Varato dall’Assemblea capitolina primo regolamento amministrazione condivisa beni comuni

Sì a patti Comune-cittadinanza attiva per cura e valorizzazione

Approvato il primo Regolamento dell’amministrazione condivisa dei beni comuni di Roma Capitale, esito di un partecipato lavoro di confronto con il mondo associativo, i Municipi, gli assessori e i consiglieri capitolini e la cittadinanza.

Il sì ufficiale dall’Assemblea capitolina. Obiettivo: rafforzare la collaborazione tra amministrazione, cittadinanza attiva e territori per migliorare la fruizione individuale e collettiva dei beni comuni.

Elementi del regolamento

– l’attivazione di patti di collaborazione, rivolti tanto alla cura, rigenerazione e valorizzazione dei beni comuni materiali, quanto alla promozione di quelli immateriali;

– il principio base della condivisione di risorse e responsabilità tra tutti i sottoscrittori dei patti; il supporto alle esperienze che l’amministrazione sta portando avanti in vari settori, tra cui l’ambiente e il verde urbano;

– la cultura, con la progettazione dei nuovi poli civici e culturali e i musei diffusi; la scuola, con l’approccio della ‘comunità educante’ come contesto in cui realizzare educazione alla cittadinanza attiva, inclusività e responsabilità attraverso il coinvolgimento di istituzioni, insegnanti, genitori e giovani.

I punti qualificanti

– il rafforzamento delle reti sociali e di mutuo aiuto già attive;

– la valorizzazione della partecipazione di prossimità, con i territori protagonisti nelle fasi di proposta e attuazione;

– l’impulso a progettazione e realizzazione di impianti ecocompatibili per produrre energia pulita da ridistribuire all’interno delle comunità aderenti;

– la connessione con il mondo del Servizio civile attraverso facilitatori della partecipazione nel ruolo di promotori civici sui territori;

– l’istituzione di un Forum dei Cittadini attivi al fine di favorire il confronto diretto e lo scambio di buone pratiche tra portatori di interesse e istituzioni, oltre alla consultazione periodica degli appartenenti alla comunità cittadina per il monitoraggio dell’efficacia delle azioni attuate.

“Con l’approvazione del regolamento discipliniamo il perimetro e le modalità di quel vastissimo insieme di attività realizzate volontariamente a tutela e cura dei beni comuni, rinsaldando l’idea base del patto come strumento proficuo di collaborazione tra le istituzioni e le cittadine e i cittadini singoli e associati” ha spiegato l’Assessore al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti Andrea Catarci.

“Come testo di partenza – ha continuato – si è scelto quello proposto dalla Coalizione per i beni comuni nel 2018, rivisto e arricchito attraverso un percorso partecipativo durato oltre un anno che ha coinvolto in particolare oltre 120 tra comitati e associazioni e i rappresentanti dei Municipi. Il regolamento contiene tratti originali rispetto alle esperienze di altre città come quelli sulle comunità energetiche e quelle educanti e sulle reti di mutuo aiuto. Perché la città dei 15 minuti è anche e soprattutto una città della partecipazione in cui valorizzare l’identità di luogo e mettere a sistema le energie vitali che la animano”.

“Scommettiamo su inclusione e partecipazione attiva – ha commentato il Sindaco Gualtieri – favorendo una più ampia collaborazione tra l’amministrazione e i cittadini nella cura e la valorizzazione di giardini, strade, piazze, oppure contribuendo alla creazione di progetti ecocompatibili, impegnandosi in attività immateriali legate alla cultura o alla memoria”.


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