Via Albalonga e la sosta selvaggia da terzo mondo

Una situazione ben nota alle istituzioni, anziché multare gli automobilisti viene deviato l'autobus
di Gabriele Cruciata - 27 Febbraio 2016

È un venerdì sera come tanti in via Albalonga, come ogni fine settimana va in scena l’assurdità della sosta selvaggia. Da quando il VII municipio ha deciso di installare i new jersey di plastica per evitare la costante doppia fila in corrispondenza dei più importanti locali della zona, le auto si sono trasferite nel secondo segmento della via.

via albalongaMa c’è un problema: in quel tratto la strada ha due corsie, che poi si dividono in corrispondenza di un bivio. E si dà il caso che diventi quasi impossibile passare da una corsia all’altra. Il discorso si fa più complesso se si pensa alla linea 87, che risulta letteralmente impossibilitata ad effettuare la regolare fermata e poi girare a sinistra per imboccare via Ceneda. Qui entra in gioco l’ulteriore assurdità della gestione della viabilità.

Nelle settimane scorse si è deciso addirittura di deviare l’autobus anziché procedere alla rimozione delle automobili per sosta selvaggia e interruzione di servizio pubblico. “E’ una storia che continua ormai da troppo tempo” si legge nelle pagine social del quartiere, mentre imperterrito continua uno spettacolo degno da metropoli del terzo mondo.

via albalonga1Si tratta, peraltro, di una situazione ben nota alle istituzioni locali. Le denunce negli ultimi periodi non sono mancate,  nella zona le volanti delle forze dell’ordine girano con continuità.

Questa volta non ci si può appellare neanche alle carenze nel trasporto pubblico. Via Albalonga è servita dalla linea A della metropolitana, che il venerdì e il sabato è attiva fino all’una e mezza di notte ed è poi sostituita dalle navette. Oltre alla metro, ci sono circa dieci linee autobus tra quelle che fermano in piazza dei Re di Roma e quelle che passano nelle vicinanze. Tra queste annoveriamo le linee 85, 87, 590, 649, 650, 671, che collegano la piazza con numerose zone della città tra cui San Lorenzo, centro storico, eur e colli albani.

Il dito va puntato dunque contro una forma mentis malata che porta all’abuso del mezzo privato. Forma mentis incredibilmente avallata dalle istituzioni, che non multano neanche davanti a casi plateali come quello di via Albalonga.

 


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