

L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato portato nel carcere di Rebibbia dopo la revoca dei servizi sociali.
Alla base della decisione ci sarebbero presunte violazioni nello svolgimento della pena alternativa, concessa in seguito alla condanna definitiva a 1 anno e 10 mesi per traffico di influenze illecite, nell’ambito di un filone dell’inchiesta “Mondo di Mezzo”.
Lunedì, Alemanno si è presentato spontaneamente alla stazione dei carabinieri di Monte Mario, che lo hanno successivamente accompagnato a Rebibbia. La pena alternativa prevedeva che l’ex primo cittadino svolgesse attività sociali presso la struttura “Solidarietà e Speranza”, impegnata nell’assistenza a famiglie in difficoltà e vittime di violenze.
Tra gli obblighi, anche quello di rispettare precisi orari: non uscire di casa prima delle 7 del mattino e rientrare entro le 21.
La revoca dei servizi sociali sarà oggetto di un’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza, durante la quale la difesa di Alemanno chiederà il ripristino della misura alternativa.
La condanna definitiva a 1 anno e 10 mesi era arrivata per il coinvolgimento dell’ex sindaco in episodi di traffico di influenze. Prima di essere trasferito a Rebibbia, Alemanno aveva partecipato, nella giornata di lunedì, a un flashmob contro la guerra in largo Goldoni, organizzato dal suo Movimento Indipendenza.
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