Vincenzo Mastropirro è il vincitore del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2019
Nella XVI edizione del concorso per una raccolta poetica inedita nei dialetti d’Italia seconda classificata Andreina Trusgnach, terzo Giampaolo SerraVincenzo Mastropirro è il vincitore della quindicesima edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2019 con la raccolta Pezzecatìdde (Briciole) nel dialetto di Ruvo di Puglia, BA.
Seconda classificata Andreina Trusgnach con la silloge Pingulauenca, ki jo nie bluo (L’altalena che non c’era) in dialetto sloveno delle Valli del Natisone.
Terzo il sardo Gianpaolo Serra con la raccolta A duru duru (Ninna nanna).
La scelta dei vincitori è stata operata dalla Giuria dopo una selezione delle raccolte poetiche di nove finalisti, di cui facevano parte, oltre ai tre vincitori, i poeti: Fabio Biasio (dialetto veneto), Rino Cavasino (dialetto siciliano di Trapani), Giuseppe Condorelli (dialetto siciliano di Misterbianco (CT), Mario D’Arcangelo, (dialetto abruzzese di Casalincontrada, CH), Luciano Prandini (dialetto emiliano), Enrico Sala (dialetto lombardo della Brianza Valle del Lambro).
Il Premio è organizzato dal Comune di Ischitella (FG), in collaborazione con l’associazione “Periferie”. Si avvale di una Giuria composta da Franzo Grande Stevens e Dante Della Terza (Presidenti onorari), Rino Caputo (Università Roma Tor Vergata) Presidente, Anna Maria Curci (poetessa, Redazione “Periferie”), Manuel Cohen (poeta e critico letterario), Vincenzo Luciani (poeta), Giuseppe Massara (Università Roma La Sapienza), Cosma Siani (Università Roma Tor Vergata), Marcello Teodonio (Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli).
La premiazione dei vincitori si terrà sabato 7 settembre 2019 a Ischitella (FG) e sarà preceduta venerdì 6 settembre da un reading dei poeti vincitori a Foce Varano.
Il Sindaco di Ischitella Carlo Guerra e l’Assessore alla Cultura Valeria Disciglio assicurano che “la cittadina garganica, patria di Pietro Giannone e luogo prediletto dai poeti delle diverse lingue d’Italia, è pronta ad accoglierli, premiarli e ad ascoltare le loro poesie”.
I VINCITORI DEL PREMIO ISCHITELLA-PIETRO GIANNONE 2019
Vincenzo Mastropirro. Poemusico nato a Matera nel 1960, pugliese di Ruvo di Puglia, vive a Bitonto (BA). È flautista, compositore, poeta, didatta. Ha inciso oltre 20 CD, essenzialmente col Trio Giuliani e col Mastropirro Ermitage Ensemble e altre formazioni con un repertorio che va dal classico al contemporaneo. Ha pubblicato cinque raccolte poetiche: Nudosceno (LietoColle, Faloppio 2007); Tretippe e Martidde / Questo e Quest’altro (G. PerroneLab, Roma 2009, ampliata e ripubblicata presso SECOP, Corato 2015); Poésìa sparse e sparpagghiote / Poesia sparsa e sparpagliata (CFR, Piateda 2013); Timbe-condra-Timbe / Tempo-contro-Tempo (puntoacapo, Novi Ligure 2016); Notturni (Terre Sommerse Roma 2017). Compare in numerose Antologie e Blog letterari. Ha collaborato con Alda Merini, Vittorino Curci e Anna Maria Farabbi musicando i loro versi. Tra i numerosi premi letterari, il Premio Lerici Pea 2015 – Sezione dialetto.
Andreina Trusgnach nata nel 1961 a Cividale del Friuli, sposata con due figli, di professione infermiera, appartiene alla minoranza linguistica slovena della provincia di Udine. Scrive in uno dei tanti dialetti sloveni (quasi una sessantina, fra Slovenia e territori limitrofi: Italia, Austria e Ungheria). La sua lingua madre è il dialetto sloveno delle Valli del Natisone, oramai vicino all’estinzione. La sua prima raccolta di poesie Sanje morejo plut vesoko (I sogni possono volare alti) è stata edita nel 2011 dal Kulturno Društvo-Circolo di Cultura Ivan Trinko di Cividale del Friuli. Partecipa a reading di poesia e eventi letterari, sia in dialetto sloveno che in italiano. Ha vinto nel 2013 il Concorso di poesia del Festival culturale FRONTA 3.ofenziva (Kobarid-Caporetto) e nel 2018 il Concorso di poesia Bluenotte Gorizia e il premio come miglior testo al Senjam Beneške Piesmi- Festival della canzone slovena della Benečija (Grimacco).
Gianpaolo Serra, nato a Orune (NU) nel 1961, vive a Olbia e lavora nel campo della Emergenza/Urgenza Sanitaria. Appassionato da sempre della linguistica sarda, sin dalla adolescenza si è dedicato alla composizione poetica nel rispetto delle tradizioni popolari della Sardegna. Appartenente alla Accademia Tradizioni Popolari di Nuoro da un ventennio, ha anche ricoperto per la carica di Vice-Presidente. Componente del Coro della medesima Accademia è uno studioso del canto corale sardo e del canto a “Tenores”. Collabora con il periodico culturale “Piazza del Popolo” di Berchidda (Sassari), che si occupa di linguistica, storia della Sardegna, archeologia, poesia sarda. Ha pubblicato il libro autobiografico “Supra s’ala ’e s’ammentu” e un volumetto di 50 poesie avente come filo conduttore l’Amore in tutte le sue forme, in un armonico mix la lingua italiana e quella sarda. Nel 2019 è stato premiato con menzione speciale al Premio di Poesia Sarda “Pietro Casu”.
IL PREMIO ISCHITELLA-PIETRO GIANNONE DAL 2004 AL 2018 – I Vincitori
2004 – Vincitore della prima edizione Giovanni Nadiani con la silloge Eternit. 2° il piemontese Remigio Bertolino, con la raccolta Orfanej, 3° ex-aequo Franco Pinto (dialetto garganico di Manfredonia, FG) ed Ettore Baraldi (dialetto di Fossoli, MO). Finalisti: Fabio Franzin, Mario Mastrangelo, Pier Franco Uliana.
2005 – Vincitrice della seconda edizione Giancarla Pinaffo con la raccolta in francoprovenzale Dzouri el perax, nìvoulax. 2° Franco Fresi con la raccolta in sardo-gallurese Passoni e cosi di, 3° ex aequo Fabio Franzin con Pàre (dialetto trevigiano) e Francesco Gabellini con Caléndre (romagnolo riccionese), quarti ex aequo Ettore Baraldi (fossolese) e Mario Meloni (romanesco).
2006 – Vincitore della terza edizione Renato Pennisi, catanese, con la raccolta inedita in dialetto siciliano Menzi storii (Mezze storie). 2° il romano Pier Mattia Tommasino, 3° il friulano Giacomo Vit, 4° il sassarese Giuseppe Tirotto e 5° Lia Cucconi per una raccolta in dialetto di Carpi (MO).
2007 – Vincitore della quarta edizione Rocco Brindisi con la raccolta in dialetto lucano Morte de nu fra che uardava, 2° classificato Riccardo Sgaramella (dialetto di Cerignola, Foggia) e terzo Gian Marco Pedroni (dialetto modenese).
2008 – Vincitore della quinta edizione Maurizio Noris con la raccolta in dialetto bergamasco Dialèt de nòcc, d’amour, 2° la ragusana Antonella Pizzo, 3° il ravennate Paolo Borghi.
2009 – Vincitore della sesta edizione Benito Galilea con la raccolta in dialetto calabrese Ju nenti(Quel niente), 2° Ombretta Ciurnelli con la raccolta in dialetto perugino Si curron le formiche, 3° Anna Elisa De Gregorio con la raccolta in dialetto anconetano ’L tempo de l’imperfeto.
2010 – Vincitrice della settima edizione Nelvia Di Monte con la raccolta inedita in lingua friulana Dismenteant ogni burlaz (Dimenticando ogni temporale). 2° Silvio Ornella con la raccolta, nella parlata del friulano occidentale del comune di Zoppola (PN) Il polver ta la mània (La polvere sulla manica), 3° Alfredo Panetta (nativo di Locri, RC), con la raccolta in dialetto calabrese Na folia nt’è falacchi (Un nido nel fango).
2011 – Vincitore dell’ottava edizione è stato Roberto Pagan, con la raccolta in triestino Àlighe(Alghe). 2° Pietro Marelli, con la silloge ’Na man a cart (Una mano a carte), 3° ex-aequo Franco Fresi con la raccolta in sardo gallurese Tempu uldinariu (Tempo ordinario) e il veneto Pier Franco Uliana, con In cao al bosch (In fondo al bosco) in cenedese rustico di Fregona.
2012 – Vincitore della nona edizione Marcello Marciani con la raccolta in dialetto abruzzese Rasulanne (Rasoiate), 2° classificato Salvatore Bommarito con la raccolta in dialetto siciliano Vinnigna d’ummiri (Vendemmia d’ombre), 3° Lia Cucconi con la raccolta in dialetto di Carpi, MO, D’eter pan?.
2013 – Vincitore della decima edizione Giovanni Benaglio di S. Giovanni Lupatoto (VR) con la raccolta in dialetto veronese Saorìo l’è ’l silensio (È succoso il silenzio). 2° Maurizio Casagrande (Cartura, Padova) con la raccolta Anca sensa de mi (Anche senza di me), 3° Cettina Caliò (Paternò, Catania) con la raccolta in dialetto siciliano I paroli nichi nichi (Le parole piccole piccole).
2014 – Vincitore dell’undicesima edizione è stato Giuseppe Samperi, con la raccolta in dialetto siciliano Dialettututtu (Dialettotutto). 2° Sebastiano Aglieco, con la raccolta dialetto siciliano I sciancu e ruppi (Accanto ai nodi), 3° Loredana Bogliun, con la raccolta in dialetto istroromanzo di Dignano d’Istria Sfisse (fessure spiragli).
2015 – Vincitore della dodicesima edizione è stato Paolo Gagliardi è il vincitore della dodicesima edizione del Premio Ischitella Pietro Giannone 2015 con la raccolta poetica in dialetto romagnolo di Lugo (RA) Fent, caval e re (Fante cavallo e re). 2° Gabriella Rossitto, con Petrafennula, in dialetto siciliano di Catania, terzo Giovanni Nadiani con Anmarcord (Non mi ricordo), in dialetto romagnolo di Reda di Faenza (RA).
2016 – Nadia Mogini ha vinto con la silloge inedita in dialetto perugino Íssne (Andarsene) la tredicesima edizione del Premio Ischitella Pietro Giannone 2016 per una raccolta poetica inedita nei dialetti d’Italia. Secondo classificato Nino Fraccavento, con Frevi di marzu (Febbre di marzo), in dialetto siciliano di Ramacca (CT), terzo Paolo Steffan di Castello Roganzuolo (San Fior – TV) con Frazhun (Frantumi), in un dialetto di area trevigiana di Sinistra Piave.
2017 – Daniel Cundari è stato il vincitore della quattordicesima edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2017 con la raccolta poetica inedita in dialetto calabrese di Rogliano (CS) ’Ngílla ōrba(Anguilla cieca). Secondo classificato Daniele Gaggianesi con la raccolta in dialetto milanese del XXI secolo Quand finìssen i semafor (Quando finiscono i semafori). Terzo Francesco Indrigo di San Vito al Tagliamento Pordenone con la raccolta in friulano Nissun di nun (Nessuno di noi).
2018 – Ivan Crico ha vintola quindicesima edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2018 con la raccolta poetica inedita Seràie nel “sermo rusticus arcaico veneto ‘bisiàc’” del territorio di Monfalcone (GO). Seconda classificata Patrizia Sardisco di Monreale (PA) con la raccolta in dialetto siciliano ferri vruricati (arnesi sepolti). Terzo Giacomo Vit di Cordovado (PN) con la raccolta di poesie in friulano A tàchin a trimà li’ as (Cominciano a tremare le api).
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