Voto unanime in I Municipio su mozione per legge senatrice Garavini sul cognome materno
“Riconoscere ai genitori la possibilità di attribuire il cognome materno ai figli non è affatto una rivoluzione. È semplicemente l’applicazione del diritto universale di pari opportunità tra madre e padre. Si tratta di una necessaria battaglia di civiltà. E sono molto lieta che il primo municipio di Roma, un territorio anche simbolico perché racchiude la parte più antica e storica della città, abbia espresso un voto unanime per chiedere al Parlamento di approvare il mio disegno di legge in merito. Il mio grazie alla consigliera Daniela Spinaci, che ha promosso la mozione, alla Presidente Sabrina Alfonsi e a tutti i rappresentanti del consiglio, sia di maggioranza che di opposizione, che l’hanno votata”.
È quanto dichiara la Senatrice Laura Garavini, promotrice e prima firmataria del disegno di legge sul cognome materno, intervenendo oggi nell’aula del I Municipio di Roma durante il voto del consiglio sulla mozione che ne chiede l’approvazione al Parlamento. Il disegno di legge S.170 prevede che i coniugi scelgano liberamente quale cognome attribuire ai figli, se entrambi o uno solo, e l’ordine degli stessi, sulla base di quanto avviene già in altri Paesi europei. Un disegno di legge che Garavini sostiene dal 2009, approvato alla Camera nella precedente legislatura ed ora ripresentato in Senato.
“Riconoscere i diritti alle donne implica modificare la cultura del nostro Paese, incidere sul modo in cui uomini e donne percepiscono se stessi, il proprio valore, la propria sfera di azione. Ci auguriamo che anche in Italia venga riconosciuta, anche anagraficamente, la parità tra i genitori, come accade già nel resto d’Europa” dichiara la Presidente del Municipio Roma I Centro, Sabrina Alfonsi.
“Come Municipio Roma I Centro vogliamo essere motore di un sostegno effettivo, dal basso, che ci auguriamo sia trasversale, per la parità tra i generi, facendoci portavoce delle istanze che ci vengono dai cittadini”. Così Daniela Spinaci, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Municipio Roma I Centro e promotrice della mozione approvata oggi, insieme a una seconda a sostegno dell’eliminazione del gender pay gap.
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Sarebbe proprio l`ora di approvarla sta legge !!! Poi pene serie per lo stupro (dai 6 ai 12 anni) e` inaccettabile!
Ottima l’ iniziativa del Primo Municipio e soddisfazione per il rinnovato interesse di vari parlamentari e di due ministre per arrivare finalmente ad approvare la riforma del cognome definita indifferibile dalla Corte costituzionale ben tre anni fa, nella sentenza n, 268 dell’otto novembre 2016.
Approfondiamo il tema da tempo e notiamo che purtoppo molte delle proposte presentate non tengono conto d alcuni aspetti messi in risalto dalla Corte. Per aggiornamenti http://www.reteperlaparita.it