Vitto gratis per persone fragili e poveri, l’iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Sociali
Danese: "Instaurare una relazione di aiuto e creare una rete territoriale"Seicento pasti gratis a domicilio per persone povere e “fragili” saranno erogati su tutto il territorio di Roma Capitale. È quanto intrapreso dall’Assessorato alle Politiche Sociali capeggiato da Francesca Danese. Il budget sarà di 3.700.000 euro, somma necessaria ad assicurare il vitto quotidiano per la durata di due anni alle persone individuate.
Il servizio era già stato sperimentato nel 2009 dalla giunta Alemanno e dall’allora Assessore Sveva Belviso, ma solo in alcuni municipi. Ora, grazie a un avviso pubblico, «abbiamo migliorato ed esteso un servizio che, nella sua sperimentazione, aveva coinvolto pochi municipi e non distribuiva i pasti tutti i giorni della settimana. – spiega la Danese – E’ un progetto in stretta connessione con i Municipi e la distribuzione dei pasti sarà solo uno dei mezzi per instaurare una relazione di aiuto e rendere possibile dialogo, supporto, mediazione e vicinanza alla rete dei servizi territoriali».
Ogni pasto, con menu articolati su 4 settimane, prevederà un primo piatto (pasta con condimenti o in bianco, risotti, paste ripiene, gnocchi, lasagne, minestre), da un secondo (carne bianca o rossa, pesce, affettati e formaggi), un contorno, il dessert (frutta fresca o cotta, mousse di frutta, yogurt o budini), pane una bottiglietta d’acqua da mezzo litro. Tuttavia, la finalità dell’iniziativa non è soltanto quella di fornire un pasto caldo a chi ne ha bisogno, ma anche quella di monitorare le condizioni di vita di persone in difficoltà, combattendo preventivamente stati di isolamento e attivando, eventualmente, una reta di supporto all’utenza, in accordo con il servizio sociale.
La consigliera Maria Gemma Azuni, di Sinistra Ecologia Libertà, in una nota ha espresso il suo apprezzamento: «aggiungere a casa le persone più fragili della comunità cittadina rappresenta una risposta concreta a quanti si trovano nella condizione o di non potersi permettere una spesa alimentare o di assumere cibo in quantità ridotta e di scadente qualità». Azuni ha poi sottolineato come «l’intervento permetterà, inoltre, di attuare un controllo costante delle situazioni particolari di ciascun persona attraverso un sostegno di tipo relazionale monitorato dei servizi sociali di tutti i municipi».
Il Campidoglio, attraverso interventi domiciliari di protezione e tutela, tenta così di garantire il più possibile il diritto di queste persone a rimanere nel proprio ambiente e a condurre una vita più serena. Le migliori speranze accompagnano questa solidale iniziativa dove, finalmente, sembra aleggiare un soffio di umanità.