesta dell’applicazione dell’art. 329 del C.P. nel quale è previsto l’obbligo per gli uffici pubblici di fornire risposte entro 30 giorni dalla richiesta. Una minaccia che, almeno per ottenere la risposta ha funzionato, tant’è che questa è pervenuta in data 22 dicembre 2015.

Il contenuto della stessa è però a dir poco disarmante. Non fornisce tutte le risposte ai quesiti sollevati e altro non è che un pacchiano tentativo di dimostrare come il municipio abbia fatto tutto quanto di sua competenza per ben utilizzare i fondi messi a disposizione attraverso l’AmaCArd e di conseguenza contrastare, nel modo più efficiente, la presenza negli Asili Nido, nelle Scuole e nelle sedi municipali, blatte, zanzare e roditori .

Il tentativo del V municipio di recuperare in extremis una situazione tenuta dormiente per circa 8 mesi e a soli 8 giorni dalla fine dell’anno, lascia perplessi sulla professionalità di tutti gli attori responsabili dei procedimenti. Inoltre, si sa, la fretta spesso porta a combinarne di tutti i colori ed ecco che, nella richiesta di preventivo inoltrata ad Ama il 21 dicembre si chiedono interventi in mercati rionali dove il servizio viene effettuato in autogestione, o in case ERP anche in un municipio diverso e per di più con una richiesta di disinfestazione da blatte che notoriamente nei mesi invernali di fatto non esistono.

Il presidente Palmieri nella sua risposta parla di “eventuali affidamenti ad altri soggetti” per interventi presso i plessi scolastici che sono stati possibili attraverso dei fondi gestiti direttamente dall’UOSECS e una regolare gara d’appalto. Insomma appare a dir poco strano che a un municipio che al 31 dicembre 2014 deteneva non utilizzata una somma sempre di AmaCard di ben 15.809,00 €, e al quale il 23 aprile del 2015 venivano messi a disposizione altri 46.500,00 €, abbia avuto la necessità di affidare a privati servizi che Ama Spa avrebbe fatto “gratuitamente” attraverso l’Amacard e che all’interrogazione di un consigliere definisce “eventuali affidamenti”.

I dubbi sulla gestione delle derattizzazioni e disinfestazioni non sono stati affatto chiariti così come non è chiaro se anche per il 2015 i fondi messi a disposizione da Ama Spa rimarranno in gran parte inutilizzati.

Poco male, tanto paga Pantalone, ma non siamo tanto sicuri che la questione possa concludersi con un italico “vogliamoci bene.


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