Tor Fiscale, nuova gestione per i casali: si chiude la lunga vicenda del bando

Il nuovo concessionario dovrà garantire da subito la custodia e la tutela del complesso, in attesa della firma definitiva della concessione

Dopo mesi di incertezze, stop, polemiche e perfino dimissioni politiche, si chiude il capitolo dell’avviso pubblico per l’assegnazione del compendio immobiliare di Tor Fiscale.

I casali immersi nel polmone verde del Municipio VII avranno un nuovo gestore: l’associazione di promozione sociale Alphio, che dovrà costituirsi in associazione con la società R&tb Srl.

Una storia lunga e complessa, che affonda le radici nel 2010, quando la concessione dei manufatti – il casale, la cosiddetta “stalla” e il gazebo in legno – fu affidata alla Onlus La Torre del Fiscale con la formula 6+6 anni.

Dodici anni di gestione che avevano lasciato un segno positivo: cura del verde, manutenzione dei manufatti e un legame forte con il territorio. Tanto che la giunta Laddaga, nel febbraio 2023, aveva immaginato un rinnovo diretto della convenzione per altri 3 anni, prorogabili.

Quel progetto, però, si è infranto contro la delibera capitolina 104/2022, che disciplina l’utilizzo dei beni immobili di Roma Capitale. Da lì si è aperta una frattura politica dentro la stessa maggioranza di centrosinistra, fino alle dimissioni del capogruppo Pd.

Intanto, migliaia di cittadini hanno firmato una petizione per chiedere la proroga alla Onlus, denunciando anche un canone ritenuto troppo alto per il nuovo bando.

Il percorso verso l’assegnazione si è ulteriormente complicato a giugno, quando il Parco archeologico ha richiesto l’apposizione di un vincolo: il Campidoglio ha imposto lo stop alla procedura, poi riavviata solo dopo l’arrivo del decreto. Finalmente, il 5 settembre, l’iter si è chiuso con la vittoria di Alphio Aps.

Nel frattempo, però, i casali hanno vissuto mesi difficili. Dalla riconsegna al Municipio, lo scorso febbraio, le strutture hanno subito atti vandalici, effrazioni e danneggiamenti.

Per questo la consegna è stata dichiarata urgente: il nuovo concessionario dovrà garantire da subito la custodia e la tutela del complesso, in attesa della firma definitiva della concessione.

L’auspicio del quartiere è che la nuova gestione sappia raccogliere l’eredità della Onlus che per anni ha ridato vita all’area, e che i casali possano tornare presto a essere uno spazio fruibile, sicuro e aperto alla comunità. Dopo un lungo braccio di ferro, Tor Fiscale aspetta solo di tornare a respirare.


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